Direttore della DIA ad al Jazeera: ”ISIS l’abbiamo inventata noi” – YouTube

Tutti ora ci si schiera contro l’ISIS ora ma l’ISIS l’ha creato gli Stati Uniti d’America ed i propri alleati, compreso la Francia.

Lo ha detto molte volte pubblicamente il vescovo di Aleppo Abou Kazen, qualcuno gli avrà creduto e qualcuno avrà pensato ‘è un vescovo ma non è avvezzo a trattare cose militari’… infatti sui media le sue dichiarazioni sono passate subito, sono durate lo spazio di una serata, mai sono state riportate come termine di confronto nelle tavole rotonde degli ‘esperti’ che affollano le trasmissioni TV in questi giorni convulsi…

Ma benchè non si sia prestata la dovuta attenzione la cosa è tremendamente seria. Se si cerca fino all’ultimo terrorista, se si cerca la mente del gruppo di fuoco, tanto più si dovrebbe cercare il mandante, chi ha permesso la nascita stessa di ISIS!

Ebbene è sconcertante che il mandante non è un mistero. Hillary Clinton lo ha ripetuto in più occasioni. Quindi il vescovo Abou Kazen dice il vero: ci sono documenti e ci sono state pubbliche dichiarazioni rilasciate da parte dei massimi responsabili dell’amministrazione statunitense: l’amministrazione USA è direttamente responsabile della nascita di ISIS.

Vi mostro due documenti, questo è il primo (l’altro lo vedete alla fine dell’articolo):

https://www.youtube.com/watch?v=SG3j8OYKgn4

Dal minuto 8 al 13 in questo video il direttore della DIA Michael Flynn ammette che l’amministrazione OBAMA ha consapevolmente armato ISIS.
Egli dice anche che è impossibile distruggere ISIS perchè cambierà nome
(di questo ci occuperemo un altra volta: visto che quando trattasi di formazioni salafite, dire ‘ribelli moderati’ e ‘terroristi’, è una contraddizione in termini?).

Focalizziamo l’attenzione per ora sulla responsabilità USA (e quindi dei suoi alleati) nel supporto fornito ad ISIS. E guardando sulla TV i reportage sugli attacchi ISIS alla Francia chiedetevi una cosa:

[su_quote style=”flat-light”]se non è giusto il terrorismo di ISIS in Francia ed i Europa, perchè è giusto averlo favorito in altri paesi?

ed ancora:

se sono orrendi gli attentati di Parigi perchè non vengono considerati nello stesso modo altrove (ed addirittura ivi sono facilitati)?

ed ancora:

perchè altre formazioni terroristiche che operano in Siria utilizzando gli stessi metodi di ISIS non sono allo stesso modo condannati e sanzionati?[/su_quote]

E’ su questa risposta che si gioca la legittimità dei nostri governi. Ma per distogliere l’attenzione su questo punto, essi richiamano con la paura ai sentimenti di unità nazionale. Lo fanno per distogliere l’attenzione sul loro operato. Sulla loro connivenza con il terrorismo che finchè era solo là, andava bene.

Il progetto da cui è nato il mondo del caos in Siria non lo hanno ancora accantonato. Vogliono distruggere lo strumento che intendevano utilizzare contro i siriani ma che si è rivoltato contro, colpendo al cuore di Parigi.

Gli errori sono davanti agli occhi. Addirittura video di pubbliche ammissioni sono sotto agli occhi di tutti ma inusitatamente, la pace in Siria ancora non trova un accordo unanime . La ragione è che il motivo per cui tutto questo è successo, il motivo per cui la Siria è in fiamme è che ad alcune potenze occorreva un ‘regime change’ e ora se ISIS non funge allo scopo si reperiranno altri metodi, …se è proprio necessario, il negoziato: la pace come ultima carta da giocare. Naturalmente non una pace piena ma un compromesso che salvaguardi certe ‘priorità’… Il piacere di aver almeno piegato l’avversario e poterlo controllare in futuro.

E’ da leggere in questo senso tanta insistenza nel voler veder via Assad. Ed è per completare questo progetto che deve andare via in fretta. Non che mi importi della sua permanenza ma capire questo, insisto, è cruciale: si potrebbe lasciar decidere alla gente quale rappresentante eleggere e perciò è evidente che questa insistenza isterica butta un’ombra inquietante sulla sincerità di questi interlocutori…

C’è solo una ragione di tanta foga quando si spinge fino al punto di essere disposti a pagare il prezzo della morte di un popolo e della sua devastazione: è esaudire il desiderio dell’Arabia Saudita di portare il wahabismo, ossia la stessa ideologia religiosa di ISIS.

Pensateci, poi ditemi se vedete le cose in un altro modo. Se i media non discutono di queste cose vuol dire che trattano di aria fritta. Cosa serve parlare dei particolari delle operazioni antiterrorismo e mandare in onda 5 ore di diretta senza centrare il problema, il guasto che genera il male? Cosa serve la riforma costituzionale proposta da Hollande e restringere le libertà dei cittadini, senza essere prima giudicati sul proprio procedere? A cosa serve mobilitare l’esercito e sfoderare le unghie senza decidere mutare di una virgola (neanche in prospettiva)  la propria mentalità sulla vita, sulla convivenza con altri popoli, sull’uso delle armi e delle ‘utili’ insurrezioni in altri paesi?

Patrizio Ricci – Vietato Parlare

video correlato: gen Wesley Clark fa la stessa ammissione :

https://www.youtube.com/watch?v=QHLqaSZPe98

vedi anche , sulle collusioni dei servizi segreti francesi: http://piccolenote.ilgiornale.it/25900/i-servizi-e-la-strage-di-parigi

Cantando la Marsigliese …

di Patrizio Ricci – Vietato Parlare In Siria la Francia, insieme ai propri alleati, ha aiutato il terrorismo islamico a rovesciare uno stato sovrano.  La  messinscena che era già avvenuta in Libia in cui la Francia ha avuto un ruolo di primo piano nel 2011 è stata messa in atto anche in Siria. Il gruppo …

Leggi tutto

L’attentato a Beirut e il caos siriano

Nuovo, odioso, attentato del Califfato islamico. Stavolta in Libano, il primo “made in Isis” nel Paese dei cedri. Le vittime sono 43 ma il numero è destinato ad aumentare, stante che tra i 239 feriti, alcuni dei quali bambini, alcuni sono gravi. Protagonisti dell’orrenda pagina di cronaca nera scritta ieri a Beirut tre kamikaze: due di questi avevano il compito di …

Leggi tutto

Hillary Clinton aiutò l’ascesa dell’ISIS

WND, 27 maggio 2015 Più di 100 pagine di documenti precedentemente classificati del Dipartimento della Difesa e del Dipartimento di Stato coinvolgono l’amministrazione Obama in un’azione di insabbiamento per oscurare il ruolo che Hillary Clinton e il Dipartimento di Stato hanno giocato nell’ascesa dell’ISIS. I documenti sono stati ottenuti in una causa sul Freedom of Information …

Leggi tutto

SOS CRISTIANI IRAQ – Prima e dopo l’ISIS.

[su_panel]Propongo un bellissimo video della Onlus ‘Umanitaria Padana’ la cui responsabile conosco personalmente e fa le cose seriamente perchè ci crede. Per questo rilancio anche la loro proposta di assistenza. Il video vi consiglio di vederlo , è bello e commovente.

Nella valle di Ninive i cristiani erano confluiti da tutto l’Iraq dopo le persecuzioni sopravvenute dopo le guerre americane del Golfo dovute alla settarizzazione del paese. Successivamente i cristiani sono stati cacciati dalle loro case da ISIS. Il video mostra prima e dopo l’avvento dei terroristi islamisti. Vediamo la ricchezza e la bellezza che si va perdendo in quei luoghi santi, benedetti da Dio e disprezzati dagli uomini.

Vietato Parlare
[/su_panel]

Arriverà un giorno – vicino o lontano a noi non è dato di sapere, ma è certo che arriverà – in cui la storia guarderà indietro e punterà il dito contro coloro che pur avendo guardato non hanno visto e pur avendo ascoltato non hanno sentito, contro coloro che pur potendo parlare non hanno parlato e contro coloro che pur potendo agire non hanno agito.

Questo video è stato presentato la prima volta durante il Convegno:”Genocidio dei Cristiani, la Jihad da Oriente a Casa nostra” organizzato da Umanitaria Padana Onlus e Associazione Pakistani Cristiani in Italia presso la Camera dei Deputati, in collaborazione con l’On.Marco Rondini e altri Parlamentari italiani.

Il video si compone di due parti:

– la prima girata nell’aprile 2011 a Baghdeda (più conosciuta col nome turco Qaraqosh), antico villaggio siriaco cristiano della Piana di Ninive, durante i festeggiamenti per l’ordinazione episcopale dei nuovi Vescovi sirocattolici di Mosul e di Baghdad e per la Domenica delle Palme;

– la seconda girata nel settembre 2015 ad Ainkawa/Erbil e infine ad Aqrah, nel Kurdistan iracheno, dove gli abitanti di Baghdeda e degli altri villaggi cristiani della Piana di Ninive sono dovuti fuggire in una notte senza nulla, a seguito dell’occupazione da parte del Daesh (anche detto ISIS).

Oggi Baghdeda/Qaraqosh è in mano all’ISIS che ne ha distrutte le chiese e tutti i simboli cristiani.
In questa tragedia centinaia di migliaia di Cristiani hanno perso tutto, tranne la loro fede.

L’Umanitaria Padana Onlus sta aiutando i Cristiani profughi nel Kurdistan iracheno sostenendo progetti di assistenza in collaborazione con la Diocesi Siro Cattolica di Mosul, Kirkuk e Kurdistan.

Per aiutarci ad aiutarli, potete contribuire con un versamento su:

Bollettino postale: 80170350

IBAN: IT14 W050 15229 00000 00000 5080

Causale: SOS CRISTIANI IRAQ

FireShot Pro Screen Capture #078 - 'SOS CRISTIANI IRAQ - Prima e dopo l'ISIS

Perchè la coalizione non attacca ISIS? Per non uccidere i civili……ma è vero?!

Il 17 maggio 2015, i militanti dello stato islamico hanno conquistato la città chiave irachena di Ramadi . E’ la capitale della provincia di al Anbar, la sua popolazione di circa 800.000 abitanti, è seconda solo a Mosul tra le città controllate da IS. La battaglia per Ramadi è durata mesi, è andata avanti dall’inverno …

Leggi tutto

Logistica 101: dove prende le armi l’ISIS?

di Tony Cartalucci – 16/06/2015 Fonte: Sakeritalia Fin dai tempi più remoti un esercito ha (sempre) richiesto un significativo supporto logistico per portare avanti ogni genere di campagna militare di tipo continuativo. Nell’antica Roma era stato costruito un esteso sistema di strade per facilitare non solo i commerci, ma per permettere alle legioni romane di …

Leggi tutto