Come già sapevano, gli Stati Uniti non supportano la normalizzazione dei legami con la Siria. Lo ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken dicendo che la posizione degli Stati Uniti non cambierà finché non ci saranno “progressi irreversibili verso una soluzione politica”.
Fin qui non ci sarebbe problema. Ma sappiamo bene che quando gli USA dicono di non supportare, obbligano gli altri a fare altrettanto e non solo. Ciò che si prefigura è un non supportare attivo, ovvero una azione attiva volta a nuocere.
I primi segni già ci sono.
Attacco aereo a Palmira e dintorni
Innanzitutto è avvenuto un attacco aereo vicino a Palmyra nella zona di Homs, mercoledì notte.
Le vittime sarebbero un soldato siriano e tre cittadini stranieri affiliati a milizie filo-iraniane.
Fonti ufficiali siriane hanno affermato che l’attacco ha preso di mira una torre di comunicazione, mentre altre riferiscono che l’obiettivo era all’interno della base militare T-4 collegata all’Iran.
Questo attacco ha una peculiarità, secondo fonti iraniane è stato effettuato non solo dai soliti aerei israeliani ma anche da aeri USA.
L’Iran promette una “risposta dura” dopo l’attacco aereo dell’IDF in Siria
L’attacco ha provocato una rara dichiarazione congiunta degli iraniani pubblicata da Al Mayadeen, che è una fonte vicina a Hezbollah:
“Aerei israeliani e americani hanno lanciato un’aggressione contro posizioni appartenenti all’alleanza di resistenza vicino alla città di Palmyra. Gli obiettivi erano un centro di reclutamento giovanile e altre strutture di servizio.
Come risultato dell’attacco, diversi mujaheddin sono stati martirizzati e altri sono stati feriti. Di conseguenza, dichiariamo tre cose.
Innanzitutto, la nostra missione e la nostra presenza in Siria sono della massima legittimità e sono su richiesta e supervisione del Paese siriano, con l’obiettivo di combattere il progetto takfiri guidati dal gruppo dello Stato islamico. In secondo luogo, da anni ormai, il nemico israeliano e americano ci continua ad attaccare nel tentativo di trascinarci in battaglie collaterali che non sono lo scopo della nostra presenza in Siria.
La scusa dei sionisti è che stanno attaccando armi di precisione che rappresentano una minaccia per la loro entità ladra.
Terzo, in accordo con il fatto che l’attacco è stato effettuato dal territorio giordano e dal territorio occupato dagli americani in Siria, abbiamo preso la decisione di vendicarci del sangue dei nostri combattenti che sono stati uccisi e feriti. La risposta sarà dura”.
Gli aerei israeliani si sono fatti scudo di aerei civili
Fatto altrettanto grave è che in questo attacco gli aerei che vi hanno partecipato si sono fatti scudo di due aerei di linea civili .
Il ministero della Difesa russo ha confermato che in questa occasione l’esercito siriano ha deciso di non attivare i propri sistemi di difesa antimissilistica aerea durante l’attacco aereo perché due aerei civili erano stati nel raggio di tiro. I voli erano diretti a Beirut e Damasco.
Questa non è la prima volta che Israele agisce in questa maniera, sicuro della propria assoluta impunità. Sembra scommettere che i sistemi di difesa aerea siriani non saranno attivati intorno agli aerei di linea civili per paura di incidenti di abbattimento.
Tali tattiche sono state duramente criticate dalla Russia in passato, poiché- allo stesso modo – aerei caccia israeliani, in un caso analogo, nel 2018 hanno usato un aereo spia russo come copertura, facendo cadere l’aereo e uccidendo 15 membri dell’equipaggio. La Russia dichiarò Israele interamente responsabile.
Il contrammiraglio Vadim Kulit, vice comandante del Centro di riconciliazione russo in Siria, ha chiarito che gli attacchi sono stati lanciati dalle vicinanze di At-Tanf in Siria, vicino ai confini con la Giordania e l’Iraq, da quattro F-16 Sufa dell’aeronautica israeliana: “Missili a lungo raggio hanno colpito una torre di comunicazione e le vicinanze della città di Palmyra, nella provincia orientale di Homs, uccidendo un soldato siriano e ferendone altri tre”.
Colpita una fabbrica per uso civile e per la difesa interna siriana
Il contrammiraglio ha anche specificato che è stato colpito anche un impianto di lavorazione di fosfato , che poi a seguito dell’attacco è stato avvolto dalle fiamme. La difesa aerea siriana vicino è riuscita ad abbattere alcuni missili in prossimità di Palmira con i sistemi di difesa ravvicinata.
“Il 13 ottobre, dalle 23:35 alle 23:39, quattro caccia tattici F-16 dell’aeronautica israeliana sono entrati nello spazio aereo siriano nella zona di al-Tanf occupata dagli Stati Uniti nella provincia di Homs e hanno colpito un impianto di lavorazione del minerale di fosfato nella regione di Palmira”
Il significato dell’attacco a questo obiettivo è molto chiaro: il fosfato si usa per fare munizioni , ma anche per fare fertilizzanti per l’agricoltura. Ciò è molto grave ,perchè – come dicevo in apertura – vuol dire che la presenza iraniana è solo una scusante, l’obiettivo di questo raid è stato smaccatamente chiaro. Si vuole annichilire non solo la capacità della Siria di difendersi ma annullare la possibilità stessa per i civili di coltivare la terra e sopravvivere.
Possibilità che si ripeta un attacco chimico “false flag” da parte dei ribelli da far ricadere sulla Siria.
I militari russi hanno ricevuto informazioni che i terroristi di Hayat Tahrir al-Sham si stanno preparando a compiere provocazioni nella zona di de-escalation di Idlib mediante sostanze velenose. Secondo fonti informate, i terroristi hanno spostato una camion cisterna carico di sostanze tossiche nella città di Atme.
patrizioricci by @vietatoparlare
Quando si arriva a farsi scudo di aerei civili con il rischio di ripetere la tragedia di Ustica 1980 si é davanti a criminali di guerra che debbono essere immediatamente colpiti da condanna ONU e non solo da rappresaglia siriana e russa.