La Rivoluzione sarebbe la cosa più ovvia: guarire, da casa. Ovvia, quindi di questi tempi, difficile.

cure

La notizia l’ha lanciata ‘Libre Idee’ lo scorso 26 febbraio, spero che si realizzi effettivamente. Infatti è quasi demenziale non affiancare una cura al vaccino. Ed attualmente l’AIFA non lo permette e l’SSN neppure. Tant’è che ultimamente, è notizia recentissima che la Regione Piemonte ha deciso di fare da sé ed pianificato un suo protocollo …

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Erdogan manda in Libia le milizie jihadiste che tormentano la Siria, per sostenere il gruppo terroristico ‘Fratellanza Musulmana’, diffuso in tutta Europa

Ponti aerei di terroristi trasferiti in Libia con un bonus di 2.000 euro al mese dati dal governo turco, mentre in Siria i nostri media vedono solo i bambini che muoiono. Ma l’Italia pensa e ripensa. Ma che pensa? Cosa c’è da capire? E’ una bella domanda: trovare il bandolo della matassa è un’impresa. Forse […]

Toghe e 007: perché condizionano l’agenda politica italiana

Fonte Libre Idee – scritto il 26.10.2019 Servizi segreti e magistratura: due player decisivi, ancora una volta, nel destino italiano? Solo grazie ai cosiddetti “servizi deviati” fu possibile trasformare in catastrofe nazionale gli anni di piombo, rendendo quasi invincibile il terrorismo rosso-nero. Più tardi, analoghe “manine” contribuirono ad agevolare l’eliminazione degli scomodissimi Falcone e Borsellino. …

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Francia: politici assenti e codardi di fronte alla piaga del fondamentalismo islamico

Dopo l’attacco alla prefettura di Parigi di qualche settimana fa, per il quale è quasi certa la matrice islamista, Sputnik ha intervistato l’ex giudice ed ex capo dei Servizi francese Alen Marsaud. In Francia si continua a fare i conti con il terrorismo jihadista e, dopo gli eclatanti casi di Charlie Hebdo e del Bataclan nel …

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Alla fine di questo secolo l’Europa sarà islamica?

Un interessante articolo di Giulio Meotti che affronta la questione della immigrazione di massa secondo una prospettiva che tiene conto delle radici culturali e religiose dell’Europa e dell’Occidente.  L’articolo di Meotti è stato pubblicato su Gatestone Institute. L’Europa si presenta come l’avanguardia dell’unificazione dell’umanità. Di conseguenza, le radici culturali dell’Europa sono state messe a rischio. Secondo Pierre …

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La riduzione dei parlamentari voluta da Di Maio parte da considerazioni errate di fondo

Il cinismo della disperazione: Di Maio svuota la democrazia Lo scellerato auto-affondamento del Parlamento, voluto da un Di Maio ridotto alla disperazione, produrrà danni incalcolabili al sistema democratico italiano. Prossimo colpo, magari: il divieto di cambiare casacca, riducendo il parlamentare a burattino. La primogenitura dell’attacco alla rappresentanza popolare «va molto più in là del governo …

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“Bene comune, riforma della rappresentanza delle regioni e del Parlamento”

Antonio D’Atena, Presidente Emerito Associazione Italiana Costituzionalisti e Istituto Studi Regionali
Gaetano Quagliariello, Senatore, Presidente del movimento “Idea”
Lorenza Violini, Docente di Diritto costituzionale

Coordina

Guido Bardelli, Presidente Compagnia delle Opere di Milano

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Incontro organizzato dal benemerito Centro Culturale di Milano, i cui ottimi ed interessanti incontri seguo sempre. Ottimi e referenziati i relatori e tutti sul palco. Spero però che non la si prenda a male se dico ciò che penso sui contenuti del dibattito: credo che dopo il primo filmato, l’incontro poteva terminare; infatti dalle dichiarazioni dei padri costituenti, erano già chiarissime le ragioni del ‘NO’

Il moderatore insiste nell’introduzione sul ‘clima di dialogo’ ma ciò che mi colpisce dei padri costituenti è la loro statura morale: questo non è solo un ‘ingrediente’ ma la sostanza. Infatti il dialogo è una conseguenza delle ragioni ideali, mentre il ‘Bon Ton’ non può essere un principio.

Poi si entra nel vivo. Nel progetto di riforma ci sono cose buone e cose sbagliate, dicono i relatori . E tutto il loro discorso ruota intorno al fatto se nel progetto prevalgano gli elementi di cambiamento positivi o negativi. Da qui discende la loro decisione per il SI o per il NO…. Secondo me, un simile meccanismo di ragionamento è metologicamente sbagliato. Basta infatti che una sola di quelle ragioni sia più importante delle altre, perchè occorra esprimersi nettamente.

In sostanza, il criterio adottato nel dibattito, il modo di giudicare le cose è quello che nell’esperienza umana noi indichiamo con il ‘vedere l’albero ma non la foresta’ . C’è una mancanza di visione d’insieme, ossia manca la percezione su cosa comporterà domani nelle mani dell’attuale dirigenza politica un simile cambiamento.

Più semplicemente il discrimine tra il SI ed il NO, è questa domanda: può fare una riforma costituzionale degna chi è ed è stato immorale (e lo è ancora) sulla guerra, sulla famiglia e verso il proprio popolo?

Sta a dire che non si può eludere a cosa mira questa riforma e come, al di là delle dichiarazioni di intenti di oggi, sarà certamente utilizzata in sede europea e governativa.

In definitiva: manca la volontà politica per il bene comune o manca una Costituzione che permetta il cambiamento? Io direi proprio che manca la coscienza, la morale e quindi la volontà politica:
Quindi, la necessità di ‘manovrare meglio’ è a proprio uso e consumo: non è sintomo di maggiore giustizia ma di un maggior pericolo.

So di dire una cosa a molti ostica ma la situazione attuale italiana richiederebbe l’uscita immediata da quest’Europa che è ormai blindata ad ogni cambiamento. Questa riforma è invece funzionale al completamento europeo in senso autocratico, rischia di renderci meno protagonisti e ci  avvinghia in modo maggiore alla mostruosità europea dimentica di sè.

Il senatore Gaetano Quagliariello (uno su due per il no), dice una delle tante evidenze: per una riforma occorre una assemblea costituente e non un governo con interessi particolari e con le ‘mani in pasta’ , connivente con le lobby.

Vietato Parlare [/su_panel]

Un tempo la riforma nasceva dai padri costituenti, oggi la  riforma costituzionale nasce da qui: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/testo-lettera-governo-italiano-091227.shtml?uuid=Aad8ZT8D