Siria: Aleppo Liberata – Problemi in aumento per la Turchia

Sintesi dell’articolo “Syria Roundup: Aleppo Liberated – Turkey’s Problems Increase” pubblicato sul sito ‘Moon of Alabama’.

Come era stato previsto da parte delle forze russe, la liberazione del nord-Aleppo è stata completata prima di Natale: ora nessuno viene più decapitato in Aleppo est ed una messa di Natale è stata celebrata nella cattedrale danneggiata di S.Elias situata nella città vecchia a est-Aleppo (in Aleppo est detenuta dai ribelli era propibito celebrare messe NDR)..

luglio 2016: miliziani moderati decapitano un bambino perché il padre combatte con il governo

In tutto,  un totale di circa 88.000 persone ha lasciato la zona durante l’evacuazione dei quartieri orientali di Aleppo. Secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa circa 35.000 persone (13.000 militanti e le loro famiglie) si sono trasferiti nelle  aree del governatorato di Idlib detenute da al-Qaeda  . L’ONU  ha comunicato  che 54.000 abitanti di Aleppo est hanno deciso di trasferirsi in Aleppo ovest (ora lentamente stanno ritornando in Aleppo est NDR).
La zona di Aleppo est è in corso di bonifica per disattivare i numerosi ordigni e trappole esplosive lasciate dai terroristi (alias ‘ribelli moderati’ per l’occidente).  Decine di soldati dell’esercito siriano sono saltati in aria per le mine e le trappole lasciate dai miliziani.

I resti di soldati siriani e civili torturati e poi uccisi dai gruppi qaedisti  Ahrar al Sham e altri gruppi supportati dagli Stati Uniti,  sono stati trovati all’interno di  fosse comuni scavate nelle zone liberate dai ribelli. Il governo siriano avrebbe voluto  negoziare il loro rilascio prima dell’evacuazione. Ma la politica internazionale che richiedeva una soluzione rapida della crisi, non ha aiutato la negoziazione.

Nei quartieri di Aleppo est sono state trovati anche depositi zeppi di armi e munizioni per un valore di circa 100 milioni di dollari (video  1 , 2 ). Si tratta di armi per lo più prodotte in Bulgaria, pagate dai sauditi e trasportate e distribuite dagli Stati Uniti .Stipati anche enormi quantitativi di viveri riservati però solo per i combattenti e le loro famiglie, mentre il resto della popolazione ha sofferto la carenza alimentare.

L’ offensiva turca ad al Bab contro ISIS è molto difficoltosa 

Le forze turche e le milizie filo-turche siriane al loro seguito, stanno cercando di sottrarre Al-Bab, dal controllo dello ‘Stato Islamico’ (ISIS) nell’ambito dell’operazione denominata “Eufrate Shield”. Tuttavia essa  è incorsa in problemi gravi: le forze filo-turche non sono risultate all’altezza della situazione e di fronte alla violenta reazione dell’ISIS (che ha usato decine di veicoli kamikaze), sono fuggite invece di combattere . Di conseguenza l’iniziativa è passata dalle milizie filo-turche direttamente all’esercito regolare turco. Il 22 dicembre un attentatore suicida ha ucciso circa 16 soldati turchi. Finora In totale circa 80-90 soldati turchi sono stati uccisi durante la breve campagna . E’ un numero più elevato del totale dei soldati russi uccisi in Siria dall’inizio della campagna iniziata più di un anno fa. Dieci  moderni carri armati dell’esercito turco ( Leopard 2A4), sono stati danneggiati o distrutti dalle forze ISIS. I terroristi dell’ISIS hanno fatto ampio utilizzo di missili ATGM   ” TOW” di fabbricazione statunitense forniti dalla CIA per sostenere “ribelli moderati” che combattono il governo siriano. Durante le cruente battaglie di al Bab si possono vedere in alcuni video le Immagini  girate dall’ISIS che mostrano i danni  inflitti alle forze turche.
Queste immagini mostrano anche i ‘salvataggi dei  “Caschi Bianchi”  supportati da Gran Bretagna e USA .

A seguito di queste perdite e per le notevoli difficoltà incontrate, l’esercito turco ha inviato ulteriori 500 uomini appartenenti alle forze speciali , nonché ulteriori pezzi di artiglieria allo scopo di mutare le sorti della battaglia. Jet turchi non  ammessi nello spazio aereo siriano hanno martellato le posizioni di ISIS ad al Bab mentre gli Stati Uniti hanno negato alla Turchia il loro supporto aereo. A questo punto le forze aeree russe  hanno dato supporto aereo alle truppe turche che combattono ISIS in Al-Bab. (Ricordate che non molto tempo fa era molto attiva la propaganda neocon che sosteneva  che la Russia non stava combattendo ISIS ).

Nel nord-Siria intanto l’ ISIS sta cercando continuamente  di catturare l’enclave governativa di Deir Ezzor, ma non è riuscita finora a fare alcun progresso. Nella zona di Raqqa, le  YPG forze curde e alcuni gruppi arabi tribali corrotti , chiamate ‘ Forze Democratiche siriane’, che sono sotto il comando degli Stati Uniti , si stanno avvicinano lentamente alla ‘capitale del Califfato’.

Poco prima di Natale il presidente degli Stati Uniti ha firmato una nuova direttiva che consente la distribuzione di MANPADS di difesa aerea ai “ribelli moderati” in Siria. Come sempre è successo queste armi anti-aeree distribuite dalla CIA  ai “ribelli moderati”  inevitabilmente finiranno all’ISIS e potrebbero essere usate  contro aerei di linea civili al di fuori della Siria. Anche le forze curde  YPG / SDF comunque vogliono queste armi contro le forze aeree dell’esercito le forze aeree turche inquadrate nella NATO. I russi  naturalmente considerano un atto ostile  la distribuzione dei MANPADs ai loro nemici in Siria e sarà di pari segno probabilmente sarà la loro risposta.

Con le  perdite che la Turchia sta accumulando in Siria , il presidente turco Erdogan ha accusato ierii Stati Uniti di sostenere ISIS e  altri gruppi terroristici in Siria . Questa accusa costituisce l’ennesima inversione a ‘U’ di Erdogan che è stato in un limitato lasso di tempo pro-ISIS / anti-ISIS, filo-russo / anti-russa / pro-russo, ecc. Questo atteggiamento ambiguo  sta causando problemi  con i suoi seguaci. (Ed anche i problemi economici non aiutano ) Il recente assassinio dell’ambasciatore russo in Turchia da parte di un poliziotto islamista può essere visto come un risultato di tali politiche ondivaghe.

Le conseguenze che questa ambiguità produrrà sarà amara per  la Ankara. Quando i takfiri lasceranno la Siria essi migreranno fuori e la  prima scelta della migrazione sarà la Turchia, dove hanno una basi di appoggio e molti seguaci appartenenti alla loro ideologia. Con il perseguimento della guerra contro la Siria e il supporto ai radicali islamici, Erdogan ha messo il suo paese nella stessa posizione del Pakistan quando Muhammad Zia-ul-Haq ha sostenuto la CIA fornendo i mujaheddin in Afghanistan contro il governo afghano nel 1978. Come sappiamo per il Pakistan il risultato , è stato un  lenta e sanguinosa rivolta destabilizzatrice che da allora continua ininterrotta . Ci vorranno probabilmente decenni prima che Turchia riesca a liberarsi da questo cancro mortale.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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