La fonte russa Rusvesna riferisce che ieri sera, nei pressi dell’insediamento di Tel al Samaan nella regione di Ain Issa, nel nord della provincia siriana di Raqqa, un’auto carica di esplosivo è stata fatta esplodere vicino ai cancelli di ingresso di una piccola base delle forze armate russe. All’esplosione hanno fatto seguito colpi di arma da fuoco.
L’interno dell’impianto militare russo non è stato praticamente danneggiato; vicino all’ingresso del suo territorio sono visibili alcuni dettagli dell’auto e un piccolo cratere.
Secondo alcuni testimoni persone sconosciute avrebbero parcheggiato l”auto con l’esplosivo presso la postazione, quindi dopo l’esplosione avrebbero aperto il fuoco.
In un canale web è apparso il comunicato di Hurras al-Din che rivendica la responsabilità dell’attacco.
L’agenzia di stampa russa Rusvesna nota che la situazione è piuttosto strana, perché quest’area è sotto il completo controllo dei gruppi armati curdi, compreso il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), ed è molto difficile arrivarci con un’auto piena di esplosivi.
E Huras al-Din” è un gruppo Idlib che non ha mai operato nella provincia di Raqqa. Pertanto, il sospetto che sia opera di SDF o che almeno ci sia qualche complicità.
“Altrimenti – si chiede RUSVESNA – come potrebbero i militanti viaggiare attraverso i tanti posti di blocco e posizioni curde?”.
È curioso che anche i sostenitori dei militanti dell’opposizione dubitino della versione secondo cui l’esplosione è stata effettuata dall’ala locale di al-Qaeda.
Recentemente ci sono state accuse di SDF alla Russia che quest’ultima farebbe il doppio gioco con SDF al fine di liberare Ain Issa dai curdi e consegnarla all’esercito siriano.
In tutti i modi Hurras al-Din ha rivendicato l’attacco, anche se questo è insolito, perchè è molto lontano dalla sua normale area di operazioni a Idlib.
Se scostiamo il sospetto di una connivenza di SDF, l’evidenza più forte è che è la prima volta in mezzo decennio che al-Qaeda / Hurras al-Din è attiva a Raqqa. Colpire una posizione al centro del territorio delle SDF, è a dir poco preoccupante.
L’ipotesi è quindi di una sorta di connessione tra al Qaeda e ISIS, o almeno una collaborazione con le cellule ISIS nell’area. Ciò non dovrebbe stupire più di tanto perchè il nascondiglio di al Baghdadi trovato sul territorio di al Qaeda, dimostra collegamenti tra i due gruppi . Ora probabilmente alcuni fazioni si stanno polarizzando contro obiettivi russi in Siria. E’ infatti di pochi giorni fa un attacco ad un mezzo russo tramite ATGM sulla autostrada M4, l’incidente aveva causato il ferimento di tre militari russi che viaggiano nel blindato.
I rapporti indicano che all’esplosione dell’autobomba sono seguiti colpi di arma da fuoco. Questo è impressionante perchè che elementi di Hurras al-Din si sono trasferiti nella regione orientale della Siria. Molto probabilmente ciò è dovuto agli attacchi aerei della coalizione che hanno sterminato i loro leader a Idlib e poi Hayat Harir al Sham (HTS) che li ha messi ancora piò in difficoltà arrestando molti combattenti.
Ora se elementi di Hurras al-Din si sono spostati verso est significa che Damasco dovrà preoccuparsi di loro e delle cellule dormienti dell’ISIS ( e poichè i militanti di Hurras lavoreranno in segreto, gli aerei russi si dimostreranno inefficaci).
Inoltre, sarà molto interessante vedere cosa accadrà in questa zona della Siria nel 2021. Probabilmente Hurras proverà a rivaleggiare con l’ISIS nell’influenza a Est, ma probabilmente – almeno per ora – eviterà di organizzare attacchi contro SDF / USA .
Rispetto all’ipotesi di Rusvesna, è più probabile che l’attentato provocherà comunque una grande reazione SDF / Asayish. I curdi non hanno interesse a lasciare indenni le basi russe perchè – a parte le divergenze su Ain Issa – esse sono comunque un freno alle ambizioni turche.
@vietatoparlare
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