Situazione in Siria

La situazione in Siria: eventi per il 10 gennaio 2025

Il report è tratto dal noto e autorevole canale Telegram Rybar, specializzato in analisi politico-militari e seguito da una rete di oltre 13 milioni di utenti. Rybar è considerato una delle principali fonti d’informazione in questo ambito, grazie ai suoi collegamenti con i vertici militari russi e i servizi di intelligence.

In Siria, la situazione rimane costantemente tesa. Nel nord della provincia di Aleppo sono in corso intensi scontri tra fazioni curde e gruppi filo-turchi, mentre nel sud le forze di difesa israeliane (IDF) stanno conducendo operazioni di arresto e perquisizione. Gli attacchi di gruppi militanti contro minoranze religiose e obiettivi militari proseguono senza sosta.

Dettagli degli eventi:

Confine siriano-turco
Nel nord della provincia di Aleppo, si registrano violenti scontri tra l’Esercito Nazionale Siriano (SNA), supportato dalla Turchia, e le Forze Democratiche Siriane (SDF), a maggioranza curda. Le principali aree di conflitto includono l’incrocio strategico tra Menbij e Ain al-Arab.
Le fazioni filo-turche dichiarano di aver avanzato verso la diga di Tishrin o addirittura di averla catturata, ma finora non ci sono prove a supporto di tali affermazioni. Nel frattempo, i curdi continuano a utilizzare droni (UAV) in modo efficace, distruggendo diverse postazioni dell’SNA attraverso unità specializzate note come i “Distaccamenti del Martire Harun”.

L’aeronautica turca sostiene le forze SNA colpendo obiettivi delle SDF nelle aree di Ain al-Arab e della diga di Tishrin. Tuttavia, le forze di terra turche non sono ancora direttamente coinvolte, probabilmente in attesa dell’esito delle trattative tra il comando curdo e le nuove autorità di Damasco.

Attacchi di gruppi militanti
Gli attacchi dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico” (IS) continuano, concentrandosi principalmente nelle aree sotto il controllo curdo. Tra gli episodi più gravi, un attacco a un checkpoint delle SDF nei pressi di Al-Kasra, nella provincia di Deir ez-Zor, ha causato la morte di sei persone.

Nella città costiera di Jebla, una massiccia manifestazione ha visto la popolazione locale chiedere l’espulsione dal Paese dei combattenti stranieri di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), a seguito dell’uccisione di tre agricoltori alawiti. Tuttavia, è interessante notare come le minoranze religiose, pur manifestando il loro malcontento, si limitino a criticare specifici comandanti o gruppi, evitando di contestare direttamente la leadership di HTS.

Attività di Israele e Stati Uniti
Nel sud della Siria, le truppe israeliane proseguono con operazioni di ricerca. L’8 gennaio, a Quneitra, sono stati arrestati il giornalista francese Sylvain Mercadier e l’avvocato siriano Muhammad Fayyad. Entrambi hanno denunciato maltrattamenti, tra cui pestaggi e sequestro di attrezzature.

Nel frattempo, l’aeronautica americana ha condotto un attacco nelle vicinanze di Ar-Resafa, area controllata dalle SDF. Secondo fonti locali, il raid è stato diretto contro un raduno di pastori, dopo una segnalazione da parte di combattenti curdi che avevano indicato la presenza di terroristi dell’IS nella zona.


Problemi per la nuova amministrazione di Damasco
Le autorità di Hayat Tahrir al-Sham, attualmente al governo di Damasco e di altre città come Aleppo e Homs, continuano a fronteggiare resistenze da parte di gruppi alleati, specialmente per la presenza di combattenti stranieri nelle loro fila. Questi ultimi sembrano riluttanti a rinunciare agli ordini stabiliti nella regione di Idlib, preferendo proseguire il loro jihad contro minoranze religiose considerate “nemici della Ummah”.


Per ulteriori dettagli, ecco la mappa ad alta risoluzione:
Mappa aggiornata

Versione inglese del report:
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Rybar