UE e BCE decisi a eliminare l’uso del contante per aumentare il controllo sociale

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La Banca Centrale Europea (BCE) e la Commissione Europea stanno attivamente cercando di ostacolare gli sforzi degli stati membri dell’UE di garantire costituzionalmente il diritto all’uso del denaro contante. Questa iniziativa, segnalata da Nick Corbishley il 19 gennaio 2024, potrebbe segnare una svolta significativa nella gestione delle politiche monetarie all’interno dell’Unione, indicando un potenziale cambiamento …

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La banca centrale dell’UE è molto soddisfatta dei cittadini conformi che accettano il malessere economico come la nuova normalità

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Christine Lagarde, la Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), è apparsa recentemente sul programma Face the Nation per discutere dello stato attuale del successo dell’UE nel restringere l’economia per raggiungere la parità con la diminuzione dello sviluppo energetico. Lagarde ha espresso una grande soddisfazione per il modo in cui loro hanno finora “gestito la transizione” e vede un lento tasso di crescita economica associato ad una cittadinanza che accetta felicemente il nuovo standard di vita più basso.

Secondo Lagarde, la ridotta attività economica sta aiutando le banche centrali a sostenere gli obiettivi ufficiali dei governi e delle aziende che stanno dando le istruzioni. In generale, è ottimista sul fatto che le persone comuni continueranno ad accettare una minore capacità di raggiungere il successo economico e finanziario personale, mentre banchieri e politici continueranno a gestire la transizione occidentale. Le cose stanno andando senza intoppi verso questa direzione.

L’affermazione di Lagarde, che il passaggio dell’UE verso la diminuzione dell’economia e l’accettazione di un nuovo standard sia una storia di successo, ha molte problematiche. Questo approccio sembra essere tutto fumo e niente arrosto: da una parte, le banche centrali stanno sostenendo le economie, mentre i governi stanno intraprendendo un’azione che alla fine porterà alla rovina economica. Inoltre, questa azione trascura le aspirazioni economiche delle persone e l’importanza della creazione di ricchezza reale.

È evidente che il sistema finanziario globale attuale non è sostenibile. L’ambiente sta attraversando una fase difficile a causa dell’uso eccessivo dei combustibili fossili nel settore energetico, e le risorse del pianeta stanno per esaurirsi. Per affrontare questi problemi, dobbiamo concentrarci sulla creazione di un’economia circolare e sostenibile in cui il riciclaggio, il rinnovamento e il ripristino siano attributi altamente valorizzati.

La transizione verso un’economia circolare e sostenibile è un processo complesso e difficile che richiede una forte leadership e la partecipazione pubblica. Ci sono già paesi in tutto il mondo, come il Costa Rica, che dimostrano essere possibile ottenere una crescita economica in modo sostenibile.

Uno dei passi critici in questa direzione comporta l’abbandono della centralizzazione e la transizione verso fonti di energia rinnovabile. Ciò richiede l’istituzione di sistemi energetici basati sulla comunità, come i pannelli solari e le turbine eoliche che possono aiutare le comunità a generare la propria energia e fornitore del surplus alla rete. Attraverso il processo basato sulla comunità, possiamo assicurare che l’infrastruttura energetica risponda alle esigenze locali e ridurre la nostra dipendenza dal settore energetico intensivo di carbonio.

L’UE ha dimostrato un certo impegno verso questi obiettivi attraverso la firma di politiche e piani specifici per l’energia. Tuttavia, è ancora lontana dall’abbracciare completamente i cambiamenti necessari. C’è ancora molta strada da fare prima che possa affermare di aver raggiunto la sostenibilità.

Inoltre, i banchieri centrali dell’UE devono prendere in considerazione la distruzione che le loro politiche stanno causando. Quando le banche centrali sopprimono artificialmente i tassi di interesse e stampano nuova moneta, lo fanno a spese dei risparmiatori e degli investitori, privandoli efficacemente del potere di acquisto dei loro soldi. Il risultato è una distorsione grossolana nei segnali di prezzo del mercato che guidano l’attività produttiva all’interno di un’economia.

Per porre rimedio alla situazione, le banche centrali devono consentire al mercato di stabilire i tassi di interesse e gestire la quantità di moneta in circolazione. Se non sosteniamo l’attività produttiva, l’innovazione e le soluzioni basate sul mercato, stiamo andando verso ulteriori catastrofi economiche che potrebbero portare ad instabilità politica e conflitti sociali.

 In conclusione, Lagarde dovrebbe affrontare il lato critico della sua “gestione della transizione”. Una diminuzione dell’attività economica non è sempre un buon segno – può portare a standard di vita più bassi e a ridotte opportunità di crescita.  Investire in un’economia circolare e sostenibile richiederà il duro lavoro dei cittadini e dei loro leader, e ciò necessiterà decisioni difficili, come l’accettazione della decentralizzazione e la fine dei sussidi per le industrie insostenibili. Fino a quando la BCE e le altre banche centrali si ostineranno a non capire le cause alla radice dei problemi economici e prenderanno le appropriate azioni, vi sarà sempre la possibilità di una crisi economica.

La BCE ha alzato i tassi per sostenere i cambiamenti climatici e la creazione di valuta digitale, non per affrontare l’inflazione

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The European Central Bank (ECB) raised interest rates again today, while simultaneously promising to support further bank bailouts that might come as an outcome of raising the rates again.   In the bigger picture there are two dynamics supported by the ECB playing out. The first issue is the ideological effort to change the economic models […]

Vogliono ‘formattare’ gli italiani e parlano ancora di libertà e democrazia

Si parla se fosse stato più opportuno che i partiti antisistema si fossero presentati con una lista unica come nell’esempio di Calenda. Ma ora vedo che c’è un altro problema più urgente che la coalizione di centro destra dovrà affrontare: il problema è che la coalizione risultata vincente alle elezioni non piace a Bruxelles. Solo …

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La BCE decide di alzare i tassi d’interesse “per frenare l’inflazione”

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La decisione della BCE di alzare i tassi d’interesse “per frenare l’inflazione” è qualcosa a metà strada tra il folle e il criminale. Folle perché le attuali pressioni inflazionistiche non hanno assolutamente nulla a che vedere con un eccesso di domanda (il che comunque non giustificherebbe la scelta), ma derivano unicamente da fattori sul lato …

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Ci finanziamo creando il denaro dal nulla, non abbiamo bisogno del Recovery Fund e del MES

Sorpresa, il Recovery Fund , insieme a tutte le altre magnifiche creazioni del Bilancio UE che dovrebbero rilanciare l’Italia, sono bloccati e, allo stato attuale non esistono. Il Parlamento europeo ed il  Consiglio hanno interrotto il negoziato per arrivare a un accordo sul bilancio Ue 2021-2027 e il piano Next Generation Eu (NGEU), di cui il Recovery Fund è il principale strumento. Ora si attende una soluzione nel vertice del 15 e 16 ottobre , se ci sarà, perchè i  contrasti sono stati e saranno fortissimi fra i vari stati , con gli Austeri che, a livello di parlamenti nazionali, sono ben lontani da essere vicini all’accordo.

Le discussioni sono innumerevoli e di non facile, o forse impossibile, soluzione. Da un lato il Parlamento  vuole aumentare gli stanziamenti degli stati su  15 capitoli di spesa, tra cui i programmi per la digitalizzazione, il lavoro e il sociale, e già questo sarebbe molto difficile perchè questi soldi dovrebbero uscire dai bilanci dei singoli stati. A questo si aggiunge anche  l’obiettivo di rafforzare il legame tra rispetto delle regole del cosiddetto “stato di diritto” e l’erogazione dei fondi europei, un tema che mette al centro del mirino Ungheria e Polonia, accusati dalla Commissione di aver violato l’equilibrio fra i poteri e quindi le regole di democrazia basilari. Una richiesta curiosa , che potrebbe anche essere letta al contrario, nel senso che, a questo punto, sarebbe interessante chiedere se l’Italia, dove il potere giudiziario fa ciò che vuole schiacciando quello esecutivo (vedi Salvini), ma vabbè.

Comunque quello sullo stato di diritto è uno scoglio molto difficile da superare, anche perchè da un lato la Polonia e l’Ungheria sono messi sotto accusa, dall’altro sono  membri a pieno diritto del Consiglio d’Europa e possono pure porre il veto all’approvazione del Recovery Fund nel suo complesso. Se poi scendiamo a livello politico possiamo ricordare che senza il partito di Orban il PPE che sostiene la Von Der Leyen sarebbe indebolito, e senza la spalla di PiS polacco nel ECR (spesso al fianco della maggioranza quando si tratta di vile pecunia  per la Polonia), quindi la posizione del Parlamento sembra, sinceramente, lei ad essere isolata ed astrusa politicamente.

Comunque un fatto resta: il Recovery Fund e tutte le altre mirabolanti magnificenze europee sono bloccate, saranno oggetto di una lunga trattativa che non è detto abbia successo, e quindi difficilmente si vedranno, se ci saranno, nel 2021. Con buona pace del riottoso Riotta per cui “Abbiamo i 209 miliardi da spendere”.

Scenari Economici (https://scenarieconomici.it/il-recovery-fund-blocco-alle-trattative-fra-consiglio-e-parlamento-cvd-come-volevasi-dimostrare/)

A fronte di questo avremo – come dice Borghi nel video molto chiaramente – in realtà l’Italia avrebbe la possibilità di autofinanziarsi nello stesso modo in cui sta facendo, Infatti da inizio crisi ha già attinto dalla BCE 140 miliardi di euro.

@VP News