La pubblicazione russa Izvestia riferisce che – secondo uno schema già collaudato in altri precedenti attacchi false flag chimici – “i terroristi stanno preparando ad Idlib un “attacco chimico” organizzato sulla linea di contatto vicino agli insediamenti di Kansafra e Kdura in Siria”. Questo allo scopo di far attribuire la colpa alle forze governative, secondo uno schema che conta sull’estrema accondiscendenza di media e di alcune Ong.
La fonte della notizia è il vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti belligeranti in Siria (CPVS) il contrammiraglio Vadim Kulit giovedì 7 ottobre”. Sempre la stessa pubblicazione dice che:
“il CPVS ha ricevuto dati da varie fonti che il gruppo terroristico Hayat Tahrir Al-Sham sta preparando provocazioni nella parte meridionale della zona di de-escalation di Idlib usando sostanze velenose”.
il contrammiraglio Vadim Kulit riferisce anche che nella preparazione dell’attacco false flag sarebbe coinvolta “l’organizzazione pseudo-umanitaria “Caschi Bianchi” oltre a risorse dei media locali” che organizzerebbero riprese come in un set cinematografico.
La notizia dei preparativi in corso che avrebbe “lo scopo di accusare le forze governative siriane di usare sostanze velenose contro i civili” è riportata sulla pagina del ministero della Difesa russo su Facebook.
In precedenza, anche il 2 luglio il comando russo in Siria aveva denunciato la preparazione di un attacco chimico organizzato dagli estremisti nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria. In questo caso era stato rivelato che si erano trasportati in loco circa 10 barili di sostanze tossiche.
Alla fine di maggio, la rappresentante ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, ha annunciato che [il gruppo terrorista] al-Nusra si stava preparando a compiere un’altra provocazione utilizzando sostanze tossiche .
Isvestia dice anche che “White Helmets, o Protezione civile siriana, è un’organizzazione che opera nei territori controllati dall’opposizione siriana. È stata più volte accusata di diffondere informazioni false. In particolare, sono state presentate prove di riprese in scena di un presunto attacco chimico nella Duma siriana. La provocazione ha permesso all’Occidente di accusare Damasco di usare armi chimiche e lanciare attacchi missilistici sul territorio siriano”.
Attacco chimico con lo stesso schema di quello di Khan Shaykhun del 2017
Ricordo che per un attacco chimico di questo tipo, nella località di Khan Shaykhun (amministrativamente parte del Governatorato di Idlib) avvenuto il 4 aprile 2017 , gli Stati Uniti lanciarono un attacco di rappresaglia missilistico contro installazioni militari della Siria, prima ancora che alcuna indagine fosse svolta sull’accaduto. Quindi, ragionevolmente , la Russia appena ha sentore che la storia possa ripetersi cerca di anticiparla e raccogliere informazione a riguardo.
Il 21 di maggio 2019 un documento fondamentale dell’indagine compiuta dall’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) è stato reso pubblico dall‘Institute for Public Accuracy.
Contrariamente all’incarico ricevuto, il contenuto del documento in questione non non è stato mandato al Consiglio di sicurezza. Il sospetto fondato è che sia stato tenuto nascosto perché contraddice la narrativa ufficiale e gli stessi risultati della relazione ufficiale dell’OPCW presentati all’ONU che senza questa appendice sono facilmente interpretabile ‘dual use’.
Le conseguenze di quanto è accaduto ha avuto conseguenze pesanti: i contenuti del report che avrebbero sollevato il governo siriano dalla responsabilità dell’attacco chimico non sono stati mostrati, cosicché la mancata pubblicazione, ha permesso agli Stati Uniti di giustificare la rappresaglia aerea punitiva compiuta in Siria, pochi giorni dopo il presunto attacco chimico governativo.
I documenti relativi alla guerra siriana – specialmente video youtube – spariscono dalla rete
In conclusione, permettetemi un insight: numerosi documenti pubblicati precedentemente su questo sito (unitamente a video YouTube) per provare molti miei articoli (quasi tutti relativi alla guerra siriana), sono scomparsi nei link di riferimento (vedi ad esempio qui: https://www.vietatoparlare.it/siria-lattacco-coi-gas-khan-shaykhun-idlib/ ), questo è avvenuto in maniera sempre più sensibile e, per questo sito, specialmente tra il 31 agosto e il 5 ottobre.
Perciò, ad ogni buon conto, questa volta ho caricato il suddetto riferimento dell’ Institute for pubblic Accuracy anche in pdf caricato sul server: qui. Il documento è di estrema importanza in quando attribuisce la responsabilità dell’ attacco chimico a Douma – avvenuto nel mese di aprile 2017, in Siria – all’opposizione armata siriana e non ad Assad.
Cercherò in seguito di studiare metodi per contrastare questa tendenza, ma mi rendo conto che sarà sempre più difficile.
patrizioricci by @vietatoparlare