Speranza: “Sono ore delicate. Si discute di terza dose” di vaccino anti Covid “che non è di destra o di sinistra. La comunità scientifica ci dice che dopo 6 mesi c’è un calo” di protezione e “noi ci mettiamo sulla terza dose. Anche con i vaccini agli under 12 guida la scienza”.
Questo è quanto riferisce l’agenzia di stampa AdnKronos (https://www.adnkronos.com/terza-dose-vaccino-speranza-non-e-di-destra-ne-di-sinistra_2MwWf7DOc0lO7zK16AGN5R).
Quindi si sta valutando di dare il via agli under 12 ovvero vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni. Nei giorni scorsi molti esperti – come il dott. Locatelli membro del CTS – hanno dato il loro placet su vari media “.
Questo accade in Italia quando in Francia invece il Ministero della Salute sconsiglia la somministrazione di Moderna addirittura fino ai 30 anni. Sì, non lo sconsiglia solo agli under 12 ma agli under 30.
Quindi ricapitoliamo: in Italia gli esperti ragionano sulla somministrazione il vaccino Rmna Moderna (che sostanzialmente non differisce da Pfizer, entrambi si basano sull’ Rmna messaggero) ma l’orientamento espresso sui media dai maggiori responsabili è stato propenso alla somministrazione agli gli under 12. Questo mentre gli esperti del Ministero della Sanità francese hanno già deciso che va bene ma solo dopo i 30 anni, altrimenti c’è il rischio di infiammazione al miocardio, quindi sconsigliano agli under 30, figuriamoci agli under 12.
Ma qui si ragiona, forse i dati non sono gli stessi su cui ragionare? Forse si tratta di filosofia “se guida la scienza”, gli elementi non sono obiettivi!?
Ecco la notizia riportata dal quotidiano parigino Le Monde:
FRANCIA VERSO STOP A MODERNA PER GIOVANI FINO A 30 ANNI
Il caso si basa su uno studio che ha scoperto che aumenta leggermente il rischio di infiammazione cardiaca nei giovani. Il vaccino è comunque raccomandato per le persone con più di 30 anni, che non presentano gli stessi rischi.
L’Alta Autorità della Sanità in Francia (HAS) ha pubblicato, lunedì 8 novembre, un parere in cui sconsiglia l’uso del vaccino Moderna per gli under 30, basandosi in particolare su uno studio secondo il quale aumenta leggermente il rischio di infiammazione del cuore per questa popolazione.
Guidato dalla struttura Epi-Phare, che riunisce l’assicurazione sanitaria e l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari, l’ampio studio, pubblicato anche lunedì, si è concentrato su persone di età compresa tra 12 e 50 anni ricoverate in Francia tra il 15 maggio e 31 agosto per miocardite – infiammazione del miocardio, il muscolo cardiaco principale – o pericardite – infiammazione del pericardio, la membrana che circonda il cuore. In tutto sono stati identificati 919 casi di miocardite e 917 casi di pericardite.
Non sono stati segnalati decessi tra le persone ricoverate in ospedale dopo la vaccinazione per queste condizioni. (Continua su Le Monde: (https://www.lemonde.fr/planete/article/2021/11/08/le-vaccin-de-moderna-deconseille-pour-les-moins-de-30-ans-par-la-haute-autorite-de-sante_6101431_3244.html)
Ovviamente ciò che lascia sbigottiti è il continuo mutare regole e valutazioni in corso d’opera: perché mai se i vaccini non sono più sperimentali?
Ho detto ‘se’ …
Ma l’attuale presidente dell’AIFA aveva chiarito in proposito:
Adesso credo sia tutto chiaro… meno male.
Vp News