Le profezie del card Ratzinger sulla Chiesa

fonte: cooperatoreseritatis Il futuro della Chiesa può dipendere, anzi certamente dipenderà anche nel nostro tempo, dalla forza di quei credenti che hanno radici profonde, e vivono un’esistenza ricolma della luminosa pienezza della fede […]. Sarà certamente una Chiesa consapevole della sua natura di realtà religiosa, che non si accrediterà sulla base della sua potenza politica …

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La mancanza di unità tra i cristiani impedisce un annuncio più efficace del Vangelo

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Da quando il movimento ecumenico moderno è nato, oltre un secolo fa, vi è sempre stata una chiara consapevolezza del fatto che la mancanza di unità tra i cristiani impedisce un annuncio più efficace del Vangelo, perché mette in pericolo la nostra credibilità”. Lo ha sottolineato il Santo Padre …

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Omelia nella Notte Santa di Papa Benedetto XVI

Mi ha colpito molto la straordinaria e dura ammonizione del Papa , parole a mio avviso, degne dei Santi Padri e Dottori della Chiesa, in particolare questo passaggio dell’omelia di Papa Benedetto la notte Santa (ascoltate l’omelia, è semplicemente straordinaria, io ne sono rimasto letteralmente scosso e lieto di queste parole:  qui il video -) …

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LAICI, CIOÈ CRISTIANI

Mi sembra particolarmente importante aver voluto affrontare quest’anno, nell’Assemblea Plenaria, il tema di Dio: «La questione di Dio oggi». Non dovremmo mai stancarci di riproporre tale domanda, di “ricominciare da Dio”, per ridare all’uomo la totalità delle sue dimensioni, la sua piena dignità. Infatti, una mentalità che è andata diffondendosi nel nostro tempo, rinunciando a …

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Storico discorso del Papa al Bundestag

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Benedetto XVI - Wilkipedia Common

Di seguito il testo integrale del discorso del Papa:

Illustre Signor Presidente Federale!
Signor Presidente del Bundestag!Signora Cancelliere Federale!
Signor Presidente del Bundesrat!Signore e Signori Deputati!

È per me un onore e una gioia parlare davanti a questa Camera alta – davanti al Parlamento della mia Patria tedesca, che si riunisce qui come rappresentanza del popolo, eletta democraticamente, per lavorare per il bene della Repubblica Federale della Germania.

Vorrei ringraziare il Signor Presidente del Bundestag per il suo invito a tenere questo discorso, così come per le gentili parole di benvenuto e di apprezzamento con cui mi ha accolto.

In questa ora mi rivolgo a Voi, stimati Signori e Signore – certamente anche come connazionale che si sa legato per tutta la vita alle sue origini e segue con partecipazione le vicende della Patria tedesca. Ma l’invito a tenere questo discorso è rivolto a me in quanto Papa, in quanto Vescovo di Roma, che porta la suprema responsabilità per la cristianità cattolica. Con ciò Voi riconoscete il ruolo che spetta alla Santa Sede quale partner all’interno della Comunità dei Popoli e degli Stati.

In base a questa mia responsabilità internazionale vorrei proporVi alcune considerazioni sui fondamenti dello Stato liberale di diritto.

Mi si consenta di cominciare le mie riflessioni sui fondamenti del diritto con una piccola narrazione tratta dalla Sacra Scrittura.

Nel Primo Libro dei Re si racconta che al giovane re Salomone, in occasione della sua intronizzazione, Dio concesse di avanzare una richiesta.
Che cosa chiederà il giovane sovrano in questo momento importante? Successo, ricchezza, una lunga vita, l’eliminazione dei nemici? Nulla di tutto questo egli chiede. Domanda invece: “Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male” (1Re 3,9)
. Con questo racconto la Bibbia vuole indicarci che cosa, in definitiva, deve essere importante per un politico. Il suo criterio ultimo e la motivazione per il suo lavoro come politico non deve essere il successo e tanto meno il profitto materiale.

La politica deve essere un impegno per la giustizia e creare così le condizioni di fondo per la pace. Naturalmente un politico cercherà il successo che di per sé gli apre la possibilità dell’azione politica effettiva. Ma il successo è subordinato al criterio della giustizia, alla volontà di attuare il diritto e all’intelligenza del diritto.

Il successo può essere anche una seduzione e così può aprire la strada alla contraffazione del diritto, alla distruzione della giustizia. “Togli il diritto – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” ha sentenziato una volta sant’Agostino.

Noi tedeschi sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio. Noi abbiamo sperimentato il separarsi del potere dal diritto, il porsi del potere contro il diritto, il suo calpestare il diritto, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione del diritto – era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio.

Servire il diritto e combattere il dominio dell’ingiustizia è e rimane il compito fondamentale del politico. In un momento storico in cui l’uomo ha acquistato un potere finora inimmaginabile, questo compito diventa particolarmente urgente. L’uomo è in grado di distruggere il mondo. Può manipolare se stesso. Può, per così dire, creare esseri umani ed escludere altri esseri umani dall’essere uomini. Come riconosciamo che cosa è giusto? Come possiamo distinguere tra il bene e il male, tra il vero diritto e il diritto solo apparente? La richiesta salomonica resta la questione decisiva davanti alla quale l’uomo politico e la politica si trovano anche oggi.

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BENEDETTO XVI: "CHIEDIAMO UN CUORE CAPACE DI DISTINGUERE IL BENE DAL MALE"

24/07/2011 — BENEDETTO XVI, ANGELUS: CHIEDIAMO UN CUORE CAPACE DI DISTINGUERE IL BENE DAL MALE “Re Salomone, figlio e successore di Davide ereditò un compito molto impegnativo, e la responsabilità che gravava sulle sue spalle era grande per un giovane sovrano”. Quando “il Signore gli apparve in visione notturna e promise di concedergli ciò che …

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