La Cina ha messo a punto la tecnologia dell’invisibilità

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Il “cappotto InvisDefense”, sviluppato da un gruppo di quattro studenti laureati presso l’Università di Wuhan, rappresenta un approccio innovativo al camuffamento da telecamere di sicurezza dotate di intelligenza artificiale.

Il cappotto è dotato di stampe di camouflage personalizzate che ingannano le telecamere di sicurezza durante il giorno e dispositivi termici integrati che alterano il riconoscimento termico infrarosso durante la notte. Questa tecnologia ha dimostrato di ridurre del 57% l’accuratezza del riconoscimento pedonale da parte delle telecamere di sicurezza del campus universitario.

L’InvisDefense ha vinto il primo premio al “Huawei Cup”, un concorso di innovazione in cybersecurity il 27 novembre 2023 sponsorizzato da Huawei Technologies Co nell’ambito dei China Postgraduate Innovation and Practice Competitions, dimostrando il suo potenziale nell’eludere le tecnologie di riconoscimento umano impiegate dalle attuali telecamere di sicurezza. Inoltre, il team ha in programma di estendere questa tecnologia per rendere “invisibili” ad altre telecamere anche oggetti inanimati e veicoli in movimento.

Attualmente, gli Stati Uniti e la Cina stanno gareggiando per il dominio nel vitale mercato dei metamateriali. Anche se gli Stati Uniti hanno investito in questa tecnologia più a lungo della Cina, i cinesi la stanno applicando nel mondo reale. (Asia Times)

Questa tecnologia rappresenta un significativo avanzamento nelle tecniche di camuffamento, eludendo efficacemente sia la percezione umana che quella delle macchine. Considerando l’impiego sempre più esteso dei droni in ambito militare, il potenziale di questa innovazione nel trasformare le strategie di difesa è notevole. Potrebbe infatti offrire una soluzione difensiva ottimale in tempo di guerra, modificando radicalmente le dinamiche del campo di battaglia.

Gli USA minacciano la CINA, che reagisce umiliando i funzionari occidentali

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La Cina attende l’ultimatum di Blinken

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è di nuovo in visita in Cina, con l’intenzione, stando a quanto riportato dal Financial Times e Bloomberg, di presentare un ultimatum. Durante il suo soggiorno dal 24 al 26 aprile, Blinken ha pianificato di avvertire la Cina circa possibili “misure punitive” da parte degli Stati Uniti se Pechino continuerà a fornire tecnologie militari e dual-use alla Russia.Stati Uniti e alleati si stanno mostrando sempre più intransigenti rispetto alla posizione cinese, che persiste nel sostenere la ricostruzione dell’infrastruttura industriale russa con tecnologie che vanno dai chip ai motori per missili da crociera. Questa questione è stata sollevata anche da altri membri del G7 durante un recente incontro dei ministri degli esteri tenutosi a Capri, come confermato da un funzionario americano in forma anonima.Blinken ha sottolineato l’importante ruolo della Cina nel supportare l’industria della difesa russa, benché Pechino non abbia ancora fornito direttamente armi o munizioni alla Russia. Nonostante ciò, ha chiarito che gli Stati Uniti e i loro alleati sono fermamente contrari a questa collaborazione. Inoltre, diverse fonti indicano che la Casa Bianca sta valutando l’adozione di sanzioni contro istituti finanziari cinesi e altre entità coinvolte.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Cina ed è stato accolto senza tappeto rosso

La situazione guardando la freddezza dell’accoglienza non promette bene. ‘Quando ha lasciato l’aereo, Antony Blinken è stato accolto senza tappeto rosso e il funzionario di più alto grado che lo ha incontrato è stato il presidente del Comitato del partito di Shanghai e membro del Politburo Chen Jining.
Anche se, secondo il protocollo, il capo del Dipartimento di Stato avrebbe dovuto essere accolto almeno dal Ministro degli Affari Esteri’ (cit Masala).

In Cina queste cose sono molto importanti. Si tratta di un approccio franco che in occidente non è molto gradito, ma sono dovute al fatto che alcune dichiarazioni di Biden sulla Cina, per usare un eufemismo, non sono piaciute a nessuno. L’amministrazione americana non capisce che non è più possibile dialogare in questo modo con Pechino. Anche se c’è qualcosa di inquietante o sgradevole nella politica cinese, la Cina pretende molto rispetto per se stessa. Quindi un incontro del genere non è affatto casuale; le questioni relative all’etichetta, ai posti a sedere e all’ordine dell’incontro sono cerimonie e protocolli consolidati da secoli.

“La Cina ha diritto a normali scambi commerciali”

Poco prima che Blinken arrivasse in Cina, Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri cinese si è rivolto alla leadership statunitense con ragionevolezza: “Gli Stati Uniti continuano a lanciare accuse infondate riguardo al normale commercio e agli scambi economici tra Cina e Russia, e allo stesso tempo approvano un disegno di legge per stanziare ingenti aiuti all’Ucraina.

Alimentare il fuoco scaricando la colpa sugli altri è semplicemente ipocrita ed estremamente irresponsabile. La Cina non è né l’artefice della crisi ucraina né un partecipante ad essa.

Non attizzeremo mai il fuoco né cercheremo il guadagno egoistico, e certamente non accetteremo di essere un capro espiatorio.

Vorrei sottolineare ancora una volta che il diritto della Cina a normali scambi commerciali ed economici con la Russia e altri paesi del mondo sulla base dell’uguaglianza e del vantaggio reciproco non dovrebbe essere interferito o violato. Invitiamo gli Stati Uniti a sostenere che soffiare sul fuoco, denigrare gli altri e scaricare la colpa non è la strada per risolvere il problema dell’Ucraina.

Solo tenere conto dei legittimi interessi di sicurezza di tutte le parti e creare un’architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile attraverso il dialogo e la negoziazione è la strada giusta da seguire”.

 

Gli USA sollecitano la Cina a placare gli Houti ed accusano Pechino di fare troppo poco per difendere gli interessi degli USA

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Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Cina di esortare Teheran a tenere a freno i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, che attaccano le navi commerciali nel Mar Rosso, ma hanno visto pochi segnali di aiuto da parte di Pechino” – riporta il Financial Times, citando funzionari statunitensi. Recenti rapporti dai media americani indicano che Jake Sullivan, …

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Gaza – La Cina oltre a riconoscere l’evidenza dei fatti, ha anche interesse a schierarsi con il mondo arabo

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La Cina ha recentemente ribadito la sua richiesta per un cessate il fuoco globale e permanente a Gaza. Rilancio l’articolo di NEO: Di Salman Rafi Sheikh – New Eastern Outlook – 23.01.2024 La Cina ha chiesto ancora una volta un cessate il fuoco globale e permanente a Gaza, compresa una tempistica concordata a livello globale per la …

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Europa: Le bugie europee sulle pratiche scorrette della Cina, spiegate da Varoufakis

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I n un contesto geopolitico sempre più caotico in cui la parte occidentale sembra aver perso un termine di paragone di giudizio ultimo, il maggior contrasto sembra essere caratterizzato dalla crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina. E’ su questa disputa che si gioca soprattutto sul lato della supremazia economica,  l’articolo del 24 dicembre 2023 …

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Cina e Vietnam respingono il progressismo USA

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Un report de Le Monde, esplora l’incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e il segretario generale del Partito Comunista vietnamita Nguyen Phu Trong a Hanoi. Questo incontro segna un momento significativo nella geopolitica asiatica, con il Vietnam che cerca di bilanciare le sue relazioni tra la Cina e gli Stati Uniti. La Cina mira …

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L’Unione Europea dichiara guerra commerciale alla Cina per motivi di concorrenza e non ideologici

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L’Unione Europea adotta una strategia protezionistica per difendersi dalla concorrenza cinese nel settore dell’energia rinnovabile, ma questa scelta rischia di innalzare i prezzi e compromettere la transizione energetica. L’UE sta infatti incoraggiando misure di sostegno alle sue industrie di veicoli elettrici, solare ed eolico per contrastare l’influenza cinese. Da mesi, l’UE cerca di ridurre la …

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