il funerale dello Stato nazionale

(fonte: Roberto de Mattei su Corrispondenza Romana del 6/12/2011 http://www.robertodemattei.it/2011/12/15/politica-italiana-il-funerale-dello-stato-nazionale/#more-437) Chi avrebbe mai immaginato che il 150esimo anniversario dell’unità italiana si sarebbe concluso con un pesante esproprio di sovranità nazionale? E come immaginare che il principale artefice del commissariamento del nostro Paese da parte di “poteri forti” sovranazionali sarebbe stato quello stesso presidente della Repubblica …

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La manovra Monti: è iniziata la macelleria sociale

Quello che denuncia nel seguente articolo il “Movimento di Solidarietà Movisol a mio parere stigmatizza due aspetti: 1) la manovra è un rimedio che non funziona se non indebitarci ancora di più, deprimere l’economia e svendere il paese a buon mercato. 2) non prende nemmeno in considerazione di mettere mano a ciò che l’ha creata …

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SUSSIDIARIONET:La bugia che tiene a galla il governo Monti

Acropolis1fonte: SUSSIDIARIONET – articolo di Pietro Barcellona

Il livello di disorientamento dell’opinione pubblica del nostro Paese ha raggiunto livelli inimmaginabili. È veramente stupefacente che un governo cosiddetto tecnico, che ha di fatto sospeso la democrazia, come ha scritto giustamente Galli della Loggia, e che ha introdotto misure inique e probabilmente inutili nell’economia del nostro Paese e nella vita delle famiglie, riscuota un consenso così ampio presso i cittadini italiani. È paradossale che un governo tecnico, che si sta di fatto limitando ad attuare le direttive della Comunità europea, già concordate col precedente governo, si presenti come il salvatore d’Italia chiedendo sacrifici che non sono condivisi da nessuno dei partiti dell’attuale maggioranza parlamentare e che, tuttavia, si impegnano a votare la manovra nonostante le differenze tra i diversi schieramenti che continuano ad accusarsi reciprocamente del disastro in cui ci troviamo.

Io non so quanto gli italiani stiano riflettendo sul fatto inconsueto che Pdl, Pd e Udc sostengono concordemente questo governo che non solo ha eliminato ogni spazio politico di discussione, ma che li costringe a votare controvoglia una manovra che impone solo sacrifici alle parti più esposte e deboli della società italiana. Le tre voci principali della manovra di risanamento riguardano infatti la riforma delle pensioni, l’inasprimento del prelievo sulla proprietà delle case e l’aumento dell’Iva: misure, cioè, che non solo continuano a incidere soltanto sulla parte della società italiana che lavora e produce ricchezza per tutti, ma che avranno probabilmente un effetto recessivo sulla cosiddetta crescita e che appaiono assolutamente inadeguate rispetto a un debito pubblico di circa duemila miliardi. È probabile infatti che ci sarà ancora un calo della crescita e un aumento della disoccupazione, un impoverimento del ceto medio e un vano tentativo di contrastare l’assalto speculativo sulla moneta europea.

Nonostante quindi la manovra appaia iniqua e inutile, gli italiani esprimono ancora un ampio consenso al governo Monti, e i partiti che costituiscono la cosiddetta classe politica inghiottono i rospi senza riuscire a proporre alcuna vera linea alternativa. Ci saranno forse ritocchi sull’impostazione della tassa sulla prima casa e sulla salvaguardia delle pensioni sociali rispetto agli effetti dell’inflazione, ma, nella sostanza, rimarrà una mediocre manovra di aumento delle tasse per i più deboli e per i lavoratori, e un vano tentativo di ritardare gli effetti della spaventosa crisi finanziaria che colpisce l’Europa e l’intero sistema occidentale. Palliativi di fronte a una crisi di sistema che sta mettendo a nudo le spaventose contraddizioni di un modello economico fondato principalmente sull’egemonia senza freni del capitalismo finanziario.

Luciano Gallino, che com’è noto non è un estremista rivoluzionario, in un bel libro dedicato alla crisi della civiltà del denaro, ha fatto vedere in modo inoppugnabile come si stia realizzando in tutto l’Occidente una redistribuzione della ricchezza a favore della finanza e a spese di altre fonti di reddito, attraverso una continua manipolazione dei prezzi a scopi speculativi, la flessione dei salari e la privatizzazione di tutte le prestazioni statali. Nella sua veste di megamacchina deputata a sfruttare il lavoro umano, il finanzcapitalismo ha utilizzato come strumento principale lo spostamento della ricchezza dal basso verso l’alto. Si è realizzato così che, mentre il rendimento del Capitale va dal 15% al 25%, la crescita del Pil non supera il 3%. Il che significa, in termini banali, che il sistema finanziario ricava a mezzo della produzione di denaro cartaceo un reddito decisamente più elevato rispetto alla produzione di denaro per mezzo di merci.

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Quei computer che rendono folle la borsa

Ed ecco ” i mercati che si spaventano” se noi non facevamo la manovra:

fonte: Di Pierric Marissal  www.humanite.fr Ces ordinateurs qui rendent fous la Bourse

Più della metà delle transazioni finanziarie nel mondo sono automatizzate, realizzate da macchine adatte a eseguire parecchie migliaia di operazioni al secondo. Ancor più dei traders è l’intelligenza artificiale che specula più di ogni altro.

Questi robot sono responsabili del 70% delle transazioni del mercato americano, il 50% di quelle nelle borse e già più del 40% nel mercato europeo. Sono capaci di imparare, di reagire in un nanosecondo per acquistare o vendere e anche di giocare d’astuzia per far sbagliare le macchine dei concorrenti. Queste intelligenze artificiali rappresentano un investimento enorme e solo i grandi gruppi ne traggono profitto, in quello che viene definito trading alta frequenza (HFT). La velocità è il cardine di questa assurdità galoppante. Le grandi banche tentano di affittare gli edifici sempre più vicino alle piattaforme borsiste per collocare le loro macchine e per poter avere il più breve tempo di latenza possibile.

Perché queste intelligenze artificiali giocano d’astuzia e si attaccano tra loro. Nel microsecondo successivo, viene così annullate tra il 90 e il 99% delle transazioni effettuate. Lo scopo: rallentare le macchine della concorrenza che analizzano tutto ciò che accade prima di decidere le loro proprie iniziative. In concreto, tutto ciò può portare a grosse assurdità, come quello che venne chiamato il “flash crack” di Wall Street che giunse come una valanga alle 14 e 42 del 6 maggio 2010. Secondo Nanex (1), una macchina più potente delle altre aveva passato più di 2000 ordini di vendita o di acquisto in meno di 100 millisecondi, annullandoli ancora più rapidamente, ma creando movimenti nelle altre reti di neuroni (27.000 operazioni nei 14 secondi successivi), provocando un mini-crollo di borsa. Tutto questo senza ragione alcuna, giusto per “intrappolare” la concorrenza automatizzata, farla saturare temporaneamente per poter sfruttare un anticipo in seguito. Si può paragonare a una forma di spam massiccio per saturare una casella email, o di un denial of service, due cose comunque illegali.

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150: far cassa

dal blog di Berlicche : http://berlicche.wordpress.com/2011/12/13/150-far-cassa/ La situazione finanziaria dello Stato è spaventosa. Il deficit è un abisso incolmabile. Il popolo è esasperato dalle nuove tasse, la crisi economica fa il gioco delle opposizioni. La folla assalta l’abitazione del Presidente del Consiglio. Colpiti sono soprattutto i poveri. Cosa fare allora? Semplice: abolire gli ordini religiosi, …

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una delle più grandi riserve d'oro al mondo e la maggioranza della gente non losa

  di VietatoParlare.it Stasera in macchina  ho ascoltato alcuni pasaggi di una trasmissione su radioradicale (che sento spesso perchè si interessa a divulgare cosa succede in Parlamento), si trasmetteva una seduta della Commissione Bilancio del 9 Dicembre  i membri della Commissione facevano domande al governatore della Banca d’Italia, in particolare mi ha colpito una : …

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