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Da ZeroHedge un articolo di Simon Black, di Sovereignman, spiega con chiarezza come la crisi dei mutui subprime – che nel 2008 ha travolto il sistema finanziario mondiale – è nata da miriadi di prestiti ipotecari concessi senza scrupoli per specularci sopra a Wall Street. E mostra come l’attuale generale sovraindebitamento negli Usa oggi lasci presagire l’avvicinarsi ineluttabile di una nuova grande crisi (in controluce, tutto l’orrore di una società che costringe i ragazzi poveri a indebitarsi fino al collo per studiare all’Università).
Di Simon Black, 11 ottobre 2017
Il motivo per cui c’è stata la grande crisi finanziaria è che Wall Street stava concedendo mutui per comprare la casa anche a persone che non potevano permetterseli.
Fino alla esplosione della crisi, gli investitori erano voracemente affamati di debito garantito da ipoteche immobiliari con rating “AAA”. E così le società finanziarie concedevano molti prestiti anche a mutuatari a rischio (“subprime”) per poi rivenderli a Wall Street. Wall Street ne impacchettava tanti insieme e una delle agenzie di rating più importanti (come Moody’s o Standard & Poor’s) certificava questi mucchi di rifiuti fumanti con una AAA.
AAA secondo la definizione di Moody significa che l’investimento “dovrebbe sopravvivere all’equivalente della Grande Depressione degli Stati Uniti”. In altre parole, è solido come la roccia.
Il ragionamento era questo: un singolo mutuo subprime è in effetti rischioso. Ma se si mettono insieme i mutui di migliaia di persone, a questo punto il pacchetto può ottenere un rating AAA. Perché non è possibile che non rimborsino il prestito tutti quanti. E poi, bè, sul mercato immobiliare i soldi non vanno mai perduti…
In realtà però le agenzie di rating non erano così stupide come sembravano … Le indagini effettuate dopo la crisi hanno mostrato una quantità di email incriminanti, come questa, di un dirigente di Standard & Poor’s:
“Signore aiuta la nostra fottuta truffa… questo deve essere il posto più stupido in cui ho mai lavorato “.
Come tutti gli altri, stavano al gioco perché volevano fare soldi.
Per generare ipoteche sufficienti per soddisfare la domanda, i finanziatori avrebbero fatto di tutto…
– Vendere una casa senza chiedere il minimo anticipo in contanti.
– Offrire tassi di ingresso trappola (con rate mensili temporaneamente più basse, che nel giro di qualche tempo però si adeguano alle tariffe di mercato).
– E persino offrirsi di pagare parte del mutuo per un paio di mesi (la maggior parte dei piccoli istituti di credito era in grado di rivendere il prestito a Wall Street nel giro di un mese o due, cancellando così la loro responsabilità: se le commissioni sul prestito erano superiori alle loro spese, ci guadagnavano comunque).
I peggiori prestiti subprime erano soprannominati “NINJAs”, che stava per “No income, No job, No assets” (Nessuna entrata, nessuno stipendio, nessuna garanzia).
Quando non furono più in grado di emettere sufficienti mutui per soddisfare la richiesta, a Wall Street sono diventati creativi. Hanno cominciato a impacchettare pacchetti di ipoteche, che venivano chiamati ”CDO (Collateralized Debt Obligation) al quadrato” (CDO aventi come garanzia altri CDO, ndVdE). Quindi hanno creato “CDO sintetici”, che erano solo derivati di altri mutui subprime e di altri CDO (essenzialmente un
modo per le persone di giocare sul mercato dei mutui senza che ci fossero dietro nuovi mutui reali).
Come tutti sappiamo, è finita a disastro… perché le persone che avevano sottoscritto i mutui benché non potessero permettersi di acquistare case costose hanno smesso di pagare le rate. E i CDO, i CDO al quadrato e i CDO sintetici (che erano stati diffusi in tutto il mondo) hanno fatto bancarotta.
Ma ricordiamolo: tutto è iniziato con la vendita di case a persone che non potevano permettersele.
Il che mi riporta a oggi…
Negli Stati Uniti il debito contratto dagli studenti ha raggiunto un livello record, pari a 1,4 trilioni di dollari. E i millennials stanno facendo fatica a pagarli.
L’Associazione Nazionale degli Agenti immobiliari ha svolto un sondaggio tra 2.000 millennials tra i 22 e i 35 anni sul debito contratto per studiare e la proprietà della casa… Solo il 20% degli intervistati possedeva una casa… Degli 8 su 10 che non la possedevano, l’83% ha affermato che la ragione era il debito contratto per studiare. E l’84% ha risposto che avrebbe dovuto rinviare l’acquisto della casa per diversi anni (la mediana era sette anni).
E questo è un guaio per l’attività di vendita immobiliare. Ma, di nuovo, i finanziatori stanno diventando creativi …
L’impresa edilizia di Miami Lennar Homes ha recenemente annunciato che avrebbe pagato una grande parte del prestito studentesco per qualsiasi mutuatario che comprasse una casa da loro.
Attraverso la sua controllata Eagle Home Mortgage, l’azienda si farà carico di una quota del prestito studentesco dell’acquirente, pari a ben il 3% del prezzo di acquisto della casa, fino a 13.000 dollari.
Il debito è diventato a tal punto la chiave di volta della nostra società, che l’unico modo in cui possiamo permetterci qualcosa è scambiando un tipo di debito che non possiamo permetterci, con un altro tipo di debito.
Un recente studio della Pew Charitable Trust ha mostrato che il 41% delle famiglie americane ha meno di 2.000 dollari di risparmi: un buon terzo ha zero risparmi (tra cui una su dieci delle famiglie con oltre 100.000 dollari di reddito). Un altro studio ha mostrato che il 70% degli americani ha meno di 1.000 dollari di risparmi.
Il punto è che l’America è a pezzi… Una singola spesa imprevista come un pneumatico che esplode o una visita del medico manderebbe a gambe all’aria la maggior parte delle persone.
E sta solo peggiorando.
Nel mese di agosto, ho calcolato l’ammontare del conto medio delle famiglie nella Bank of America (che ha 592 miliardi di dollari in depositi di cittadini privati, 46 milioni di famiglie) … È di solo 12.870 dollari per famiglia… E questo include risparmi, investimenti, piani di pensionamento… TUTTO.
E bisogna anche tenere a mente che questa è la media… resa più alta dai titolari di conti con saldi enormi.
Non c’è da meravigliarsi che gli americani abbiano 1.021 trilioni di dollari di debiti contratti con la carta di credito – la somma più alta della storia.
Anche i finanziamenti per l’acquisto di auto hanno toccato il record di 1,2 trilioni di dollari.
E non dimentichiamo il governo americano, che è sotto di più di 20 trilioni di dollari.
Il debito statunitense è ora del 104% del PIL … E il debito totale è cresciuto del 48% dal 2010.
Nel bilancio economico la colonna dei debiti continua ad allungarsi. Nel frattempo, gli attivi e la produttività non stanno tenendo il passo.
Ma la gente continua a comprare case, automobili, televisioni e pagare le tasse dell’Università indebitandosi sempre di più… E ora, scambiando un tipo di debito con un altro.
La ricchezza è basata sul risparmio e sulla produzione. Non sul fabbricare trucchetti con le carte e sprofondare sempre di più nei debiti.
Non posso dirti quando questo castello di carte crollerà. Ma ti assicuro che precipiterà.
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