Stefano Orsi: aggiornamento sui fronti libici 27 luglio 2020

Di seguito, l’aggiornamento dell’analista Stefano ORSI dai fronti della Libia del 27-7-2020:

Tripoli

Ingenti forze di terra delle GNA hanno ricevuto l’ordine di portarsi a ridosso del fronte di Sirte , e presumiamo anche Jufra e Sabah, molte colonne con centinaia di mezzi stanno convergendo in queste ore al fronte avanzato di Sirte.

Nei giorni scorsi il fronte difensivo è stato rafforzato dalle LNA anche con una componente di contractors della compagnia Wagner.

Appare sempre più solida la notizia della presenza di missili antiaerei S300 , forse addirittura a difesa di Tobruk o Bengasi, quindi su suolo libico, mentre presso Jufrah sarebbero stati posizionati le solite batterie di Pantsir con un rinforzo di missili BUK M1.

Tutti mezzi nelle disponibilità dell’esercito egiziano, non sappiamo se anche da parte russa sia arrivato del materiale.

Avevamo già dato la notizia dell’ingente dispositivo militare egiziano che si è andato posizionando presso Sidi Barrani, questo sarebbe composto da circa 350 mezzi tra corazzati, carri Abrahams M1A1 e numerosi blindati, ricordiamo che l’Egitto dispone anche di numerosi elicotteri d’attacco KA52 oltre che di una valida marina militare.

Il vicino aeroporto di Sidi Barrani può fornire tutta la copertura militare necessaria dal cielo.

Al Momento per le LNA abbiamo potuto osservare solo un Mig 29 e uno o due SU-24, troppo poco per sostenere una offensiva di miliziani filoturchi ben addestrati e supportati a terra da comandanti turchi e dotati d mezzi antiaerei.

TRIPOLI 27 LUGLIO 2020 scaled

La Turchia ha messo in campo decine di pericolosi Bayaktar TB2 appoggiato anche dagli Anka S, mentre le LNA dispongono degli Wing Loong cinesi, equivalenti agli Anka S.

Ieri e nei giorni scorsi , numerosi voli militari turchi hanno fatto scalo continuo presso la base di Watiya nell’ovest della Libia, ufficialmente concessa dal governo Serraj alla Turchia.

Sempre in questa base stanno addestrando altre centinaia di miliziani mercenari arrivati sia dalla Siria che anche da altri stati dell’Africa, gli ultimi pare dalla Somalia.

Tutti estremisti islamici indottrinati fino al midollo alla violenza e all’omicidio.

Abbiamo visto nelle settimane scorse esercitazioni navali e congiunte sia da parte turca che da parte egiziana, entrambi hanno posto linee rosse.

Per la Turchia è imperativo che le LNA cedano Sirte e Jufrah, il perchè è chiaro, sono centri di estremo valore strategico, Sirte ultima grande città prima di Bengasi e porta per prendere Ras Lanuf dove ci sono i terminal petroliferi, Al Jufrah invece è l’ultima base a presidio del deserto a sud di Sirte, persa quella alle LNA non resterebbe che la costa della Cirenaica, perchè Sabah da sola non sarebbe difendibile.

A parti invertite, l’Egitto ha detto che Sirte e Jufrah sono invece la loro linea rossa e in caso di attacco delle GNA interverrebbero a difesa del Parlamento di Tobruk.

Siamo agli sgoccioli. Sabato abbiamo assistito alla pantomima del clown in completo scuro e camicia bianca Bernard Henry Levy, era atterrato con l’intento di portare acqua ai suoi amici storici, le milizie estremiste e terroriste che in Siria hanno gettato il Paese nel caos e massacrato la popolazione civile prima di essere sconfitte dall’esercito siriano con l’aiuto della Russia dell’Iran e delle milizie sciite libanesi e irachene.

Il suo appeal presso quelli che chiamava “ribelli moderati” in Siria qui pare spento del tutto è stato accolto con pesanti insulti sebbene fosse scortato da una numerosa presenza di forze speciali turche.

Che sia il canto del cigno di questo brutto e discusso personaggio?

Nelle prossime ore vedremo cosa potrà accadere, in passato , le GNA , quando si sono ammassate tanto al fronte lo hanno fatto nell’imminenza di un attacco.

Per ora attendiamo l’arrivo dei caccia di Ankara che potrebbero addirittura annunciarsi con un arrivo armato e bombardamento delle postazioni LNA, come provato ripetutamente in passato, per poi atterrare presso Watiya.

Per tutto il materiale e l’impegno bellico ci attendiamo, come minimo che l’Egitto chiami a se il comando dell’intero schieramento delle LNA, e presumiamo lo faccia in accordo con la Russia ove anch’essa dovesse fornire o aver fornito, materiale bellico essenziale per l’operazione.

Stefano Orsi

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