‘[su_quote]’Almeno 80 morti e 250 feriti, tutti civili, tra cui diversi bambini. E’ il terribile bilancio di un bombardamento aereo delle forze siriane contro un mercato a Douma, sobborgo della capitale Damasco. Le immagini di distruzione dopo l’attacco sono state pubblicate su siti Internet.
La loro autenticità è stata verificata da organismi professionali internazionali che le considerano autentiche. Anche il bilancio delle vittime è stato confermato in modo indipendente dall’Osservatorio siriano dei diriti umani”
(Euronews).[/su_quote]
In realtà non c’è certezza sulle vittime, sulla natura delle vittime (se ribelli o civili) e sulle circostanze. Non sono particolari trascurabili ma i media invece di rispondere ai numerosi perchè che le notizie stesse suscitano, si appellano alla (pretesa) ‘professionalità degli organismi internazionali ed alle fonti indipendenti’.
Questo è un modo trattare le notizie in zona di guerra di una falsità senza ritegno. In primo luogo, non è vero che gli organismi internazionali sono presenti a Damasco, questi si affidano per i loro report ai ribelli siriani (siriani ‘per modo di dire’ la maggior parte viene dall’estero e si tratta di radicali islamici) senza alcuna garanzia di obiettività. Quindi l’ Osservatorio siriano dei diriti umani’ ha confermato i suoi dati, ossia i comitati locali dei ribelli, ossia se stesso.
Ma tant’è, la propaganda dipinge il nemico sempre inumano ed imbecille anche se certe versioni dei fatti entrano in conflitto evidente con la logica.
Infatti, si direbbe che l’aviazione siriana sia a caccia di mercati (quando c’è una carenza di ospedali, altro obiettivo ‘strategico‘) questo almeno è quanto dicono i media mainstream.
Proseguendo con una certa narrativa, quella dei media mainstream, non ci sarebbe niente di strano. Secondo questa lettura si direbbe che l’aviazione siriana bombarda e predilige i mercati.
Nel tempo i media hanno sempre dato per buoni i report dei ribelli:
2013 : bombe al mercato http://tg.la7.it/…/siria-barili-bomba-al-mercato-di-aleppo-…
a marzo vicino Damasco, mercato affollato: http://www.huffingtonpost.it/…/siria-fallimento-umanitario-…
ad aprile mercato di Atareb: http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=40344
a maggio mercato a IDLIB : http://www.internazionale.it/video/…/05/28/siria-bombe-video
a giugno mercato a Homs: http://www.repubblica.it/…/siria_raid_governativo_su_merca…/
d’altra parte cosa ci si aspetterebbe da chi si mette autobombe nella sua stessa capitale come diceva la stampa mainstream all’inizio del conflitto?
… altri episodi mi saranno sfuggiti data la ricerca è stata solo approssimativa…
…pienamente soddisfatti di questa spiegazione? Non credo. Che motivo avrebbe l’aviazione siriana di bombardare i mercati? Questa si direbbe sia una domanda vietata. Scomoda come scomodo è collegare le notizie per chi vuole far passare un certo messaggio.
Ad esempio, è vero che sono in corso incursioni aeree a Damasco ma non si dice che esse sono la risposta al massiccio attacco missilistico dei ribelli nel centro di Damasco, sulla popolazione. Questa omissione non è ammissibile in una informazione che si dice equilibrata.
Sono i media ‘corali’ che utilizzano le agenzie di stampa che a loro volta hanno come unica fonte le notizie dei ribelli, gli LCC: gente capace di mandare false notizie per indirizzare i bombardamenti e sollevare la riprovazione internazionale come a Ghouta. I nostri media lo sanno ma fingono di non sapere.
Sono i media corali che all’inizio del conflitto, denunciando le numerose autobomba ‘del regime’ al centro di Damasco dubbi ne avevano eccome ma tutti a senso unico: allora ipotizzavano che l’autore potesse essere lo stesso Assad. Insomma reo di fare carneficine nella sua città, tra la sua stessa popolazione.
Una cosa è certa: le FFAA siriane, le stesse che hanno liberato Malula a prezzo di molte vite umane tra i propri ranghi, non hanno alcun interesse ad ammazzare i civili, gli ‘altri’ sì.
Gli ‘amici della Siria’ hanno in mano risorse finanziarie immense e tutti i mezzi di informazione. Recentemente si è dato prova di come sia manipolabile l’informazione: http://archivio.internazionale.it/news/tmnews/2014/11/15/siria-falso-il-video-del-bambino-eroe-sotto-i-colpi-dei-cecchini
Attribuire ogni nefandezza al regime è facile: coincide con l’dea inculcata dall’alto sulla pubblica opinione a cui si distribuisce una informazione già confezionata.
Il reportage di Gian Micalessin ‘ Maloula ultima frontiera’ raccontava un’altra realtà. E’ assai indicativo come la distribuzione del reportage, una denuncia delle nefandezze fatte dal cosidetto esercito libero’, non è stata accettata da nessun network televisivo in Europa. Non fu perchè furono sollevate obiezioni sulla veridicità delle testimoninze riportate nel documentario ma perchè esse non coincidevano con il messaggio ufficiale diffuso: questo era motivo di preclusione. Lo ha raccontato in più di una occasione pubblica lo stesso Gian Micalessin.
Patrizio Ricci – Vietato Parlare