Gheddafi ucciso e mostrato come trofeo: nasce la nuova Libia.

Il tiranno aveva portato la  sua nazione al 2° posto in Africa come benessere, il più grande sistema al mondo per l’estrazione dal deserto  di acqua potabile, aveva dotato l’Africa di un satellite per telecomunicazioni,  e si potrebbe continuare…sognava un’Africa non subalterna e non sfruttata con una propria moneta,  è stato non meno tiranno dei …

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LIBIA: Gheddafi in fuga su Jeep francese, ma Sarkozi già pensa ad investimenti per la ricostruzione

fonte Mediapolitika di Alessandra Vitullo Imbarazzo all’Eliseo nel dover inseguire il dittatore Gheddafi in fuga a bordo di un suv, gentile cadeau del governo francese. Sarko liquida la stampa con un secco “no comment”, ma dalle informazioni che si leggono dal giornale online Mediapart, sembra che fu proprio Sarkozy, nel 2007, in veste di ministro …

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Vittoria di Pirro …

di Jacques Borde (storico e giornalista)  – 17/09/2011 Aurorasito D – Quali insegnamenti trarre dalla partenza di Gheddafi della sua storica capitale? Jacques Borde – Da Tripoli, volete dire? Un certo numero di cose, certo. Una volta, anticamente, Pirro, re dell’Epiro, riportò delle vittorie tanto magistrali quanto “effimere” sul suo avversario del momento, gli antichi …

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L'Italia e la lealtà con il più forte.

  L’Italia ha partecipato alla guerra sempre subalterna alle decisioni di altri, non importa se basate sulla disinformazione, l’Italia ha fatto tutto ha occultato la verità al suo popolo  ” in nome dell’Europa” e degli “alleati”, dei ” volenterosi”, peccato che la Francia e la Gran Bretagna ha agito solo ed esclusivamente per i  propri …

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L’Italia sconfitta dalla Francia per la sua insipienza.

Vi propongo l’articolo che segue: di Stefano Marcelli Titolo originale   “L’ITALIA SCONFITTA NELLA GUERRA DEL MEDITERRANEO” Due notizie sui giornali di oggi sanciscono la sconfitta italiana sul fronte libico e anche su quello dei nuovi assetti dell’area mediorientale. La prima, clamorosa, è la visita congiunta di Sarkozy, Cameron ed Erdogan in Libia, con al seguito …

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Libia, Rapporto Amnesty: il Cnt deve prendere il controllo della situazione

la situazione umanitaria peggiora sempre più ed il rischio di esecuzioni sommarie resta troppo alto come ha denunciato l’organizzazione umanitaria, Human Right Watch, che è al lavoro per indagare sulla sorte dei combattenti pro Gheddafi, catturati dai ribelli o sulle eventuali atrocità commesse dai rivoluzionari. Anche Amnesty International ha diffuso un rapporto sulle violazioni dei diritti umani durante il conflitto libico, composto da 107 pagine, intitolato ‘La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture’, denunciando che durante il conflitto le forze pro-Gheddafi hanno commesso crimini di diritto internazionale su vasta scala, ma accusa anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani che in alcuni casi si configurano come crimini di guerra e chiedendo al Consiglio nazionale di transizione (Cnt) di prendere il controllo dei gruppi armati anti-Gheddafi in modo da porre fine alle azioni di rappresaglia e agli arresti arbitrari. (Simone Baroncia korazim.org)

Fonte: Amnesty International Italia

Scarica il rapporto in inglese “La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture” (2.28 MB)

Il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) deve prendere il controllo dei gruppi armati anti-Gheddafi in modo da porre fine alle azioni di rappresaglia e agli arresti arbitrari. Lo ha dichiarato oggi Amnesty International, diffondendo un lungo rapporto sulle violazioni dei diritti umani durante il conflitto libico.

Il rapporto, di 107 pagine, intitolato “La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture”, denuncia che durante il conflitto le forze pro-Gheddafi hanno commesso crimini di diritto internazionale su vasta scala, ma accusa anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani che in alcuni casi si configurano come crimini di guerra.

“Le nuove autorità devono girare completamente pagina rispetto alle violazioni degli ultimi quattro decenni e introdurre nuovi standard per porre i diritti umani al centro della loro agenda” – ha dichiarato Claudio Cordone, senior director di Amnesty International. “Ora spetta al Cnt comportarsi differentemente, porre fine alle violazioni e avviare riforme sui diritti umani,  urgentemente necessarie. Una grande priorità dovrà essere valutare le condizioni del settore giudiziario e iniziare le riforme, assicurare processi equi e garantire alle vittime accesso alla giustizia e alle riparazioni”.

Amnesty International ha riscontrato prove di crimini di guerra e di violazioni che possono costituire crimini contro l’umanità commessi da parte delle forze pro-Gheddafi durante il conflitto, tra cui attacchi indiscriminati, uccisioni di massa di prigionieri, torture, sparizioni forzate e arresti arbitrari. Nella maggior parte dei casi, le vittime di queste violazioni erano civili.

L’organizzazione per i diritti umani ha tuttavia documentato anche brutali “regolamenti di conti”, tra cui linciaggi di soldati fatti prigionieri, ad opera di alcuni gruppi anti-Gheddafi quando le forze pro-Gheddafi sono state cacciate dalla Libia orientale.

Da febbraio, nella Libia orientale, decine di persone sospettate di essere agenti della sicurezza, lealisti pro-Gheddafi o mercenari sono state uccise dopo essere state catturate.

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Ban Ki-moon come Ponzio Pilato di fronte all'assedio di Sirte

Nessuna azione per la protezione dei civili a Sirte e nelle altre città assediate dalle truppe del Cnt Libia: Ban Ki-moon come Ponzio Pilato di fronte all’assedio di Sirte Il Segretario generale dell’Onu assiste all’annunciato bagno di sangue e se ne lava le mani 10 settembre 2011 – Alessandro Marescotti Editoriale di Peacelink.it L’Onu aveva …

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