Aleppo è finalmente libera! Il canale televisivo libanese al-Mayadeen ha dato la notizia che l’esercito siriano ha liberato tutti gli insediamenti intorno alla città di Aleppo, sottraendola così dai regolari bombardamenti dei terroristi di Jabhat al-Nusra (al Qaeda in Siria) e alleati:
سوريا: مراسل الميدين: الجيش السوري يؤمن مدينة حلب بالكامل بعد سيطرته على صالات الليرمون
Sebbene la città era stata liberata nel 2016 i terroristi non avevano mai interrotto di bombardare dalla periferia le aree residenziali, provocando così centinaia di morti tra i civili.
Era dal 2012 che l’esercito siriano non accedeva più in queste zone. I sobborghi liberati sono in tutto 23.
Oltre al valore ed all’abnegazione dei uomini dell’esercito e degli alleati, determinante per la riuscita dell’operazione è stata l’aviazione siriana e russa. Quest’ultima ultimamente sulle zone periferiche di Aleppo ha usato operativamente anche i Su-57. Nei giorni scorsi un elicottero siriano era stato abbattuto nella battaglia di Aleppo dai Jihadisti (armati negli ultimi giorni dai turchi con manpads) con conseguente perdita dell’equipaggio.
Il canale televisivo riferisce che la liberazione dell’intera città è stata completata con il pieno controllo della zona industriale di Lirmun.
Oltre a Lirmun, situato a nord-ovest, l’esercito siriano ha esteso il controllo sulle città di Maarat al-Ateyik, Jumiyat al-Nur, Kafr Hamra, Nubbol, Biyanun, Hreitan e altri insediamenti. Ha liberato inoltre tutte le parti della regione di Jamiat al-Zahra a ovest.
L’agenzia statale SANA riporta che ora “gli uomini dell’esercito hanno iniziato a sgombrare mine e ordigni esplosivi dagli insediamenti di Khan Al-Asal e Al-Mansur e le forze di sicurezza interne stanno dispiegando e fortificando le loro posizioni per mantenere la sicurezza e stabilizzare le aree liberate”.
Intanto, come vedete nei filmati, le strade della città di Aleppo si sono riempite di residenti che festeggiano la fine di un incubo che qui da noi alcuni si ostinano ancora a chiamare ‘rivoluzione’. Ma gli Aleppini non se ne curano e li vediamo qui, nei video, gioiosi e commossi.
Coloro che hanno coltivato per anni gelosamente la loro presunzione fino a zittire persino la cittadinanza residente ora di fronte a queste immagini abbiano almeno la decenza di tacere.
Mappe aggiornate delle zone liberate:
Questa invece era Aleppo nel 2013:
ancora, oggi – sobborghi ripresi
[su_panel shadow=”0px 7px 5px #eeeeee” radius=”11″]*Per ulteriori aggiornamenti vedi la video Sitrep di Stefano Orsi: qui[/su_panel]
patrizio ricci by @vietatoparlare