Lo denuncia lo Stato Maggiore russo, la formazione avviene nell’ area della base USA di al Tanf.
Al Tanf sopra Damasco – ad oriente, in prossimità del confine siro giordano – è un luogo di addestramento di un gruppo di militanti che si occupa del sabotaggio delle infrastrutture siriane ed organizza agguati a piccoli convogli dell’esercito siriano. In proposito, l’agenzia russa RIA riprende un briefing del comando operativo russo in Siria che afferma che le forze terroriste in questa zona sono addestrate coordinate dagli USA presenti nella base statunitense di al Tanf .
Il gruppo in questione si chiama Maghawir Al-Thawra (in arabo : مغاوير الثورة , “The Commandos of the Revolution”) è un gruppo ribelle della guerra civile siriana fondato l’8 novembre 2015 sotto il nome di New Syrian Army ( NAS ).
Molte foto sono presenti di membri del gruppo, alcune di esse hanno didascalie arabe e i riferimenti digitali sono collegati alle coordinate ai dintorni di al-Tanf, la missione militare degli Stati Uniti è stata accuratamente protetta dagli intrusi. Gli aerei della coalizione internazionale nel 2017 per ben due volte – a maggio e giugno – hanno colpito le truppe governative che hanno cercato di avvicinarsi ai campi di addestramento.
Maghawir Al-Thawra recentemente ha sabotato un treno con fosfati, ha minato i gasdotti nella parte orientale della Siria, e saccheggia correntemente petrolio dietro protezione della coalizione a guida USA. Tuttavia, la responsabilità di tutti questi sabotaggi , viene impropriamente attribuita all’ “ISIS”: è così che gli americani spiegano la loro presenza in Siria giustificandosi con il “dobbiamo finire i resti del califfato”.
Per capire meglio, semplificando: i militanti filo- americani stanno minando i gasdotti; il “califfato” si assume la responsabilità; gli USA trovano la giustificazione legale per rimanere in Siria.
E ovvio che con questa spiegazione, possono rimanere in Siria a tempo indeterminato.
Il “califfato” non finirà mai semplicemente perché si tratta del gruppo Maghawir Al-Thawra addestrato nella base USA che viene alimentato con i profughi dell annesso campo di RUBKAN. Ed è per questo che, finché la zona del deserto ‘off llimit’ di al Tanf non verrà ripulita, i militanti non finiranno mai di essere attivi.
A poche decine di chilometri dal villaggio di al-tanf si trova un campo per rifugiati, Rukban, in cui gli Stati Uniti hanno un ruolo speciale legato al reclutamento di militanti. Gli abitanti delle tendopoli situate a poche decine di chilometri dall’insediamento di al-tanf, soffrono da lungo tempo e per la mancanza di acqua potabile o medicine. I combattenti non consentono agli sfollati di Rubkan di abbandonare il campo. Gli stessi convogli di soccorso vengono autorizzati solo raramente a fornire soccorso umanitario.
[su_panel shadow=”0px 1px 4px #eeeeee”]Riporto qui di seguito l’articolo dell’ agenzia RIA che riprende le dichiarazioni del Ministero della Difesa russa:[/su_panel]
Il capo della direzione operativa della Federazione Russa, colonnello generale Sergey Rudskoy ha dichiarato all’Agenzia di stampa RIA – lo riporta anche l’ agenzia italiana NOVA ed altre fonti – che uno dei compiti dei militanti addestrati dagli Stati Uniti ad al Tanf è la distruzione delle infrastrutture petrolifere e del gas e gli attacchi terroristici contro le forze governative siriane.
Rudskoy – che sovrintende la direzione operativa generale dello Stato maggiore – ha così proseguito:
[su_quote style=”flat-light”]”La presenza di tali gruppi è stata notata nelle aree degli insediamenti di Essaouida, Palmyra e Abu Kemal”,[/su_quote]
La formazione dei sabotatori
Rudskoy ha spiegato come lavorano gli specialisti americani:
[su_quote style=”flat-light”]Nella zona di 55 chilometri intorno ad Al-Tanf, gli istruttori statunitensi stanno addestrando una grande unità armata, Magavir al-Saura, e un numero di piccoli gruppi militanti appartenenti alla cosiddetta armata delle tribù arabe. Il numero totale di militanti raggiunge i duemilasettecento.[/su_quote]
Il Ministero della Difesa russo ha scoperto che parte dei militanti che erano stati addestrati venivano trasferiti con gli elicotteri dell’aeronautica americana a Zaevfrati (e qui riforniti di materiale americano).
Allo stesso tempo, i sabotatori più preparati vengono inviati nei territori controllati dalle truppe governative per destabilizzare la situazione.
[su_quote style=”flat-light”]”In cambio di assistenza nel contrabbando di petrolio, gli Stati Uniti” stanno stanno rifornendo armi “sia alle formazioni curde che arabe, che poi le usano le une contro le altre. Tutto ciò aggrava solo la situazione nella regione dilaniata dalla guerra” [/su_quote]
Le strutture americane che hanno organizzato l’estrazione e la vendita di petrolio siriano dai campi petroliferi situati sulla sponda orientale dell’Eufrate, essenzialmente hanno sottratto l’attività di contrabbando al gruppo terroristico ISIS.[su_spacer]
Rudskoy:[su_quote style=”flat-light”]”Oltre ad addestrare i militanti, le strutture americane in Siria sono impegnate a saccheggiare strutture petrolifere e campi appartenenti al legittimo governo siriano. Recentemente, c’è stato un aumento attivo del numero di dipendenti delle compagnie militari private statunitensi in queste strutture“. [/su_quote]
Rudskoy riferisce che è stata organizzata l’estrazione e la vendita di petrolio siriano dai campi di Konako, El-Omar e Tanak:
[su_quote style=”flat-light”]“Sta funzionando uno schema criminale di approvvigionamento transfrontaliero di petrolio siriano. La ricchezza nazionale della Siria viene semplicemente saccheggiata. Tutte queste attività delle PMC americane sono svolte sotto la copertura dell’aviazione della coalizione internazionale anti terrorista. In realtà, rappresenta un commercio di contrabbando portato dagli americani dall’ISIS”. [/su_quote]
Viene anche precisato che parte del ricavato del contrabbando di idrocarburi è destinato all’addestramento dei militanti e alla corruzione degli sceicchi dei sindacati tribali.
Attacchi terroristici, vittime, addestramento a nuovi sabotaggi
Rudskoy:
[su_quote style=”flat-light”]Più di 300 attacchi terroristici hanno avuto luogo nei territori controllati dagli Stati Uniti e dalla coalizione a giugno e luglio, e sono morte 225 persone.
Negli ultimi quattro mesi, 110 soldati siriani e 65 civili sono caduti vittime di attacchi, mortai e bombardamenti di artiglieria di terroristi dal territorio della zona di de-escalation di Idlib. Oltre 240 militari siriani e 100 civili sono rimasti feriti. Inoltre, Washington non aiuta le persone a sopravvivere nel campo da esso stesso creato, “El Khol”, che contiene 75.000 persone. [/su_quote]
[su_quote style=”flat-light”]”Fondamentalmente, sono donne e bambini. Contrariamente a tutte le chiamate della comunità internazionale, gli Stati Uniti non provano nemmeno a risolvere i problemi di sopravvivenza delle persone in questo luogo praticamente inadatto alla vita, che è in realtà un campo di concentramento”.[/su_quote]
(da Agenzia RIA)
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RESUME IN ENGLISH BELOW:
Sergei Rudskoy, head of the Main Operational Directorate of the General Staff of the Armed Forces of Russia, said that the US military was training 2,700 militants in the area of the Al-Tanf base in Syria.
“In the area of the 55-kilometer zone around Al-Tanf, US instructors are training a large armed unit, Magavir al-Saura, and a number of small militant groups for the so-called Arab Army of the tribes,” he said.
According to Rudsky, the total number of militants reaches 2.7 thousand.
The General Staff added that after the training at Al-Tanf, some of the militants were moving American helicopters to Zaevfrati. In this case, the most trained saboteurs are sent to the territory controlled by Damascus, to destabilize the situation.
Rudskoy said that also the structures in the United States are engaged in the looting of oil facilities and deposits in Zaevfrati.
“Recently, these facilities have witnessed an active increase in the number of employees of US private military companies. Today in Syria, the number of PMC mercenaries exceeds three and a half thousand people, ”he said.He also said that terrorists operating on the territory of the SAR unleashed a campaign to discredit the work of the Russian military in Syria.