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Siria – Cronaca degli attacchi del gruppo terroristico ISIS nella Siria centrale

Di seguito, riporto la situazione delle attività terroristiche dell’Isis in Siria, nel deserto di Badia e dintorni, a sud dell’Eufrate:

Siria – Cronaca degli attacchi del gruppo terroristico ISIS nella Siria centrale

Siria, 2 novembre 2021 – I militanti dell’ISIS hanno effettuato almeno 14 attacchi confermati a ottobre, uccidendo almeno 13 membri delle milizie siriane e un civile, inoltre sono state ferite almeno altre tre persone nei governatorati di Homs, Deir Ez Zor, Raqqa e Aleppo. Gli attacchi dell’ISIS sono diminuiti significativamente a ottobre, passando dal massimo di sei mesi registrato a settembre di 36 morti.

Ottobre è stato il primo mese senza attacchi cosiddetti [tristemente] in gergo di alta qualità* che ha portato a meno di 12 morti dal 2019. Eppure questo mese si sono verificati più attacchi nella zona desertica Badia rispetto ad agosto. Il calo sia della gravità che della quantità degli attacchi, suggerisce che mentre le cellule dell’ISIS potrebbero essersi ricostituite dopo diversi mesi di operazioni dell’esercito della Repubblica Araba Siriana (RAS), non stanno ancora scegliendo di condurre offensive o non sono in grado di condurre offensive prolungate della durata di più settimane, come ne erano capaci in questo periodo l’anno scorso.

I terroristi dell’ISIS hanno cambiato il loro stile di attacco per tutto agosto e settembre, adottando una postura più aggressiva e facendo meno affidamento su ordigni esplosivi improvvisati (IED) e mine e più su imboscate con armi di piccolo calibro. In ottobre, sembravano essere tornati alle loro strategie messe in campo prima di agosto. Dei loro 14 attacchi confermati, in almeno sei sono state usate mine o IED, mentre ci sono stati solo tre attacchi confermati con armi di piccolo calibro. Mentre il metodo utilizzato in cinque attacchi è sconosciuto.

2014_10_110001 – Islamic state mill tans (t5)” by Gwydion M. Williams is licensed under CC BY 2.0

 

L’ISIS nel mese di ottobre sembra aver diminuito gli attacchi contro i civili, rispetto a settembre: il solo attacco segnalato che si è verificato nell’est di Hama. L’aumento degli attacchi nell’est di Hama a settembre, che sembrava implicare un ritorno delle cellule dell’ISIS nell’area, si è interrotto fino a ottobre, sebbene l’ISIS non sia completamente scomparso dal governatorato. Infine, dopo aver ucciso sei comandanti pro-governativi negli ultimi quattro mesi, le cellule dell’ISIS non sono riuscite a uccidere o attaccare a replicare questo tipo di attacco nel mese di ottobre.

Gli attacchi confermati in ottobre sono diminuiti a Homs (2), Hama (2) e Raqqa (2) mentre sono leggermente aumentati a Deir Ez Zor (5) e nel sud-est di Aleppo (2). Nonostante il calo, l’attività in ogni governatorato è stata pari o superiore ai livelli registrati ad agosto. Ciò suggerisce che, indipendentemente dal fatto che il calo dell’attività sia stato imposto o meno all’ISIS dalle operazioni governative in ottobre, le cellule sono ancora attive.

Homs

Ci sono stati solo due attacchi confermati a Homs in ottobre, entrambi avvenuti nella campagna di Sukhnah. Il 20 ottobre, un combattente di Liwa al-Quds del campo palestinese di Damasco, è stato ucciso nei pressi di Sukhnah e il 22 ottobre; un carro armato del 5° Corpo sarebbe stato danneggiato da una mina o da un ordigno esplosivo a est della città.

Sulla base del livello di attività senza precedenti nell’est di Homs il mese scorso e del livello generalmente elevato di attività nel governatorato per tutto il 2021, probabilmente ci sono stati ulteriori attacchi dell’ISIS non segnalati nelle vicinanze di Wadi Doubayat e del nord di Palmyra, entrambe aree che hanno visto continue schermaglie durante la seconda metà di settembre.

isis

Deir Ez Zor

L’attività confermata dell’ISIS a Deir Ez Zor continua a fluttuare, con una media di circa sei attacchi al mese dopo il calo costante durante la primavera e l’inizio dell’estate di quest’anno. Le cellule dell’ISIS hanno continuato ad essere attive nell’area di Shoula dopo essersi trasferite lì il mese scorso, con una leggera scaramuccia segnalata il 4 ottobre. Il 12 ottobre, un soldato siriano è stato segnalato ucciso nel corridoio di Tanf Boukamal, probabilmente su o vicino all’autostrada collegando Humaymah a Boukamal, dove l’ISIS ha teso un’imboscata alle forze governative a settembre. Il 13 e il 14 ottobre, secondo quanto riferito, almeno due soldati sono stati uccisi da una mina dell’Isis a ovest del giacimento petrolifero di Akash. La morte di altri due soldati è stata segnalata da qualche parte nel governatorato il 17 e 23 ottobre.

Hama, Raqqa e il sud-est di Aleppo

Tra il 25 giugno e il 3 settembre, l’ISIS ha condotto un solo attacco confermato nel governatorato di Hama, una mina che ha colpito una milizia filo-governativa probabilmente condotta da una cellula con sede a nord-est di Homs. Diversi membri della sicurezza intervistati da questo autore a luglio e agosto erano fermamente convinti che le principali cellule dell’ISIS si fossero ritirate dal governatorato. Poi, tra il 4 e il 27 settembre, le cellule dell’ISIS hanno condotto sei attacchi, apparentemente riaffermando la loro presenza nel governatorato.

Tuttavia, in ottobre sono stati registrati solo due attacchi contro le forze governative, nonostante almeno due operazioni di rastrellamento che presentavano ampi bersagli per mine/IED o fuoco molesto. Un soldato è stato ucciso da una mina in una di queste operazioni il 20 ottobre. Il 22 ottobre, un bambino è stato ucciso da una mina fuori dal suo villaggio.

Mentre i quattro attacchi dell’ISIS nel sud di Raqqa a settembre hanno preso di mira i civili, i due attacchi di ottobre hanno preso di mira le forze militari. Il 7 ottobre, due soldati sono stati uccisi e tre feriti da una mina fuori dal giacimento petrolifero di Safwan. Il 15 ottobre, le cellule dell’ISIS hanno attaccato diverse posizioni del regime vicino al lato Raqqa di Jabal Bishri, innescando una risposta aerea russa.

L’ISIS ha condotto almeno due attacchi nel sud-est di Aleppo a ottobre, dopo che a settembre non si erano verificati attacchi confermati. Il 1° ottobre, una sospetta cellula dell’ISIS ha attaccato un convoglio di combattenti e autobotti di Liwa al-Quds che si spostava dal sud di Raqqa al sud di Aleppo, anche se non sono stati segnalati feriti. Il 12 ottobre è stata segnalata la morte di un soldato nella regione di Safira-Khanasir, nel sud-est di Aleppo. La causa esatta è sconosciuta.

Operazioni governative

Le operazioni anti-Isis continuano a seguire lo stesso schema stabilito nei mesi precedenti. Le retate di piccole e medie dimensioni continuano regolarmente nei governatorati di Hama, Aleppo e Raqqa, mentre il governo siriano, le forze russe e iraniane ridistribuiscono le unità secondo necessità a Homs orientale e Deir Ez Zor. Gli aerei da guerra russi continuano a supportare le forze governative durante i più grandi attacchi alle loro posizioni e bombardano regolarmente coordinate predeterminate. A ottobre, la maggior parte dei rapporti sull’attività degli aerei da guerra russi si è concentrata sui lati Raqqa e Homs di Jabal Bishri.

Guardando avanti

L’ISIS ha aumentato l sue azioni a settembre, tornando a livelli di attacco dello stesso periodo nel 2020. L’escalation di settembre è arrivata dopo un costante calo dell’attività iniziato nell’aprile 2021. Le attività terroristiche confermate sono nuovamente diminuite a ottobre, sebbene siano rimaste più alte di quanto non fossero ad agosto. Le attività di questo mese possono essere descritte come sporadiche ma coerenti con la segnalazione di uno o due soldati uccisi ogni pochi giorni in diverse aree della Badia.

Mentre gli attacchi complessivi sono diminuiti, ottobre è stato il secondo mese consecutivo in cui c’è stato almeno un attacco in ogni governatorato e la prima volta da aprile che l’ISIS ha effettuato almeno due attacchi in ogni governatorato della Badia. Nel complesso, ciò sembra implicare che l’ISIS stia ancora scegliendo di ridurre la sua attività, piuttosto che esservi costretto dalle operazioni governative, sebbene non si possano escludere interruzioni alle linee logistiche o di comunicazione dell’ISIS.

È anche importante ricordare che l’intenso livello di attività di settembre è arrivato come reazione ai tentativi di repressione governativi. Finché le forze governative resteranno fuori da parti specifiche della Badia, l’ISIS potrebbe accontentarsi di mantenere questo livello inferiore di attacchi in Siria, mentre concentra le sue risorse sull’Iraq e sulla Siria nord-orientale.

Gregory Waters – Analista di ricerca – da ” ISIS Redux, The Central Syria Insurgency”

nota: * Gli attacchi di ‘alta qualità’ sono definiti così gli attacchi effettuati dietro la linea del fronte, quelli che portano alla conquista di posizioni, che prendono di mira ufficiali siriani, coinvolgono attacchi coordinati su più posizioni, che istituiscono falsi posti di blocco, imboscate a convogli militari o attacchi a posti di blocco che uccidono almeno tre soldati o portano a fare prigionieri.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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