Media: la Russia effettuerà lanci di razzi e bombardamenti vicino al Regno Unito

La marina russa e le forze aerospaziali si stanno preparando a effettuare lanci di missili e bombardamenti vicino alla Gran Bretagna e all’Irlanda. Lo ha riportato il 22 gennaio il portale irlandese TheJournal. La pubblicazione rileva che Dublino ha ricevuto una notifica di una importante esercizione della flotta e dell’aviazione della Federazione Russa nell’Atlantico. Il …

Leggi tutto

Irlanda, referendum aborto: l’ultima frontiera

Oggi il popolo irlandese sarà chiamato ad esprimersi sul referendum con cui si vuole abolire l’8 emendamento dell’articolo 40 della Costituzione: e quindi di ciò che tutela il concepito al pari della madre. Daniele Barale ne ha parlato con un vecchio amico, che abita nell’”isola di smeraldo”, il giornalista e scrittore John Waters.

Egli è anche autore di opere teatrali, ha scritto per l’«Irish Times», il maggiore quotidiano irlandese, e collabora con l’importante sito americano «First things». Ha scritto vari testi, tra cui “Soggetti smarriti. Come siamo diventati troppo intelligenti per ricercare Dio e il nostro stesso bene”.

Perché l’emendamento in questione è importante?

L’articolo 40.3.3 è l’espressione della costituzione irlandese del diritto più fondamentale del nascituro. Non estende o conferisce il diritto alla vita, ma semplicemente – secondo il linguaggio giuridico – “riconosce” la sua esistenza come una realtà eterna e indistruttibileIl referendum è quindi fraudolento, così come sarebbe stato fraudolento per i nazisti organizzare un referendum sul diritto alla vita degli zingari o degli ebrei. Nemmeno i nazisti lo hanno fatto, ma noi – i coraggiosi irlandesi – lo stiamo facendo qui. In questo referendum, quindi, stiamo assumendo la posizione di Dio, prendendo la sua autorità su noi stessi. Certo, è possibile vedere dove questo porterà, ma gli irlandesi sono diventati così ipnotizzati dalla propaganda pompata dai nostri media profondamente corrotti che molti di noi non sono più in grado di pensare.

Cosa potrebbe accadere se fosse abrogato?

L’intero esercizio è fraudolento, come l’atto di un truffatore che, cercando di convincere un pensionato a vendergli la sua casa, offre a questi un contratto per ridecorarla. La dicitura sostitutiva (“La disposizione potrà essere modificata dalla legge per la regolamentazione dell’interruzione di gravidanza”) – poiché apparirà nella sezione Diritti fondamentali della Costituzione -, se approvata, creerà un diritto fondamentale all’aborto senza limiti: primo caso nel mondo. Ciò significa che tutti i limiti legali stabiliti dal nostro governo cadranno nel nulla. È la prima volta che viene intrapresa una sfida legale contro i limiti all’aborto totale in Irlanda. Questo è ciò che vuole veramente questo governo di criminali, sebbene stia cercando di nascondersi dietro “casi difficili” – stupri, ecc. – per nascondere la sua vera intenzione.

Chi è favorevole all’abrogazione dell’ottavo emendamento? Perché vogliono ciò, che cosa hanno in mente?

Questo fa parte di un programma ideologico per alterare la vera natura della cultura umana e della comprensione umana. È stato spinto dagli stessi ideologi che tre anni fa hanno costretto l’Irlanda a distruggere la sua definizione della famiglia in modo che, ora, una “famiglia” possa essere fatta da due uomini e il figlio di qualcun altro. Quello che vogliono è distruggere ogni comprensione normativa dell’essere umano  come entità spirituale, e la famiglia umana come un’istituzione sacra, sostituendo a queste un’idea materialista, totalmente docile alla “moderna” scienza e all’ideologia.

Il fronte in difesa della vita da chi è rappresentato? I cattolici stanno contribuendo alla battaglia?

Questa volta è principalmente un’iniziativa laica. Con alcune meravigliose eccezioni, la Chiesa Cattolica e il suo clero si sono ritirati, come accaduto anche nel 2015. Certo, molti cattolici stanno combattendo, ma per conto proprio piuttosto che come rappresentanti della Chiesa. A un anziano vescovo è stata posta una domanda circa l’imminente visita del Papa in Irlanda (questo agosto), e se potrebbe essere problematico nel caso in cui l’aborto divenga legge. Egli ha risposto: “Il Papa è stato in molti paesi in cui l’aborto esiste già”. Quindi anche per il Papa l’aborto non è un problema? L’Associazione dei Preti Cattolici (ACP), che rappresenta i sacerdoti diocesani, tre settimane fa ha rilasciato una dichiarazione condannando il fatto che agli oppositori “anti-emendamento” fosse permesso di rivolgersi alle congregazioni di un numero – un numero molto piccolo – di chiese. Questo è mostruoso ed è indicativo di un profondo malessere presente nella Chiesa, caratterizzato dalla vigliaccheria e dalla crescita del radicalismo ideologico tra sacerdoti e alcuni vescovi. Viene offerta ogni tipo di scusante per un comportamento come questo, ma alla fine è indistinguibile dalla codardia.

Google, Youtube e Facebook stanno censurando e compromettendo qualsiasi discussione intorno al referendum: perché compiono un atto così tirannico?

Perché sono totalitari nella loro stessa natura ed è ora che il mondo si svegli. Noi in Irlandia siamo molto esposti a questo totalitarismo perché l’Irlanda è oggi una corporato-crazia, interamente dipendente da corporazioni transnazionali che vengono a Dublino per avvalersi del nostro indecente regime fiscale e iniziano immediatamente a chiedere al nostro governo cosa vorrebbero fare con le nostre leggi e la nostra cultura.

Questo problema e le vicissitudini dei bambini Charlie Gard, Isaiah Haastrup e Alfie Evans stanno suscitando più coscienza, chiarendo che è necessario fermare l’aborto, l’eutanasia, ecc. perché sono tra i pilastri della cultura della morte diffusa dalle multinazionali, da alcune agenzie delle Nazioni Unite, da ONG come Amnesty International, da fondazioni come l’Open Society di George Soros, per distruggere l’uomo?

Ho parlato di Alfie in giro per l’Irlanda per diverse settimane. Questa stessa cosa è accaduta diverse volte negli ultimi anni nel Regno Unito e anche in Irlanda. Ma in realtà questa è solo una fase preparatoria – preparare l’opinione pubblica per ciò che deve accadere, ovvero il totale impadronimento del potere sulla vita umana da parte dello Stato. A meno che non ci iniziamo a risvegliare, questo è il futuro: un luogo in cui lo Stato da solo deciderà per quanto tempo vivrà la persona umana, e in quali circostanze la sua vita sarà giudicata degna di essere vissuta. I tribunali e la professione medica assumeranno il posto di Dio, adempiendo alla profezia di C.S. Lewis che, quando Dio viene abolito, non è mai sostituito da tutti gli uomini, ma da pochi uomini. È qui che inizia la tirannia

Quindi, in Irlanda, il fronte per la custodia della vita sta facendo una battaglia fondamentale per il bene di tutti gli europei? (Una battaglia di civiltà).

Sì, questa potrebbe essere l’ultima frontieraCertamente è così per l’IrlandaSe l’emendamento verrà approvato, l’Irlanda in cui sono cresciuto sparirà per sempre. Avremo bisogno di riconsiderare le nostre intere prospettive sulla realtà attorno a noi, perché quel fumo all’orizzonte potrebbe essere il fumo della carne umana in fiamme. Per quanto riguarda l’Europa, stiamo facendo un tentativo disperato di salvare l’Europa dalla sua mendacità e dalla sua stupidità. L’Europa si sta già suicidando: se si disegna un grafico del tasso di aborto di ciascun paese europeo e un altro del crollo demografico, si scoprirà che, in ogni caso, i due grafici seguono la stessa traiettoria. L’Europa si sta suicidando, mentre lo chiama progresso. Progresso verso cosa? La tomba. Questo è tutto. La nostra civiltà è simile alle Torri Gemelle dell’11 settembre, già colpite dagli aerei, in fiamme e vacillanti, poco prima di crollare in una nuvola di polvere.

the debater

[ad_2]

Source link

Irlanda – Referendum sull’aborto: il giudizio dello scrittore irlandese John Waters

A maggio in Irlanda ci sarà un referendum per decidere o meno una modifica costituzionale sull’aborto. Attualmente la vita della madre è parificata a quella del nascituro. Il commento di Jhon Waters scrittore e commentatore irlandese, autore di nove libri e drammaturgo, giornalista per 20 anni all’ Irish Times..  (Vietato Parlare) Ecco l’articolo nella traduzione …

Leggi tutto

La nostra crisi, la loro opportunità

Il seguente articolo scritto da John Waters per l’Irish Times, è molto interessante, pone alcune domande: che senso  ha oggi parlare di “patria” , che senso ha l’entità “paese” quando poi i “paesi” si  indicano solo in termini economici?

la sopravvivenza di concetti quali “bene comune” sono finzioni residue che si basano su un senso nostalgico della realtà. Non soltanto in un paese che si è affidato all’economia globale non è più plausibile un appello etico, ma oltretutto non ha proprio senso parlare di un’entità definita “paese”.

In secondo luogo Egli evidenzia un’altra scomoda verità, che nella crisi attuale c’è chi fa comunque lucrosi guadagni  sul fallimento, sull’impoverimento, è permesso dalle regole di borsa. Io mi  domando che lavoro è un lavoro che guadagna virtualmente, che lavoro è?  Dov’è il lavoro, non è lavoro dell’ingegno, è lavoro dell’astuzia, che sfrutta la conoscenza dei meccanismi tecnici della speculazione. Ma in questi termini un delinquente da cosa si distingue? Evidentemente che c’è una delinquenza legalizzata ed una no.  Tutto questo lo abbiamo accettato tutti noi accettando la “globalizzazione”, la via per rendere i guadagni astronomici sfruttato il “mercato globale”, così si chiama il mondo. E’ un’assurdità, quando il denaro non è legato al lavoro è un’assurdità, invece vive e si moltiplica di vita propria si genera a debito sul lavoro della gente, gonfiando le economie e poi facendole fallire, pagano infine sempre chi il lavoro lo fa, come vediamo… Tutto questo l’abbiamo accettato, perchè non ce ne siamo accorti? Non ce ne siamo neanche accorti finora… Si è giocato tutto su una assenza. Abbiamo lasciato fare e lasciamo ancora fare, basta che ci sia un viso rispettabile, non ci balena neanche il sopsetto  che il pproblema è su dove abbiamo costruito, su quali basi e su quali regole. Ci siamo arrabbiati sulle opzione che ci hanno presentate , ma non erano le migliori, erano avvelenate, per il guadagno ed il predominio di pochi, per l’idea di un bene e di una Europa e di un mondo globale, una realtà globale. Ci hanno sviato, hanno sviato la nostra attenzione e lo faranno ancora, siamo troppo prevedibili.  Ci accontentiamo.  (VietatoParlare.it)

Ma ecco l’articolo:

fonte: http://www.presseurop.eu/ articolo di  John Waters

404326
Gaillimh, Ireland. Picture by LaetiBobo

L’altra mattina sul sito dell’Irish Times un link pubblicitario ha attirato la mia attenzione: “L’euro starà anche per disintegrarsi, ma ciò non significa che non se ne possa trarre qualche vantaggio”. Il tono di quell’affermazione perentoria, così antitetica alla compassione che di norma si dovrebbe accompagnare a queste faccende, mi ha indotto a cliccarci sopra.

È saltato fuori che si trattava della pubblicità di un sito che offre newsletter quotidiane di aggiornamento sugli investimenti, con informazioni e “soltanto le notizie da cui si può trarre profitto”. Promette a chi si abbona di ricevere dritte da insider sugli sviluppi più immediati della crisi dell’euro. L’incombente “punto di flesso” – il momento di inversione in corrispondenza del quale i mercati si ribalteranno – potrebbe fornire agli iniziati opportunità di “profitti straordinari”. Vengano signori! Vengano!

Nel mio caso, alla lettura  della pubblicità si è accompagnata una strana e imbarazzante sensazione: mi sono reso conto non soltanto che gli affari continuano malgrado il disastro in corso, ma anche che il disastro stesso offre possibilità di lucro ad alcuni. Non ci aspetterebbe mai di leggere cose simili nelle pagine dei commenti o delle lettere di un giornale, eppure eccola lì, invece, indirizzata al medesimo pubblico di lettori: l’idea di mercati “dalle zanne e dagli artigli insanguinati”.

In prima pagina sull’edizione cartacea dell’Irish Times di quel medesimo giorno c’era un articolo intitolato “L’Europa vuole esaminare minuziosamente l’Irlanda anche molto dopo il bailout”. Ma che cosa si intende per “Irlanda” in questo caso? Il titolo implica l’esistenza di una comunità normale, che abbia  interessi condivisi: l’idea che alcuni distinti “noi” stiano affrontando una situazione comune a tutti. Questa comunità può includere anche coloro che pensano di “trarre straordinari guadagni” da eventi che precipitano tutti gli altri in un disastro fatale?

Leggi tutto

Foreign domestic helper.