SULL’EQUITA’ DELLE SANZIONI UE…CON IL CALIFFATO CONTRO I FILORUSSI

Nella guerra in Ucraina la UE ha sanzionato unità di volontari che hanno combattutto nel l'indipendenza della regione ma non hanno sanzionato l'Ucraina per aver messo in campo il “Battaglione Dudaev”, un’unità di islamisti composta da ceceni ma anche da combattenti caucasici e ucraini.

Mentre combattono lo Stato islamico, alias SIIL, in Iraq e Siria, e funzionari statunitensi avvertono sul presunto pericolo di un attacco negli Stati Uniti, in Ucraina Washington e il Califfato combattono assieme. Una notevole serie di articoli di Marcin Mamon su Intercept documenta un aspetto del conflitto ucraino cui nessun altro ha prestato attenzione: il ruolo del “Battaglione Dudaev”, un’unità di islamisti composta da ceceni ma anche da combattenti caucasici e ucraini.

" Le chiavi della clandestinità islamista in Ucraina furono consegnate a Mamon da un contatto d’Istanbul, “Khalid”, che comanda il locale ramo del SIIL. “I nostri fratelli sono lì” disse a Mamon e il giornalista si recava in Ucraina, mettendosi in contatto con Ruslan che lo portava nella base clandestina di Munaev. Prendendo il nome dal primo “presidente” della Cecenia separatista, Dzhokhar Dudaev, il battaglione Dudaev era comandato da Isa Munaev, recentemente ucciso in Ucraina orientale. Impregnati di odio fanatico per i russi, che sostengono i ribelli orientali, gli uomini di Munaev sentono di dover ripagare un debito, dato che i battaglioni ultra-nazionalisti di Settore destro che combattono per Kiev, a quanto pare, aiutarono i ceceni in passato".

Ben diverso il trattamento che la UE riserva verso chi combatte dalla parte dei filorussi . Nelle sanzioni sono inseriti addirittura dirigenti della Federazione Russa:

Il 16 febbraio, l’Unione Europea emanava un nuovo elenco di persone e organizzazioni russe e novorusse sottoposte a sanzioni:
Federazione Russa:
1. Josif Kobzon, deputato della Duma di Stato. (Cantante ebreo di 77 anni e afflitto da un cancro)
2. Valerij Rashkin, deputato della Duma di Stato.
3. Arkadij Bakhin, Primo Viceministro della Difesa della Federazione Russa
4. Anatolij Antonov, Viceministro della Difesa della Federazione Russa
5. Andrej Kartapolov, Direttore del Primo Dipartimento Operazioni e Vicecapo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Federazione Russa. (Sanzionato perchè ha sbugiardato la menzogna dei naziatlantisti sull’abbattimento dell’aereo MH17)
Novorossija:
1. Edvard Basurin, Viceministero della Difesa della RPD
2. Pavel Dremjov, comandante del Primo Reggimento cosacco Platov
3. Aleksej Milchakov, comandante dell’unità “Rusich”
4. Arsenij Pavlov (Motorol’), comandante del battaglione ‘Sparta‘
5. Mikhail Tolstikh (Givi), comandante del battaglione ‘Somalia‘
6. Aleksandr Shubin, ministro della giustizia della RPL
7. Sergej Litvin, vicepresidente del consiglio dei ministri della RPL
8. Sergej Ignatov, comandante in capo delle milizie popolari della RPL
9. Ekaterina Filippova, ministro della giustizia della RPD
10. Aleksandr Timofeev, ministro del bilancio della RPD
11. Evgenij Manujlov, ministro del bilancio della RPL
12. Viktor Jatsenko, ministro delle comunicazioni della RPD
13. Olga Besedina, ministro dello sviluppo economico e commerciale della RPL
14. Zaur Ismajlov, procuratore generale ad interim della RPL
Organizzazioni:
1. Guardia Nazionale Cosacca
2. “Sparta”
3. “Somalia”
4. “Oplot”
5. “Kalmjus” (formato da minatori)
6. “Zarja”
7. “Morte”
8. Brigata “Prizrak”
9. Movimento Pubblico ‘Nuova Russia‘.
In definitiva l’UE sanzionava 151 persone e 37 aziende russi e novorussi. Il Presidente del Comitato per gli Esteri della Duma di Stato Aleksej Pushkov definiva le nuove sanzioni “in contrasto con la lettera e lo spirito di Minsk. Non risolveranno nulla, ma complicheranno il dialogo“

(fonte STAMPA LIBERA E AURORA)