Da una parte c’è l’esercito regolare siriano chi c’è dall’altra parte? Se in un primo tempo l’interlocutore era l’esercito libero siriano, via via ha perso molta dell’importanza iniziale scalzato dai ragguppamenti islamisti – (Fronte islamico e altre sigle) . Con questi ultimi USA e sauditi sono venui a patti e hanno deciso di appoggiarli contro l’esercito siriano e contro l’ISIS (al Qaeda) http://www.assafir.com/MulhakArticle.aspx?EditionId=2667&MulhakArticleId=2466563&MulhakId=7297#.Us8yT7T4JWN
dall’ESL stanno via via affluendo sempre più miliziani perchè meglio pagati ed organizzati.
Qui la spiegazione di TERRASANTA.NET :
Il 22 novembre scorso, infatti si è costituito un nuovo Fronte islamico anti-Assad, una coalizione che riunisce sette differenti gruppi armati prima divisi tra loro (Ahrar al-Sham, Jaysh al-Islam, Suqour al-Sham, Liwa al-Tawhid, Liwa al-Haqq, Ansar al-Sham e il Fronte islamico curdo) e che può così contare su 45 mila miliziani: più di quelli in servizio nel Libero esercito siriano (circa 30 mila) o tra le fila degli estremisti vicini ad al-Qaeda e allo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (circa 12 mila).
L’opposizione armata ad Assad si trova così divisa in tre grandi gruppi, in lotta tra loro per la leadership. Una lotta che ha le sue ripercussioni anche nei campi di raccolta per i profughi siriani nei Paesi vicini.
Secondo quanto pubblica il quotidiano libanese al-Akhbar, ad esempio, la città di Ersal, nella valle della Bekaa, in Libano, accoglie oggi circa 80 mila profughi. Ma verrebbe scelta come meta soprattutto dai fuggitivi in sintonia con le posizioni del Libero esercito siriano, i cui emissari in questo momento comandano nell’area.
Il Fronte islamico nato da poco si dipinge come indipendente da ogni altro gruppo politico e si propone di far cadere Assad e di instaurare uno stato islamico confessionale.
e qui la distinzione analitica: