L‘Esercito israeliano ha fatto irruzione nell’ospedale al Shifa. Ciò che si vede nei video è polvere, urla, desolazione, sofferenza ed anche rabbia. Dio abbia pietà di tutti.
Gli ospedali sono luoghi di sofferenza, vanno preservati. Non bisognerebbe neanche ricordarlo. Ma si direbbe che non lo siano mai. A questa conclusione dobbiamo giungere dopo aver visto le ultime guerre in Siria, in Libia ed ora a Gaza.
Probabilmente sì, negli ospedali ci sono asset di Hamas, o forse no. E questo va giudicato. Ma ciò non vuol dire che si possa ridurre un ospedale nelle condizioni che vediamo.
Ovviamente ci sono altri metodi per preservare la sicurezza e per portare avanti la lotta al terrorismo, come si dice di fare: si manda la Croce Rossa Internazionale, si media. Si fornisce una via di fuga se ci sono individui armati. Si organizzano a proprio carico trasporti sicuri per l’evacuazione portando in un altro ospedale.
Ci sono mille modi. Il mondo dovrebbe farsi delle domande.
Non è più una guerra in un’area. È nei cuori, e non lo dico per dire.
Queste sono guerre che possono essere tutte fermate per sempre. Sono guerre che non hanno alcuna ragione di esistere. Ma non si può spingere per la pace con una mano e con l’altra fare altro. Non si può che essere onesti fino in fondo se si vuole fare il passo. E non è possibile, per esempio, finanziare Hamas per di distruggere un miglioramento della situazione.
Certo, probabilmente si avrebbe fatto il gioco del nemico. Ma qui parlare di nemico è una cosa ardua se vediamo la condizione di questa gente e il loro isolamento.
Ha fatto probabilmente meglio la Cina con gli Uiguri, se si va a vedere il miglioramento di vita di quella popolazione. Ma questo la maggior parte di voi non lo sa perché qui ci proteggono, anzi ci proteggano dalle fake news, cosìché siamo preda della dottrina di regime che cambia i fatti.
Lo si è detto molte volte in passato. Fare la pace non è ancora la pace. Se non cambiano i cuori, si dirà ‘pace’ in una situazione ed in un’altra si proseguirà il flagello che riporterà sempre alla situazione di partenza. Con gli uomini che si odiano e che costruiscono praticando le vie che assicurano loro il miglior “profitto”. E sono anche convinti che questo si chiami ‘progresso’, ‘standard di vita occidentale’, ‘mondo basato sulle regole’ ed altro.
Cosa succederà ora? Christian Lindmeier, funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha parlato di ciò che sta accadendo all’ospedale centrale Al-Shifa di Gaza. Lindmeier ha detto che attualmente ci sono 600 pazienti nell’ospedale, e anche molti civili si stanno rifugiando nei suoi locali.
L’esercito israeliano ha affermato di aver consegnato incubatrici, alimenti per bambini e forniture mediche tramite carri armati all’ospedale Al-Shifa di Gaza.
Mercoledì 15 novembre dopo l’irruzione, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno annunciato la consegna di incubatrici, alimenti per bambini e medicinali all’ospedale Al-Shifa di Gaza.
Si precisa che la consegna è stata effettuata da carri armati dell’esercito israeliano. Questa è una vera dichiarazione dell’IDF, e non un falso.
Imedia arabi hanno riferito di sparatorie in ospedale. Secondo il canale televisivo libanese Al Mayadeen, i militari israeliani, mentre si muovono all’interno dell’edificio, fanno saltare porte e muri, incendiano le corsie, sparano ai medici e ammanettano alcuni operatori sanitari e pazienti. Il direttore generale degli ospedali di Gaza, Muhammad Zakout, ha detto che l’IDF ha invaso il pronto soccorso di al-Shifa e ha ‘attaccato i pazienti’
Poche ore prima dell’inizio dell’operazione israeliana, il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha detto che Hamas e il suo gruppo alleato Jihad islamica (un’organizzazione vietata in Russia) stavano utilizzando gli ospedali di Gaza per sostenere i loro attacchi e tenere ostaggi.
Il portavoce del Ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, ha detto che l’ospedale “ha solo medici, pazienti e sfollati”. Dopo l’inizio dell’assalto, un anonimo funzionario della Casa Bianca ha detto a Reuters che gli Stati Uniti “non supportano gli attacchi aerei su un ospedale e non vogliono vedere una sparatoria in un ospedale”..
Il brigadiere generale Daniel Hagari dell’IDF, aveva diffuso dati che mostravano che il quartier generale di Hamas era sotto il comando di Shifa. “C’è un rifugio sotto l’ospedale, ci sono tunnel che conducono fuori dalle stanze dell’ospedale, e Hamas usa i ricoverati come scudi umani perché sa che l’IDF distingue tra civili e terroristi”, ha detto Hagari.
Ora dicono sono state trovate armi, ma non ostaggi. I soldati dell’IDF hanno scoperto armi e infrastrutture utilizzate dai militanti del gruppo radicale palestinese Hamas, riferisce Reuters, citando una fonte dell’IDF.
L’interlocutore dell’agenzia ha chiarito che l’esercito israeliano non ha incontrato resistenza armata. Non c’erano neanche elementi di Hamas.
Il giudizio che ho dato rimane quello. E’ importante non inseguire le affermazioni dei protagonisti in campo, in queste circostanze fidatevi solo dei fatti e guardate lontano.