Steinmeier mania

Questa settimana i media russi e ucraini sono stati in fermento per la notizia che il governo ucraino ha accettato la “Formula Steinmeier”, che ha lo scopo di aiutare a regolare il reinserimento del Donbass ribelle nell’Ucraina. I sostenitori dell’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, così come i membri dell’estrema destra ucraina, denunciano la mossa come …

Leggi tutto

Il governo giallo verde minato sin dall’inizio dalle scelte presidenziali

Ma come fa Zingaretti a dichiarare di volere un ‘governo della discontinuità’ quando la fisionomia del vecchio governo è stata anche l’esito di scelte ‘presidenziali’? Di quale quale discontinuità parla Zingaretti? La rottura tra Lega e M5S è anche frutto di scelte presidenziali che hanno snaturato un governo nato come governo politico e costretto ad …

Leggi tutto

Provincia di Idlib: l’Esercito siriano riconquista 100km quadrati di territorio in sole 24 ore

La Siria ha inviato oggi lettere alle Nazioni Unite (ONU), denunciando il flagrante attacco turco nel nord della Siria che ha violato la sua sovranità e sicurezza territoriale. Le lettere del ministero degli esteri erano indirizzate all’ufficio del Segretario generale delle Nazioni Unite e al Consiglio di sicurezza. Nel documento, la Siria denuncia che il …

Leggi tutto

Dallo Yemen un grido: “dove siete, mentre distruggono il nostro paese?

Lo Yemen è un paese povero ed è per questo che i media italiani non se ne curano minimamente. L’Arabia Saudita ha scatenato una campagna di bombardamenti aerei a tappeto indiscriminati. Sta aiutando ISIS ed al Qaeda a prendere lo Yemen a danno della tradizionale religione locale zaidita, i seguaci della più moderata fra le …

Leggi tutto

L’Arcivescovo di Aleppo: il governo di Assad è “una protezione per la popolazione” siriana

di  Charlotte Ornellas Durante la ‘Notte dei testimoni’ organizzata annualmente da Aiuto alla Chiesa che Soffre, l’ Arcivescovo greco melchita di Aleppo, mons Jeanbart, aveva il cuore pesante. Dopo aver descritto la drammatica situazione degli aleppini, il vescovo siriano si è rivolto al pubblico di giornalisti che sono venuti ad ascoltare. “I media europei hanno continuato …

Leggi tutto

SIRIA – Articolo Avvenire: finora, è il governo siriano che ha rifiutato le trattative di pace

pizap.com13857207504961La deputata indipendente siriana Maria Saadeh è in Italia per incontrare il Papa e per far conoscere la situazione del suo paese. Il 28 dicembre è stata intervistata da Avvenire.

L’intervista è senz’altro un fatto positivo. Porre attenzione al dramma siriano tramite un quotidiano di levatura nazionale, vuol dire raggiungere molte persone: di questo sono contento. Mi sento responsabile della sofferenza del popolo siriano in quando sulla Siria non si è detta la verità e l’atteggiamento dei nostri governi precedenti sono stati molto ambigui. Perciò sono contento per un popolo stremato dalla guerra  e per la mia dignità di italiano che almeno sia detta la verità.

Purtroppo, nella circostanza di una guerra anche mediatica, specialmente finchè la verità non è diventata eclatante, la voce di Avvenire si è unita al coro dei manichei: nei momenti decisivi non ha sostenuto con chiarezza la preoccupazione della Chiesa di Siria che implorava di non dare sostegno ai gruppi armati, ma di lavorare per la riconciliazione nazionale. E a giudicare dall’intervista, tale posizione non è stata ancora superata.

La domanda è: in un paese alle prese con una guerra intestina, un giornale cristiano può ignorare il giudizio e le testimonianze dei cristiani in Siria e dei responsabili religiosi della Chiesa locale? Al posto di guardare con serietà a chi è l’uomo e di cosa ha bisogno, come la maggior parte dei media nazionali Avvenire ha scelto la strada più condivisa dal mondo: la protesta per l’inerzia di una comunità internazionale che non si decideva ad intervenire. Questo è puro travisamento della realtà:  la comunità internazionale non è stata affatto inattiva, ha continuamente buttato benzina sul fuoco.  La tesi adottata è stata spesso quella di padre Dall’Oglio:  una pretesa di cambiare la realtà e sopprimere le ingiustizie tramite le rivoluzioni.  E’ la convinzione che caduto ‘il dittatore’ e distruggendo lo stato il male finisca, come se il sangue sparso non avesse esiti ed il ‘potere’ si debba sempre necessariamente  identificare con l’assolutismo.

Le domande cruciali sono: in una situazione non chiara a cosa ci affidiamo? Alle nostre opinioni? Noi cattolici ci comportiamo come individualisti o abbiamo un criterio di giudizio unico? E da cosa parte questo giudizio? Il criterio, in una realtà confusa e complessa,  è affidarci al giudizio dei testimoni di Cristo. 

E prima di questo passo, più al fondo, la domanda che viene prima do ogni altra: da cosa partiamo e come concepiamo l’uomo e la sua esistenza? Oggi occorre un giudizio che ricucisca il male degli uomini non che lo espanda. Alla verità è una e vi si aderisce: è questo il paradigma dell’esistenza umana;  è l’unico sguardo che porta alla pace.

Leggi tutto