SIRIA – Gli occupanti turchi hanno nuovamente interrotto l’approvvigionamento idrico ad Hasake

Gli occupanti turchi hanno di nuovo chiuso l’approvvigionamento di acqua ad Hasaka, o più specificatamente, hanno privato la stazione di pompaggio dell’elettricità necessaria a funzionare.

L‘obiettivo dei turchi è rendere la vita impossibile ai residenti e costringere la popolazione locale ad andarsene, sostituendo la popolazione locale con i filo-turchi (come ad Afrin), inoltre, intende esercitare pressioni su Damasco e i residenti per imporre le proprie agende espansive.

La stazione di pompaggio di Alluk  serve 800.000 residenti, compresi gli sfollati nei campi. Precisamente, L’impianto serve Tall Tamr, Hasakah, Hawl, Shaddadi, Arisha e Markadah oltre ai campi di sfollamento di Hawl e Arisha

La stazione di Alluk è l’unica fonte d’acqua significativa nell’area, quasi 1 milione di civili potrebbe presto perdere l’accesso all’acqua potabile. “L’impianto è alimentato da 30 pozzi distribuiti lungo 6 chilometri [3.7 miglia] lungo il confine siriano-turco. (dati: Al Monitor)

E’ già successo l’anno scorso. e questa estate a luglio.

Precedentemente i turchi hanno interrotto varie volte il flusso di acqua potabile, secondo le autorità sirine la parte turca taglia l’approvvigionamento idrico ad Al-Hasakah per fare pressione sull’amministrazione curda per fornire più elettricità alla sua centrale elettrica di Mabrouka nelle aree controllate dai rappresentanti siriani della Turchia. Questo è stato riferito precedentemente ai mediatori russi.

Non ho notizie questa volta se le motivazioni siano le stesse.

Questo è il comunicato dell’agenzia di stampa SANA:

A causa dell’occupazione turca, per il settimo giorno nella città di Hasake non viene rifornita d’acqua

Hasake – SANA

02-12-2021

I mercenari al servizio degli invasori turchi da sette giorni hanno interrotto l’approvvigionamento idrico alla città di Hasake , l’interruzione del flusso d’acqua è stato operato interrompendo le linee elettriche che alimentano la stazione di pompaggio dell’acqua “Alluk”.

Una fonte del Water Authority ha confermato gli attacchi in corso alle linee elettriche che alimentano la stazione, con conseguente black-out. Ha preso atto degli sforzi compiuti dalle autorità per riavviare la stazione di pompaggio dell’acqua.

Gli occupanti turchi ei loro mercenari terroristi rubano deliberatamente la corrente elettrica che viene fornito all'”Alluk”. Usano l’elettricità rubata per i propri scopi nel territorio sotto il loro controllo.

Per soddisfare le esigenze idriche degli abitanti delle città, i serbatoi nelle strade e nei parchi vengono costantemente riempiti.

* ON / MK (http://sana.sy/ru/?p=296272)

Rapimenti di civili nella regione di Afrin

Sempre l’agenzia SANA comunica che:

Le forze di occupazione turche e i loro mercenari terroristi hanno rapito quattro civili, tra cui una donna, nella regione di Afrin, nella provincia settentrionale di Aleppo, hanno riferito fonti locali all’agenzia di stampa SANA.

Militanti del gruppo filo-turco “Shorta Al-Askariya” hanno fatto irruzione nel villaggio di Kafr-Safra nella regione di Afrin, aprendo un fuoco intenso indiscriminato per intimidire i residenti e rapendo tre persone, tra cui una donna. I catturati sono stati portati via in una direzione sconosciuta.

Insieme a questo, i militanti del gruppo filo-turco “Jaysh al-Watan” hanno rapito un altro residente all’ingresso della regione di Afrin.

Questi crimini sono commessi dagli occupanti turchi e dai loro mercenari nel contesto dei loro piani di sequestro di proprietà e pressioni sugli indigeni affinché lascino le loro case per sistemare le famiglie dei militanti.

*HE RA (http://sana.sy/ru/?p=296188)

Questo tipo di rapimenti, a volte a scopo di riscatto, viene fatto costantemente.

VP News

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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