fonte Ora Pro Siria
Conferenza di Monsignor Giuseppe Nazzaro, Vicario apostolico emerito di Aleppo, a l’AIA – dicembre 2013
Chi sono i cristiani in Siria?
Sono i diretti discendenti di quei giudeo-cristiani che scapparono dalla persecuzione contro i seguaci di Gesù che scoppiò a Gerusalemme dopo la morte di Stefano.
La Chiesa siriana risale, perciò, al primo secolo della nostra era. Saulo di Tarso, divenuto poi Paolo, a Damasco abbraccia la fede in Gesù. Ad Antiochia di Siria, oggi in Turchia, i discepoli di Gesù ricevettero il titolo di cristiani.
Situazione sociale e cambiamenti:
Regime del terrore. Alla fine degli anni 60 quasi tutti i religiosi stranieri che vivevano in Siria avevano alle costole un poliziotto.
Nel 1967 ad Aleppo eravamo 400.000 cristiani su un milione di abitanti. Oggi siamo 4.000.000 di abitanti e solo 200 mila cristiani.
1968 : a causa della nazionalizzazione delle scuole, oltre un migliaio di siriani si spostano in Libano.
1971: assume il potere Hafez Al-Assad – Inizialmente segue quanto hanno fatto i predecessori. Col tempo cambia tattica e inizia ad allentare i controlli. Alla sua morte è eletto Presidente il figlio attuale, mentre avrebbe dovuto essere Presidente il fratello maggiore Basel morto in un incidente d’auto.
Bachar inizia ad allentare le redini, il popolo comincia a respirare, la Siria ad aprirsi all’occidente. Il benessere entra nel paese: tutti ne usufruiscono; il turismo aumenta continuamente; la gente viaggia all’estero con facilità. Le fabbriche lavorano, il Commercio si sviluppa. Gli stranieri vengono ad investire in Siria. Tutte le comunità etniche sono libere di esercitare la propria religione.
Tutte le anime che compongono il popolo siriano : Sunniti, Alawiti, Cristiani, Sciiti ed altri, vivono in pace tra loro, sono associati nel commercio; nelle differenti relazioni sociali non vi è distinzione tra gli appartenenti ad un gruppo o l’altro. Nello stesso Governo vi sono almeno tre Ministri cristiani, non esiste pregiudizio alcuno per la nomina di un Direttore di Banca cristiano, nell’esercito i più alti gradi sono accessibili a tutti. Ogni comunità è libera di praticare pubblicamente il proprio credo, per esempio noi cristiani non solo non abbiamo mai avuto problemi nelle chiese ma si era liberi anche di fare le nostre processioni per le strade della città.
Per le festività maggiori, per noi Natale e Pasqua, per l’Islam la festa della fine del Ramadan e quella del Sacrificio, ci scambiavamo gli auguri liberamente, gli islamici venivano da noi e noi andavamo da loro. Le visite di cortesia tra famiglie musulmane e cristiane erano molto frequenti senza alcun pregiudizio. Tutti si sentivano a casa propria, tutti erano siriani, figli di una stessa patria anche se con tradizioni storiche diverse.
Dall’anno 1968 all’anno 2011, i cristiani in Aleppo si riducono a circa 200 mila unità. Possiamo dire che in quarantatre anni i cristiani perdono circa 100-150 mila unità. Oggi quanti sono?