Perché il ricatto BCE è già iniziato: o fate come diciamo noi o “…lasceremo che i rendimenti sui titoli di stato italiani aumentino”.

Dal blog ‘voci della Germania’ che segue la stampa tedesca traducendo articoli di politica economica, segnalo questo interessante articolo circa la volontà della BCE di fare terrorismo finanziario nei confronti dell’Italia. Questo avviene mentre nel nostro ancora qualcuno dice che Mattarella ha difeso la Costituzione dal ‘populismo’: ma è davvero così!? E tanta fiducia incondizionata …

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Bernd Lucke e l’incubo tedesco: la BCE pronta ad acquistare titoli di stato greci

[ad_1] Bernd Lucke, il fondatore di AfD, lancia l’allarme: la BCE sarebbe pronta ad acquistare titoli di stato greci, ormai è questione di settimane o mesi. Secondo il professore di Amburgo si tratterebbe di finanziare il debito pubblico di uno stato direttamente con il denaro della banca centrale, un incubo per i tedeschi. Ne parla …

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Mai così ricchi: la finanza scommette sulla nostra rovina

Quello che il mondo chiama “crisi”, per loro è il paradiso: “loro” sono quelli che moltiplicano favolosi profitti, proprio mentre noi stiamo affondando. Mai come oggi la casta finanziaria del pianeta ha realizzato guadagni stellari, puntualmente sorretta dalla Federal Reserve che negli Stati Uniti ha pompato dollari nei serbatoi di Wall Street salvando dalla bancarotta …

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Non essere debitori e dover dimostrare di essere debitori affidabili

di Vietato Parlare.it Il punto non è uscire dalla crisi ma vedere cosa l’abbia provocata, se solo la corruzione e insipienza politica o l’esistenza di un progetto europeo malato (o tutto questo insieme) . Inanzitutto il primo errore  (se ne è straparlato , ma senza fare nulla) ,  è che è stata creata in europa  …

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Con l’avvento dell’euro, noi ci andiamo a indebitare con la Bce, senza contropartita.

fonte libre Domanda: ma l’euro di chi è? Nessuna norma del Trattato di Maastricht dice di chi dev’essere la proprietà dell’euro. E siccome dal silenzio su questo argomento fondamentale nasce l’incertezza di tutti i rapporti di debito e credito nella fase della circolazione monetaria, è chiaro che l’euro allo stato attuale non è affidabile. E’ …

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Roberto De Mattei. Le origini della crisi europea.

fonte: Fondazione Lepanto prof Roberto De Mattei

La crisi economica, sociale e politica che l’Unione Europea oggi vive è sotto gli occhi di tutti. Tra pochi giorni ricorrerà il ventesimo anniversario della firma del Trattato di Maastricht (firmato l’ 11 dicembre 1991) da cui l’Unione Europea ebbe origine. Il prof. Roberto de Mattei, allora presidente del Centro Culturale Lepanto, e oggi della Fondazione Lepanto, esprimeva, tra i primi in Europa, le sue critiche al Trattato di Maastricht in una lettera consegnata a Strasburgo, a tutti i parlamentari europei, l’11 maggio del 1992, alla vigilia del discorso della regina Elisabetta di Inghilterra al Parlamento Europeo. Lo stesso testo veniva fatto pervenire, ai parlamentari italiani riuniti in seduta congiunta in elezione del Presidente della Repubblica (il documento fu pubblicato integralmente in « Lepanto », nn. 122-123 (maggio-giugno 1992), pp. 3-11).

La lettura di questa analisi, che precedette di quasi 10 anni l’entrata in vigore dell’Euro, invita a riflettere sul nostro futuro.

Lettera ai Parlamentari europei del prof. Roberto de Mattei

Roma, 11 maggio 1992

Egregio onorevole,

a nome del Centro Culturale Lepanto, che ho l’onore di presiedere, vorrei sottoporre alla Sua attenzione alcune riflessioni a proposito di un importante dibattito che Ella e i suoi colleghi avete affrontato e dovrete ancora affrontare (l).

Mi riferisco al Trattato di Maastricht, stipulato l’11 dicembre 1991 nella cittadina olandese dai Capi di Stato e di Governo dei dodici Paesi della Comunità europea per avviare la nuova organizzazione internazionale denominata “Unione europea”.

Questo Trattato, che è stato formalmente sottoscritto il 7 febbraio 1992 e che, per entrare in vigore, dovrebbe essere ratificato dai rispettivi Parlamenti nazionali entro il 31 dicembre di quest’anno, sta suscitando un po’ ovunque crescenti dubbi e perplessità: unirà e rafforzerà veramente l’Europa, o la disgregherà, precipitandola nel caos? Lo scopo di questa lettera, è di contribuire ad una discussione su questo punto capitale.

Il sogno nichilista di distruzione dell’Europa

In questo 1992 che segna il 500° anniversario della scoperta e della civilizzazione dell’America da parte degli europei, la Civiltà europea e cristiana è sottoposta a un processo senza precedenti. L’Europa è accusata di aver imposto al mondo il suo modello di civiltà, in luogo di “aprirsi all’Altro”, “a ciò che non è, non è mai stato e non sarà mai l’Europa”(2); essa dovrebbe dunque rinnegare sé stessa per recuperare la “Alterità” che ha negato: i barbari, gli indios, i musulmani, sarebbero portatori di un “messaggio culturale” incompreso. L’Europa dovrebbe perciò rinunciare alla “ambizione secolare di centralità storica di cui Colombo è il simbolo”(3) per “decivilizzarsi” e sprofondare nel tribalismo.

Nella visione della storia, elaborata da questi “teorici del caos”, il fondamento dell’Europa sarebbe “la perdita dei fondamenti” (4), la sua caratteristica quella “di non essere identica a sé stessa” (5). Nessuna identità storica e culturale meriterebbe di sopravvivere perché nel mondo nulla esiste di stabile e di permanente e tutto è privo di ordine e di significato: il Nulla è l’unica realtà che si deve affermare nella storia e nella società: “Dobbiamo riconoscere il ruolo storicamente positivo del Nulla /…/ Siamo incitati a fondare la nostra cittadinanza europea in rapporto al nulla” (6).

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il funerale dello Stato nazionale

(fonte: Roberto de Mattei su Corrispondenza Romana del 6/12/2011 http://www.robertodemattei.it/2011/12/15/politica-italiana-il-funerale-dello-stato-nazionale/#more-437) Chi avrebbe mai immaginato che il 150esimo anniversario dell’unità italiana si sarebbe concluso con un pesante esproprio di sovranità nazionale? E come immaginare che il principale artefice del commissariamento del nostro Paese da parte di “poteri forti” sovranazionali sarebbe stato quello stesso presidente della Repubblica …

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