Ciò che sul MES non si dice, parla Martino Cervo (La Verità)

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Nel video intitolato “CERVO SPIEGA IL GRANDE EQUIVOCO DEL MES ▷ ‘USEREBBERO I NOSTRI SOLDI PER SALVARE BANCHE ESTERE’ Martino Cervo, vicedirettore de ‘La Verità’ offre una discussione approfondita sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e il Patto di Stabilità e Crescita. Ecco un riassunto dei punti chiave:

Meccanismo Europeo di Stabilità (MES):
– Il MES è uno strumento finanziario evoluto dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria, creato durante la crisi del debito greco.- Funziona in qualche modo come una banca, prestando denaro sotto certe condizioni ai paesi che perdono l’accesso al mercato.
– Il MES è stato utilizzato da Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda, imponendo condizioni draconiane a questi paesi debitori.
– Una riforma del MES, in discussione da 3-4 anni, propone principalmente di utilizzare i fondi non solo per gli stati che perdono l’accesso al mercato, ma anche per ricapitalizzare le banche sistemiche. Ciò comporterebbe l’utilizzo di fondi statali per sostenere le grandi banche in crisi.
– L’Italia ha contribuito a questo fondo con circa 15 miliardi di euro.– Vi è la preoccupazione che il MES riformato possa essere utilizzato per salvare banche estere utilizzando fondi italiani.

Patto di Stabilità e Crescita:
– Consiste in regole per le finanze pubbliche dei paesi europei, concedendo alla Commissione Europea il potere di correggere e guidare le politiche economiche.
– Il patto richiede ai membri di rientrare a specifici parametri riguardanti il debito pubblico, il deficit e altri indicatori economici.
– C’è un consenso sul fatto che le regole di questo patto non funzionino efficacemente durante le recessioni o le incertezze finanziarie.
– Sono in corso discussioni sulla riforma di questo patto per renderlo meno pro-ciclico e più efficace in varie condizioni economiche.

Connessione tra MES e Patto di Stabilità:
– Sebbene il MES e il Patto di Stabilità siano separati, c’è una connessione inevitabile a causa del loro ruolo nella stabilità finanziaria europea.
– Le recenti discussioni hanno riguardato la negoziazione di questi due aspetti separatamente, senza scambi diretti.

Preoccupazioni riguardo al MES e il suo impatto sull’Italia:
– L’Italia può accedere al MES come debitore (per salvataggi di stato o di banche) o come creditore (contribuendo al fondo per l’utilizzo da parte di altri).
– La riforma del MES potrebbe mettere l’Italia in svantaggio, potenzialmente in una categoria ‘B’ per la valutazione del debito.
– C’è il rischio che l’Italia possa essere costretta a contribuire ulteriormente e rapidamente al MES, senza potere di veto, per salvare banche in altri stati dell’Eurozona.
– Questa situazione solleva preoccupazioni riguardo agli obblighi finanziari potenziali dell’Italia sotto il MES riformato e se ciò sarebbe vantaggioso o dannoso per il paese.

La Schlein riguardo al MES dice alla Meloni di cambiare mestiere ma è lei che ha torto

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Elly Schlein ha detto a Giorgia Meloni di cambiare mestiere, sostenendo che quest’ultima non comprenda la differenza tra ‘ratificare’ e ‘attivare’ il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). Tuttavia, sembra che sia proprio Meloni a essere pienamente consapevole di tale distinzione, mentre è la Schlein a mostrare una comprensione limitata della materia. Innanzitutto è da chiarire che …

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La vergogna del MES: l’11 dicembre 2019 un intervento memorabile alla Camera

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#MES e politica italiana non hanno mai avuto grossa armonia tra di loro. Dalla fondazione del “salva-Stati” a oggi, l’Italia non ha ancora ratificato la modifica del Meccanismo Europeo di Stabilità. Tuttavia lo ha preso bene in considerazione, motivo per cui ci troviamo ancora oggi a parlarne. Sì, perché prima o poi si dovrà votare. E allora il gioco delle opposizioni contro il Governo Meloni è quello di chiedere di velocizzare il processo decisionale, mentre la Premier prende tempo.

Ma più ci si avvicina allo scadere, più si alza la tensione alla Camera. Proprio di recente infatti la leader di Fratelli d’Italia ha attaccato Conte e Draghi, precisando poi su quest’ultimo di voler attaccare il Pd. MES e politica italiana non hanno mai avuto grossa armonia tra di loro. Dalla fondazione del “salva-Stati” a oggi, l’#Italia non ha ancora ratificato la modifica del Meccanismo Europeo di Stabilità. Tuttavia lo ha preso bene in considerazione, motivo per cui ci troviamo ancora oggi a parlarne.

Sì, perché prima o poi si dovrà votare. E allora il gioco delle opposizioni contro il Governo Meloni è quello di chiedere di velocizzare il processo decisionale, mentre la Premier prende tempo. Ma più ci si avvicina allo scadere, più si alza la tensione alla #Camera. Proprio di recente infatti la leader di Fratelli d’Italia ha attaccato #Conte e Draghi, precisando poi su quest’ultimo di voler attaccare il Pd. “Mi sono chiesta: – sottolinea alla Camera la #Premier – quando l’Italia ha detto sì alla modifica di questo trattato? Perché io ricordo l’ultimo mandato parlamentare che sulla materia del MES c’è stato, prima di quello ricevuto da questo Governo con questo Parlamento.

Nella scorsa legislatura ci fu un unico mandato parlamentare. E quel mandato parlamentare era del 2019 e impegnava l’allora Governo Conte a non ratificare la modifica del trattato, a non dare l’assenso alla modifica del trattato”. La storia però è nota, e la #Meloni la ricorda: “Lo ha fatto il governo Conte, senza mandato parlamentare e lo ha fatto, udite udite, un giorno dopo essersi dimesso, quando era in carica solamente per gli affari correnti, dando mandato a un ambasciatore mandato firmato dall’allora ministro degli esteri del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, senza un mandato parlamentare, senza che ne avesse il potere, senza dirlo agli italiani. E con il favore delle tenebre”.

Tornando allora a quei tempi di scandalo, abbiamo ripescato un intervento del Senatore della Lega, Claudio Borghi. Principale oppositore del MES in questi anni, l’11 dicembre 2019 intervenne alla Camera. L’attacco a Conte, al tempo Premier, è un attacco frontale, senza filtri e tutto da vedere e ascoltare. Tornando allora a quei tempi di scandalo, abbiamo ripescato un intervento del Senatore della Lega, Claudio Borghi. Principale oppositore del MES in questi anni, l’11 dicembre 2019 intervenne alla Camera. L’attacco a Conte, al tempo Premier, è un attacco frontale, senza filtri e tutto da vedere e ascoltare.

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   Posizioni Politiche in Italia

  • Favorevoli alla Riforma: Partito Democratico, Azione, Italia Viva e l’Alleanza Verdi e Sinistra sostengono la riforma.
  • Contrari alla Riforma: La Lega e Fratelli d’Italia si oppongono alla riforma.
  • Indecisi: Forza Italia si mostra possibilista ma chiede di inserire la riforma in un quadro più ampio.
  • Movimento 5 Stelle: Inizialmente contrario, ha di fatto cambiato la sua posizione con il governo Conte, con la subdola procedura evidenziata.
  • Quindi, alcuni partiti, fortemente europeisti, sembrano disposti a sacrificare gli ultimi residui di sovranità italiana in favore di un maggiore controllo da parte delle istituzioni di Bruxelles. Per loro, l’accettazione di una dipendenza totale da un meccanismo come il MES, che potrebbe portare a un commissariamento effettivo dell’Italia in caso di utilizzo, non rappresenta un ostacolo. Questi partiti, infatti, potrebbero non esitare a ricorrere a tale strumento se questo fosse reso facilmente accessibile, quasi come se fosse offerto su un piatto d’argento.

Ancora divisioni sul MES e sulle alchimie, ma nessuno focalizza l’attenzione sul progresso del paese

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Il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, sta suscitando un acceso dibattito in Italia. Da una parte il Ministero dell’Economia promuove la sua ratifica sostenendo che non produrrebbe “nuovi o maggiori oneri” e potrebbe addirittura portare a un miglioramento del rating dell’Italia. Dall’altra parte, i partiti politici si dividono: la Lega si oppone alla ratifica, …

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Firma riforma MES senza mandato parlamentare: possibile infedeltà in affari di Stato del ministro Gualtieri

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Il ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri ha ammesso di aver firmato la riforma del MES senza mandato parlamentare, suscitando un grande dibattito politico in Italia. La Lega ha chiesto l’avvio di un’interrogazione parlamentare sulla vicenda, sollevando preoccupazioni sul rispetto dell’autorità democratica del Paese nell’ambito delle decisioni prese a livello europeo. I rappresentanti di altri partiti hanno difeso il ministro Gualtieri, giustificando il suo gesto con la necessità di salvaguardare gli interessi del Paese in un momento di crisi economica.

Ed ecco che rispunta il ‘magico’ MES …

EUROPA UNIONE

È stato chiarito abbondantemente che il MES non c’entra nulla con il risanamento.Lo ha detto anche un alto funzionario della BCE, il membro lussemburghese del board della Yves Mersch con altri illustri economisti, i quali hanno chiarito in modo esplicito in un appello pubblico che il Mes non serve a “salvare gli Stati” – cosa impossibile …

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