Aggiornamento flash dai fronti siriani n.2 del 14-10-2019 di Stefano ORSI
Le forze armate siriane SAA sono appena entrate a RAQQAH!
Dopo la sostanziale resa dei comandi curdi alla Siria e l’accettazione delle condizioni di cui abbiamo parlato ieri, è iniziato subito il dispiegamento delle forze siriane lungo i fronti di contatto tra FSA filoturche e i territori in precedenza occupati dalle forze YPG-SDF, che ora sono passate sotto comando siriano e affiancate da rinforzi dell’SAA Esercito Arabo Siriano di Damasco.
Vediam bene i punti dove questo dispiegamento è già avvenuto.
Innanzitutto il settore di Manbij, che è quello più vicino al punto di partenza delle colonne della 1° Divisione Corazzata, una Divisione già presente in loco da mesi, era stata schierata a nord di Aleppo in funzione di contenimento di eventuali attacchi delle FSA durante la campagna militare su Idlib di questa primavera -estate.
Gli errori ed i ritardi criminali dei capi curdi sono enormi, tenete presente che da più di un anno le forze siriane erano presenti nel settore occupato di Manbij nella cittadina di Al Arimah e villaggi attigui, così come già avevano fatto assieme a pattuglie russe nel settore di Tal Rifah dove i profughi di Afrin avevano trovato rifugio e protezione, proprio per difendere la popolazione da attacchi delle FSA, se avessero esteso subito il dispiegamento siriano i turchi non si sarebbero mossi. Comunque ora tutta la linea di contatto è presidiata, purtroppo le FSA si stanno muovendo verso Dadat, pertanto dovranno concentrarsi qui i primi rinforzi siriani, stanno inoltre presidiando entrambe le sponde del ponte di Qarah Qawzah al fine di garantire il passaggio delle successive e mi auguro vi siano anche unità di difesa aerea di punto per neutralizzare eventuali attacchi aerei o missilistici.
Lo spostamento turco, anche di mezzi corazzati e del genio come un ponte mobile, verso Manbij credo spinga l’SAA a ritardare il raggiungimento di Kobane in attesa di altre unità di rinforzo come il V Corpo d’armata da Abu ad Duhur, come unità d’élite necessaria più che mai contro le FSA ed i Turchi.
Ci sono conferme e novità.
Innanzitutto Come scrivevamo ieri sera alcune unità dell’esercito siriano si sono mosse da Al Rusafah e hanno raggiunto la Base aerea di Al Tabqa, luogo simbolo per il martirio di decine di soldati siriani trucidati dall’ISIS nel silenzio del mondo, nella città di Al Tabqa , controllano ora la diga, importante sia per l’agricoltura che per l’energia così necessaria per la ricostruzione del Paese, e soprattutto poco fa sono entrate in Raqqah!
Per arrivare li hanno attraversato un gran numero di villaggi accolti dalla popolazione in festa, è davvero una immagine spettacolare.
https://www.youtube.com/watch?v=wAtmhHBHLNo
La bandiera siriana torna a sventolare su questa città distrutta dai bombardamenti americani con moltissime vittime civili usati come scudo dall’ISIS.
Ora termineranno i moti contro l’occupazione curda e verranno liberati tutti gli oppositori incarcerati ed internati in questi lunghi mesi di occupazione curda-SDF e USA.
La marcia verso nord procede spedita, ma per fronteggiare il nemico jihadista occorrono forze consistenti e l’appoggio aereo russo.
Il convoglio siriano ha proceduto verso nord e il primo contingente ha raggiunto Ayn Yssa. e nella vicina base della 93° Brigata dopo anni.
https://syria.liveuamap.com/…/14-october-saa-forces-enter-a…
Hasakah è stata già passata interamente sotto controllo siriano, se ripenso agli scontri provocati dai curdi che sono costati la vita a centinaia di militi delle NDF per il controllo di quella città strappato su ordine USA al controllo del governo siriano la rabbia fatica a placarsi.
Comunque ora tutto torna come doveva essere da principio e come sarà in futuro.
Le prime pattuglie siriane, si tratta di poche unità, sono giunte anche a Tall Tamr lungo la M4, arteria strategica a sud di Ras al Ayn, che ancora pare resistere nel centro cittadino dopo le prime voci di fonte turca che la davano come caduta.
a Qmishli prosegue il passaggio del controllo dalle YPG all’esercito siriano già presente in forze nesi settori controllati dal governo della provincia.
La preoccupazione maggiore risiede nella volontà turca di perseverare nello scontro armato, nonostante il passaggio del controllo dei territori occupati dai curdi al governo siriano, che nelle prossime ore vedrà aumentare molto la presenza SAA su tutto lo schieramento difensivo del nord est siriano.
Per ora è tutto verso sera un nuovo aggiornamento.
Stefano Orsi