Lo Stato Islamico rivendica gli attentati a Kabul – Drammatico commento di Biden

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KABUL, 26 agosto. La responsabilità delle esplosioni a Kabul, che hanno ucciso decine di persone, è stata rivendicata dal gruppo terroristico dello Stato islamico, riporta Reuters. Giovedì due esplosioni hanno tuonato nei pressi dell’aeroporto di Kabul. Il primo attacco è avvenuto ad un ingresso dell’aeroporto. La seconda esplosione è avvenuta al Baron Hotel, situato vicino all’aeroporto. …

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Afghanistan: i talebani cercano di impedire che ingegneri, medici e quadri di valore lascino il paese …

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L’agenzia di stampa russa Anna News riporta che i talebani vogliono evitare che i quadri del paese, indispensabili per la normale attività dei vari settori, lascino il paese. Tuttavia, i nostri media riportano il blocco talebano ai residenti, come atto di persecuzione ostile:  I talebani hanno istituito posti di blocco sulle rotte che portano all’aeroporto …

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Il testamento di Goebbels secondo il quale se una bugia viene ripetuta diventa realtà, si è adempiuto con soddisfazione

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In generale, la vaccinazione in senso amministrativo è completamente fallita. I benchmark sono cambiati varie volte e continuano contraddittoriamente ad essere cambiati  cammin facendo. Dal lato sanitario direi che è altrettanta fallita, tenendo conto dei risultati della comparazione statistica tra l’anno scorso e quest’anno e, soprattutto tenendo conto che per portarla avanti, sono state eliminate …

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Ma perchè insieme alla pandemia dobbiamo sorbirci una infinità di cambiamenti degenerativi?

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Non passa giorno che non ci venga proposto un comportamento o imposta una nuova legge contro la logica, aristotelica o cristiana. Non passa giorno che non avvenga un tentativo di manipolazione della nostra mente e che la Res publica – che si serve anche di Fedez , Bassetti, e di altri artisti per ottenere consenso …

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editoriale di Franco Venturini sul Corriere della Sera di oggi: Il disordine che ignoriamo

Il disordine che ignoriamo

È perfettamente comprensibile che le nostre priorità siano la politica interna, la congiuntura economica, l’Europa, insomma tutto quel che ci tocca direttamente. Ma in questa logica selezione d’interessi, che non è soltanto italiana, rischiamo di non accorgerci che nel mondo esterno la classifica sta cambiando con una velocità mai vista dopo la fine della Guerra fredda. Si diffonde ovunque un disordine sempre più pericoloso anche per noi, torna alla ribalta il tema della guerra e della pace che credevamo sepolto sotto le macerie del Muro di Berlino, le aree più instabili del mondo si armano fino ai denti con sommo disprezzo dei buoni propositi sottoscritti all’Onu. E allora diventa opportuno allungare lo sguardo.

Cominciamo da vicino casa. Sul caos libico il Corriere ha da tempo lanciato l’allarme, e gli avvenimenti continuano a dargli ragione. La diplomazia appare impotente davanti alle milizie e ai loro ricatti energetici, alla guerra civile strisciante, alle masse di profughi provenienti da altre crisi che dalle coste libiche partono nella speranza di raggiungere l’Italia. Quanto potrà durare? E poi ci sono i depositi di armi dell’era Gheddafi: lì si riforniscono combattenti d’ogni dove, qaedisti del Sahel, massacratori delle guerre africane, contendenti siriani, terroristi ben finanziati e fanatici islamisti dell’Isis (sigla per «Stato islamico dell’Iraq e del Levante») che sta mettendo a soqquadro l’Iraq.

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editoriale Samizdatonline: Contro l’Eucarestia? Non ci stiamo

http://www.samizdatonline.it/content/contro-leucarestia-non-ci-stiamo

L’avvocato Gianfranco Amato, presidente dell’Associazione Giuristi per la Vita ha esposto denuncia il 9 maggio presso la Procura di Roma contro gli artisti che durante il concerto del primo maggio hanno fatto una sorta di parodia della messa. Secondo il querelante durante il concerto si sono configurati il reato di offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone previsto e punito dall’art. 403 c.p., il reato di offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di cose previsto e punito dall’art. 404 c.p., ed il reato di atti osceni in luogo pubblico previsto e punito dall’art. 527 c.p.
Come i lettori ricorderanno, i fatti contestati sono avvenuti davanti alla Basilica di San Giovanni in Laterano, che, essendo la cattedrale di Roma, è uno dei luoghi più importanti della religione cristiana.
Il clima di intolleranza verso la religione cristiana, anche se i mezzi di informazione non ne parlano, sta diventando sempre maggiore: questo infatti è solo l’ultimo di una serie di atti rivolti contro i cristiani e ci impone qualche riflessione.

La prima cosa che vorremmo mettere in evidenza è lo stupore che deriva da una sorprendente disparità di trattamento: quando ad essere offese sono altre religioni, come l’ebraismo o l’islam, scatta, giustamente sottolineiamo, una gara fra politici, giornalisti, e opinionisti a chi più stigmatizza gli atti o le parole che hanno offeso i fedeli di queste importanti religioni.

Tutt’altra atmosfera si respira invece quando ad essere vilipesa è la religione cristiana. In tali circostanze, quando va bene, a farsi sentire, oltre ad alcuni coraggiosi pastori, sono solo quei politici più vicini alla Chiesa. Raramente si registrano altrdichiarazioni di disdegno o attestazioni di solidarietà verso i cristiani offesi da parte di altri esponenti del mondo politico o culturale.

Viene da domandarsi come mai ci sia una così gran differenza di trattamento. Le risposte possono essere molteplici. Se si inquadra il problema prendendo in considerazione il peso della religione nel contesto europeo, si può affermare che gli abitanti del vecchio continente, a causa del sempre più massiccio secolarismo, non si identificano più con una religione. Essi sono piuttosto inclini a riconoscere come religiose le tante persone che sono venute a vivere in Europa e che spesso appartengono a tradizioni religiose non cristiane.

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editoriale Samizdatonline: "Una domenica a Bresso"

fonte: http://www.samizdatonline.it/content/una-domenica-bresso 3 Giugno 2012, Incontro mondiale delle famiglie. Messa conclusiva con il Papa, a Bresso. Un milione di persone, suppergiù. Io c’ero. Uno se lo può anche domandare, cosa ci è venuto a fare. Anzi, se lo deve domandare. Se no il rischio è di viaggiare intruppato, cammellato neanche da una parola d’ordine o …

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