Siria, la voce della maggioranza silenziosa – ‘Mussalaha’ o riconciliazione – Daniel Maes

“La maggioranza silenziosa del popolo siriano desidera LA PACE, la pace e la riconciliazione. Tutto il resto è manipolazione e menzogna. In questo desiderio di vivere attraverso tutto nella tolleranza reciproca con l’altro si esprime la vera grandezza del popolo siriano.”

Testimonianza del sacerdote Daniel Maes, che vive in Siria http://www.voxclamantis.info/Photos.html

I nostri media solitamente raccontano di una rivolta pacifica della popolazione siriana, che sta diventando sempre più sanguinosa perché viene soppressa dal regime, inoltre proclamano che la comunità internazionale dovrebbe esercitare maggiore pressione sul regime, rendere più incisivo l’aiuto all’opposizione per fermare lo spargimento di sangue, e premere perché la Russia e la Cina rinuncino al loro sostegno a questo regime sanguinario.

Questa opinione generale, confezionata in mezze verità e bugie intere, non solo mette in pericolo di vita, chi, sulla base di ciò che realmente accade in Siria, lotta per la preservazione di questo paese, ma suscita anche lo spargimento di sangue. Interventi stranieri non sono la soluzione, ma la causa della violenza.
Lasciate che la Siria si interroghi. La gente vuole la pace. Lasciatele cercare il suo modo di riconciliazione o ‘mussalaha’

Una pacifica sollevazione popolare?
All’ inizio della ribellione io ho potuto rilevare nel nostro villaggio di Qâra, con i suoi quasi 500 cristiani e 25.000 sunniti . Siamo stati ospiti regolari presso il nostro collega Abouna Georges, il sacerdote bizantino e siamo stati accolti calorosamente da famiglie cristiane, ma altrettanto calorosamente da famiglie musulmane. Ci siamo goduti la forte tradizione di libertà, uguaglianza e coesistenza pacifica di cui il popolo siriano era un modello. Non vi era la violenza e il furto, ben pochi erano poveri e c’era abbastanza prosperità per chiunque.

Ogni donna e ogni ragazza poteva vestire come voleva. Uomini e donne di ogni etnia o gruppo religioso potevano occupare tutti i posti. Inoltre, la Siria ha offerto a quasi 2 milioni di profughi una casa ospitale e un’uguaglianza, come non hanno ottenuto in nessuna altra parte nel mondo arabo. Abbiamo accolto I rifugiati specialmente nella zona di Damasco, ma anche in Qâra e nel nostro monastero. E l’aspettativa di vita della popolazione siriana è salita da 56 (nel 1970) a 72 anni (nel 2006). Chi ha interesse per l’attuale distruzione del paese?

Improvvisamente la società è cambiata in modo radicale. Il grande inquisitore dei Fratelli Musulmani Muhammad Al Ryad Shaqfa ha chiamato dagli Emirati Arabi Uniti e Yemen tutti i musulmani al 14/02/2011, per combattere contro la Siria. Ha gridato per un intervento militare dall’esterno. Dalla canonica al Qâra, da aprile 2011, si vedeva partire un gruppo di giovani ogni venerdì sera diretti dalla Moschea (era un tempio pagano, successivamente la St. Nicholas’ Church) a manifestare contro il governo e il Presidente, su un richiamo condotto da sconosciuti. Ci sono alcuni video nei quali essi erano pagati da Al Jazeera, dice il sacerdote che li conosceva. E come facinorosi nei nostri villaggi in realtà nessuno voleva davvero sostenerli, così questo gruppo non è stato supportato da nessuno nel villaggio. Tuttavia questo gruppo è cresciuto. Esso è cresciuto con incendio criminale e armato di violenza.

Il Sacerdote è stato perquisito e derubato da uomini mascherati con un accento strano da cui con difficoltà è riuscito a sfuggire a uno strangolamento. E per noi era non più piacevole la visita a Qâra. Abbiamo sentito da amici che è andato nello stesso modo in altri luoghi. L “opposizione” ha imposto che quando si manifesta i negozi si chiudano. A Quosseir e Homs figli di famiglie cristiane o musulmani moderati erano minacciati e perfino uccisi perché hanno rifiutato di aderire a una dimostrazione anti-governo. Se la popolazione di Aleppo, ha detto il locale arcivescovo Jeanbart, nell’agosto 2012 non avesse opposto energica resistenza contro queste bande armate e non avesse aiutato l’esercito, la città sarebbe stata occupata già dopo un giorno. Tutto questo non ha nulla a che fare con una “rivolta popolare pacifica”.

Chi è l’ “opposizione”?
Fin dall’inizio ci sono stati molti gruppi di opposizione con i loro leader. CNCCD (Comité National de Coordination pour le Changement Démocratique) è il più antico e molto diviso. Vuole la caduta del governo ma nessun intervento straniero. Il gruppo di opposizione più moderato contiene il Partito Nazionale Siriano, l’ iniziativa curda, il Partito Comunista siriano e vari altri. Vogliono un dialogo con il governo e declinano qualsiasi intervento straniero radicalmente. Il terzo è il gruppo di opposizione estera di CNS (Conseil National Syrien), dominata dai Fratelli Musulmani (da Washington, Londra, Bruxelles). Questi estremisti religiosi rifiutano dialogo e riforme democratiche e chiedono un jihad armata in Siria per riportare l’islamismo rigoroso. Il CNS si atteggia a rappresentante ufficiale della Siria ma in realtà è una vergogna per la popolazione. Esso gode del sostegno di America, Inghilterra, Francia, Turchia, le milizie libanesi, Giordania e, naturalmente, Arabia Saudita e Qatar. All’interno e al di fuori di questi gruppi operano bande sempre più criminali che sfruttano la crescente insicurezza della loro battaglia. Gli aerei della NATO il 26/11/11 hanno trasferito al confine settentrionale con la Siria (in Eskandarun, Turchia) a Damasco Abdel Hakim Belhadj, il ‘macellaio’ di Baghdad e Tripoli, insieme ad un battaglione di 700 combattenti libici (Al-Qaeda) per aggiungere alla sua squadra attuale. Come regalo di Natale, ha ottenuto una massa di armi, rubate da depositi di Gheddafi. Due giorni prima di Natale è già iniziato un attacco a Damasco: più di 50 morti e più di 200 feriti. Nel frattempo, fa anche i nostri servizi di sicurezza di Stato belga sono preoccupati perché ora si scopre che i fondamentalisti musulmani dal nostro paese sono al lato di Al-Qaeda nella lotta contro la Siria!
In breve, il pacifico tubare di colombe di pace “all’opposizione”, è soffocato dagli orrori inenarrabili delle bande criminali che seminano il terrore ovunque. I giovani sono delusi perché potenze straniere dettano il loro ordine del giorno. I nazionalisti hanno stati truffati perché i gruppi armati li soverchiano con la loro pretesa di un intervento militare straniero. I musulmani moderati sono stati truffati perché i salafiti e i fondamentalisti vogliono stabilire una dittatura totalitaria che è molto peggio di quanto il governo siriano sia mai stato. E i cittadini comuni sono delusi perché sono vittime di bande armate ovunque, contro le quali non sono protetti.

“Il regime siriano” è da tempo caduto
Il 26 febbraio 2012 si è svolto un referendum su una nuova costituzione. L “opposizione” con il sostegno dell’Occidente ha fatto di tutto per screditare e boicottare questo referendum. In Yabroed , scatole con le schede di voto sono state distrutte. Eppure c’è stato ancora il 57% della popolazione che ha votato e l’ 89, 4% ha accettato la nuova costituzione. Il monopolio del partito Baath è stato abolito per sempre a vantaggio di un sistema multi-partitico. Nel frattempo, c’è anche un nuovo Parlamento in cui siedono trenta donne.
Vivo insieme a quattro Libanesi che hanno sperimentato la guerra libanese. Il regime siriano aveva perso da tempo ogni credibilità per loro. Eppure ora sono i primi ad avvertire che la Siria deve tenere, perché l’alternativa è molto peggio per tutti. Un amico Sunnita che proclama ad alta voce che egli è stato a lungo desideroso di decapitare Assad, recentemente è venuto domandare se non potremmo fargli una “Novena”. Egli sapeva che i cristiani hanno speciali preghiere per intenzioni particolari. Una Novena, perché? Ha voluto d’ora in poi pregare ogni giorno che Assad riesca a tenere perché gli abomini che egli nella sua famiglia di “opposizione” avevano sperimentato erano molto peggiori del “regime siriano”.
Un appello per la conservazione della Siria e l’attuale governo non implica alcuna approvazione dei suoi misfatti, corruzione, errori o crimini. È la evidenza che non esiste alcuna alternativa accettabile che non porta nessun abominio irrevocabile. Dobbiamo anche riconoscere che la popolazione siriana stessa può e deve andare, a modo suo, verso le riforme. Questo è il significato originale di ‘democrazia’: un popolo che cerca da se stesso di garantire la parità di trattamento tra tutti i suoi cittadini.

” La Russia agisce per il proprio interesse”
Solitamente non abbiamo molta fiducia nell’orso russo e nel drago cinese e i sermoni di tuono dall’Impero persiano ci non danno nessuna pace. E tuttavia ora viene da lì il supporto per difendere la stabilità della Siria rispetto agli auto- dichiarati “amici della Siria”. L’Occidente, l’America con i suoi alleati europei e arabi, fin dall’inizio hanno cercato di garantirsi la Siria insieme alla Libia nella Collezione Primavera Araba, da ottenere attraverso un intervento militare. La Libia è stata in modo relativamente veloce “liberata”, almeno del suo oro, del suo olio, della sua sovranità, a iniziare da 150.000 vite umane (quanti di loro può scrivere nella sua lista il Belgio con il suo mese di bombardamenti ?) Per la Siria, questo è stato fino ad oggi impedito dall’unità del popolo e da ripetuti veti. Rimane la Russia, a difendere ostinatamente la sovranità della Siria, a sottolineare lo squilibrio delle risoluzioni, che non fanno alcuna menzione delle bande criminali nel paese. E la Russia giudica la schizofrenia dei media e della politica occidentali. I paesi che più forniscono armi e aiuti ai ribelli e alle bande criminali sono quelli che urlano più forte che si deve fermare lo spargimento di sangue e che l’esercito regolare deve fermarsi! La Russia dice che non le potenze straniere, ma la gente deve essere in grado di decidere il suo governo.
Hillary Clinton al secondo veto della Russia ha chiamato l’atteggiamento della Russia ‘orribile’, così ha detto, “perché pensa solo a interessi personali e non è, come loro, interessato alla libertà del popolo siriano. Questo non è un degno premio al valore di un’ipocrisia senza limiti?
Sì, la Russia ha interessi in Siria con la sua base militare a Tartus. L’ America non ha in 130 paesi (ma non ancora in Siria) una base militare? L’America non avrebbe alcun interesse in un paese così strategicamente importante come la Siria con un’enorme ricchezza di gas e di un accesso al Mediterraneo? Hillary non ha fin dall’inizio annunciato ad alta voce e in tutto il mondo: “Abbiamo bisogno di un nuovo Medio Oriente”? Una destabilizzazione per instaurare nuovi rapporti di forza? Dopo l’ intervento militare si dimostrerebbe impossibile controllare le uccisioni, seguirebbe la distruzione e si alimenterà l’odio settario. Come l’Arabia Saudita e Qatar potrebbero davvero aiutare la Siria nella sua crescita verso il democrazia? o quello che vogliono è stabilire il loro islam dittatoriale in questo paese, il più laico del mondo arabo? Naturalmente, si può menzionare che in Arabia Saudita esemplari di frode elettorale non si mai sono verificati, ma è necessario anche aggiungere che neppure le elezioni sono possibili! L’Occidente si sente ancora ugulamente chiamato al supporto di questo abominio, dopo la distruzione del paese, per raccogliere una quota nella distribuzione del potere in questo “Nuovo Medio Oriente”?
Mussalaha o riconciliazione
Nella grande regione di Qalamoun tra Damasco e Homs (dove viviamo) alla fine di luglio 2012, Mussalaha o riconciliazione è stato accettata da tutte le parti. “Avversari” hanno deposto le armi e i prigionieri che non hanno le mani sporche di sangue sono stati lasciati liberi. Il rapito Salim, figlio del Segretario del Presidente e del secondo uomo forte da Deir Atieh, è stato lasciato libero. Ognuno può manifestare in libertà in modo non violento, protestare e chiedere la lotta per le riforme. Purtroppo, pochi giorni più tardi, in Qâra è stato ucciso un uomo che è stato notato che era ancora sulla lista nera dei terroristi come pro-regime. La polvere deve ancora avere tasche per riprendere la strada della riconciliazione.
Mussalaha è una terza via che non proviene da “l’opposizione” e non anche dal “regime” ma davvero dalla gente. In luoghi cruciali come Homs, ribelli, centinaia di giovani, hanno già deposto le armi e hanno optato per un dialogo interno. Kahlil Noe, Presidente di questo forum esprime la visione fondamentale di questo movimento affermando che la Siria è una famiglia, dove c’è posto per violenza e razzismo, dove i vari popoli e gruppi vivono insieme in pace e tolleranza. QUESTO è il desiderio della maggioranza silenziosa del popolo siriano. I cristiani giocano qui un ruolo speciale per diversi motivi. Sono la popolazione indigena, che hanno in gran parte contribuito al ‘Rinascimento Arabo’ e più della loro parte portano ora nella sofferenza. Infine i loro sforzi non sono in alcun modo finalizzati al raggiungimento di qualche potere nel governo. Così i cristiani sono i più vulnerabili, ma anche il maggior fattore portatore della pace in Siria.
Il 27 luglio 2012 il Patriarca melchita greco-cattolico Gregorios III Laham ha rivolto una chiamata al dialogo, di pace e di riconciliazione o di mussalaha. La grande minaccia in Siria nel frattempo è l’anarchia e la totale mancanza di sicurezza in così tanti attacchi casuali. Non c’è in realtà una guerra, c’è più diffuso banditismo. Egli respinge l’accusa che i cristiani tendono ad ottenere alcuni privilegi dal regime. Il Cristianesimo è necessario nel mondo arabo. “L’Islam ha bisogno di cristianesimo e i mussulmani hanno bisogno dei cristiani e siamo lì con e per loro come degli ultimi 1435 anni della nostra storia comune”. Più ulteriormente ha indicato l’origine del male nel mondo arabo, vale a dire la divisione e in particolare nel conflitto israelo-palestinese: “il conflitto israelo-palestinese è il fondamento e la causa prima della parte più grande del male, la crisi e la guerra nel mondo arabo”.
Le potenze straniere per fermare il popolo siriano hanno dato sanzioni da strangolare le persone. Ogni quattro ore, da mesi abbiamo interruzione di energia, anche in inverno. Un grande coltivatore di albicocche in Qousseir inviava precedentemente frutta eccellente in un contenitore per gli Stati del Golfo che pagava bene. Ora egli non può pagare neanche i raccoglitori perché è crollato il mercato domestico. Quasi tutte il commercio si trova paralizzato (a parte i commercio internazionale di armi che sta vivendo tempi d’oro). E naturalmente il fiorente settore del turismo è stato già azzerato. È questa libertà e democrazia, che l’Occidente vuole darci? Ritiri dalla Siria i suoi uomini inviati dall’estero, armi e supporto all’ “opposizione”. Allora si concluderà anche lo spargimento di sangue. La popolazione siriana è abbastanza matura per scegliere il proprio cammino per le riforme necessarie, in una tradizione di tolleranza come ha dimostrato per decenni. Dovranno Stati Uniti, Nato, Europa, Arabia Saudita e Qatar venire a destabilizzare questo paese con i suoi decenni di relativa stabilità, pace, prosperità e grande tolleranza , per incontrare il “Nuovo Medio Oriente” di Hillary?
La maggioranza silenziosa del popolo siriano desidera LA PACE, la pace e la riconciliazione. Tutto il resto è manipolazione e menzogna. Di questo desiderio di vivere attraverso tutto nella tolleranza reciproca con l’altro si esprime la vera grandezza del popolo siriano.
E qui noi riconosciamo come cristiani, in ultima analisi, l’opera dello Spirito di Gesù che dice: “Se il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8, 36).
Non sono un sedicente specialista del Medio Oriente, ma un sacerdote ordinario norbertino della Abbazia premonstratense Postelse. Non voglio contare su competenze giornalistiche, politiche o diplomatiche. Inoltre io vivo ancora, ma dal 2010 nel Monastero del 6°secolo della St Giacomo l’interciso, (90 km da Damasco) dove io sono responsabile per la formazione nel seminario cattolico e per il ramo maschile di questo monastero (www.maryakub.org; Vedi anche le nostre informazioni: www.voxclamantis.info). Così sono diventato un missionario fino ad oggi (ma speriamo ancora a lungo). Ora viviamo con 7 uomini nella primitiva ma accogliente torre romana (presumibilmente del 1° secolo). Facciamo 97 scalini fino al tetto e, perché i Romani hanno dimenticato un ascensore, 97 scale anche indietro. La comunità delle monache conta circa quindici membri. Insieme rappresentiamo una dozzina di paesi diversi.
Inoltre, ci sono famiglie e bambini liberati dalla cattura, sunniti e cristiani, alawiti, (fino ad oggi circa 25). Il nostro gruppo accoglie persone provenienti da quasi tutta la Siria . Ciò che scrivo, l’ho sperimentato o imparato di loro. Prima della crisi ci sono stati molti visitatori da casa e dall’estero, soprattutto giovani. La costruzione venne iniziata per accogliere gli ospiti in un grande centro, le cui attività sono ora silenziose e che ora è stato aperto ai rifugiati per essere ricevuti nella misura possibile.

P. Daniel Maes o. praem. Mar Yakub Qâra, Siria.

GRUPPO di lavoro di MEDIA SYRIE – 27 agosto 2012

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