L’esercito arabo siriano (SAA), nei giorni scorsi si è mosso in profondità nella provincia di Idlib/ nord di Hama. Il quotidiano Al-Watan – citando una fonte locale – riferisce che SAA nella notte tra domenica è entrato nella città di Khan Sheikhun, eliminando molti terroristi, mentre decine di militanti sono fuggiti.
Nello stesso tempo SAA sta impedendo alle forze nemiche di riorganizzarsi e di mandare grossi rinforzi e rifornimenti a Khan Sheikhun . Mentre nei territori liberati nell’area di Kafr Ain e Tel Ayas, sono stati scoperti grandi depositi con armi e munizioni (una parte significativa di produzione turca) e catturato il quartiere generale di Tharir al Sham (HTS), scavato nella roccia.
Circa 22.000 persone – ovvero presumibilmente la maggior parte della popolazione – non appena alcuni giorni fa è iniziata l’avanzata dell’esercito siriano, sono evacuate da Khan Sheikhun . Attualmente, le truppe governative si trovano sono a ridosso della città di Khan Sheikun dalla città di Khan Sheikhun, che è la principale roccaforte dei jihadisti nel sud della provincia di Idlib.
L’esercito siriano ha conquistato i tre check point dei salafiti nella parte occidentale della città (Faqeer Checkpoint (NW) , Salam checkpoint (W) and towards Nimr checkpoint (N)) Impossibili rinforzi ai militanti: i convogli che entrano nella ‘caldaia’ sono sistematicamente bombardati dalle forze aeree russe e siriane.
Non è ancora noto se il comando delle forze armate siriane offrirà la possibilità di evacuazione ai jihadisti al fine di prevenire la distruzione delle infrastrutture della città ma la situazione attuale sembra far propendere per una rapida evacuazione dei jihadisti. Le operazioni sono dirette dal comando russo situato nella base aerea russa di Hmeimim a Latakia.
E’ interessante notare che le unità dell’esercito siriano si avvicendano a rotazione in prima linea, eccetto le forze speciali d’assalto Tiger che sembra abbiano interrotto l’autostrada M5. Se questo sarà confermato vuol dire che è stata del tutto preclusa la principale via di rifornimento dei militanti.
La liberazione di questo insediamento, che è salito alla ribalta della cronaca nel 2017 dopo la messa in scena di attacchi chimici con sarin da parte dell’organizzazione White Helmets, consentirà alle forze governative di riportare completamente la zona strategica Al-Latami dentro la zona di accerchiamento governativa.
Queste terre sono state sotto il controllo di gruppi terroristi dall’inizio del conflitto nella Repubblica Araba Siriana. Durante questo periodo, la regione è diventata la principale roccaforte fortificata della cosiddetta ‘opposizione armata’.
@vietatoparlare
La pubblicazione russa Vizitnlo riferisce che l’intensificazione delle attività terroristiche in Siria sembra inserirsi nella…
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la volontà di cedere temporaneamente territorio alla Russia…
La guerra russo-ucraina: un fallimento diplomatico e umano senza precedenti La guerra tra Russia e…
L'offensiva di Hayat Tahrir al-Sham: connessioni turche e sviluppi sul campo L’offensiva di Hayat Tahrir…
Nel contesto di un conflitto che sta rapidamente degenerando in uno scontro diretto tra superpotenze…
Donald Trump, recentemente rieletto presidente degli Stati Uniti, sembra aver già iniziato a orientare la…