Situazione combattimenti ad Aleppo 04/12/2016

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″ align=”left”]Parte delle milizie jihadiste di Aleppo dovrebbero arrendersi entro due giorni[/su_heading]

[su_panel shadow=”4px 1px 2px #eeeeee”]Attualmente alle ore 20.00 di domenica 4 dicembre 2016 le forze governative sono a nord della sacca ribelle di Aleppo est. La situazione è quella che vedete nella infografica d’apertura: l’esercito siriano si trova a 700/800 metri dalla Cittadella. E’ probabile molto presto  il collasso delle linee difensive nella parte superiore della sacca.[/su_panel]

Il capo dei militanti jihadisti della coalizione “Jaish al-Fateh ‘, Abdullah Muhammad al-Muhasini, ha ammesso la sconfitta ad Aleppo. Egli ritiene che una delle principali ragioni del fallimento della loro ultima operazione di contrattacco è lo scollegamento tra i leader dei vari gruppi terroristici. Tuttavia, ha chiamato i comandanti a resistere per non darla per vinta al governo siriano. A loro volta, i capi delle bande armate che tengono la parte della sacca di Aleppo est nella parte orientale, minacciano al-Muhasini che saranno costretti a interrompere i combattimenti e consegnare la città nel corso dei prossimi due giorni, se non riceveranno un aiuto esterno. Da colloqui  radio intercettati tra jihadisti esterni con i loro associati in Aleppo, si è saputo che il gruppo “Fatah Jaish al-Sham” incoraggia in ogni modo la popolazione locale a prendere le armi per fermare l’avanzata delle forze governative.

Intanto da ieri 3 dicembre 2016 il territorio controllato dai ribelli ad Aleppo continua a diminuire.

La principale operazione di ieri si è svolta a nord-ovest nella zona dell’aeroporto . L’esercito siriano ha iniziato ad attaccare la zona Karm al Dzhazmati . Il nemico ha offerto una forte resistenza, ma nel pomeriggio di ieri, i combattenti di difesa hanno iniziato a cedere e hanno cominciato a ritirarsi. Come risultato, i militanti hanno anche  lasciato parte di  Karm al-Maysara.

E’ stato inoltre rinnovato l’attacco sul quartiere Sheikh Saeed, che l’esercito ha preso tre giorni fa e poi ha lasciato ritirandosi. Dopo due giorni di bombardamento sulle posizioni dei militanti , ha ripreso il suo attacco sulla parte orientale, ma non ci sono stati progressi decisivi fino ad oggi. Tuttavia, nello stesso tempo, i combattimenti nella zona Sheikh Said, consentono di utilizzare il tratto di strada Sheikh Said – Ramuseh, che faciliterà l’ulteriore fornitura dei quartieri occidentali di Aleppo e la promozione dell’avanzata dell’esercito nei distretti meridionali.

Va inoltre notato che oggi i successi SAA nei quartieri orientali, creano i presupposti per il prossimo uso dell’aeroporto di Aleppo, anche se  ovviamente abbisogna di lavori di restauro e lls pulizia supplementare dei quartieri orientali di militanti, che potrebbero ancora avere alcuni  MANPADS e cannoni antiaerei.

Va inoltre notato che i curdi di Sheikh Maksoud prendono parte attiva al fine consolidare la situazione nei distretti nord-occidentali della città. I posti  di blocco YPG sono schierati nei pressi di Hellok e Jabal Badr dove i curdi stanno assistendo i residenti interessati.  In generale, per i curdi di Sheikh Maksoud, così come per gli altri residenti della città, la liberazione del nord di Aleppo rappresenta l’interruzione di incubo durato a lungo, in quando il quartiere  Sheikh Maksud è stato sottoposto a sistematici attacchi e bombardamenti.

Dall’inizio dell’operazione il nemico ha già rilasciato circa il 58% del territorio di Aleppo est, precedentemente occupato dai militanti. Nelle file degli insorti vi è un elevato livello di demoralizzazione e molti pensano alla resa.

L’occidente con in testa la Francia cerca ancora di congelare la situazione. Nonostante gli Usa sembrano essersene fatti una ragione,  la Francia tenta di fermare l’assalto di Aleppo con tentativi di improbabili accuse alla Russia facendo leva sempre sugli abitanti di Aleppo, che non hanno mai aiutato veramente. Così si continua con la guerra della disinformazione. Russia e Siria hanno naturalmente ignorato questi tentativi patetici.

Interessante  la proposta che gli Stati Uniti hanno fatto ora al Forum Med a Roma . E’  in pratica ciò lo steso ministero degli Esteri russo ha offerto agli americani come possibile via d’uscita: la situazione in Aleppo può migliorare se gli Stati Uniti contribuiranno all’abbandono dei militanti ( moderati e non moderati) da Aleppo a Idlib e se contribuiranno  a stabilizzare la situazione umanitaria in Aleppo.

Insomma si propone una soluzione del tipo Darayya e occidentale Gouta. Nel frattempo, la Federazione russa ha aumentato l’assistenza umanitaria alla popolazione di Aleppo  con  cibo, medicine, ospedali da campo, squadre di sminamento, etc.

Infatti, in contemporanea con l’operazione militare per liberare Aleppo, la Russia, insieme con il governo siriano conduce un’operazione umanitaria per alleviare la situazione dei residenti di Aleppo, che vengono trasferiti dal territorio controllato dai militanti nel territorio controllato dall’esercito siriano.

Dato che ogni giorno centinaia o addirittura migliaia di civili fuoriescono da Aleppo est,  la dimensione di questo lavoro non farà che aumentare. E’ l’occasione per la Russia e la Siria di dimostrare che si preoccupano dei siriani non solo  con le parole ma coi fatti. E’ paradossale che questo tipo di attività provoca irritazione in Occidente, in quanto distrugge la “mitologia umanitaria” dei media occidentali che non fanno in realtà che sostenere i terroristi .

Nel video che segue di Aleppo est , i centri di ristorazione con cucine da campo che la Russia ha distribuito nelle zone liberate.

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″ align=”left”]Aggiornamento situazione ore 16.00 [/su_heading]

questa la situazione alle ore 15.45 di domenica . E’ chiaro dalla mappa che l’esercito siriano e gli alleati sta cercando di dividere la sacca ulteriormente in due parti.

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[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″ align=”left”]Aggiornamento ore 20.00 [/su_heading]

Mappe situazione ore 20.00 del 4 nov 2016, mappa di quella che dovrebbe essere la situazione militare in Aleppo città dopo che l’esercito siriano è riuscito a sfondare le prime e le seconde linee terroriste nella parte settentrionale della sacca terrorista di Aleppo Est:

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La seguente infografica visualizza molto bene la distanza Cittadella e zona Karam da conquistare per chiudere ulteriormente la sacca

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Ultim’ora ore 23.49:

fonti varie

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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