COME CONCEPIAMO LA DEMOCRAZIA? Come un vestito della nostra misura ma che vogliamo che indossino tutti, anche chi è di misura diversa.

dal Vescovo emerito di Aleppo mons Nazaro: Il tempo scorre inesorabilmente, noi non ce ne rendiamo conto, purtroppo. Domani 15 marzo, la triste “primavera siriana” compie quattro anni. Si dovrebbero tirare delle somme ma, avendola definita “triste”, si potrebbe pensare che abbia già detto tutto. Niente affatto vero! Perché, in realtà, il povero popolo siriano …

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Monsignor Nazzaro e la Siria

«Santità, la Chiesa dovrebbe fare una giornata di preghiera per la pace in Siria», aveva detto monsignor Nazzaro. «Mi pare un’idea bellissima», aveva risposto Francesco. «Lei che ne pensa?», aveva aggiunto il Papa rivolgendosi al presule che l’affiancava in quell’incontro. «Non so», aveva risposto questi, «il 1 gennaio la Chiesa celebra già la giornata della pace…». Risposta prudente ma non …

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Siria: 4 anni dopo la ‘ primavera’… riflessione di un vescovo

Pubblico solo per un motivo: tenere aperto il nostro cuore alla realtà. Aperti ma con una tensione, come le 'scolte di assisi': Attente in silenzio vigilate. Attente o scolte, su vigilate. O nostri santi che in cielo esultate, vergini sante gloriose e beate, noi v'invochiam, questa città col vostro amore salvate. Ed ecco la riflessione …

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Testimonianza di Mons. Nazzaro : La Primavera Siriana – dai prodromi al Califfato

Ora Pro Siria di mons. Nazaro Vescovo emerito di Aleppo Conferenza di Monsignor Giuseppe Nazzaro, Vicario Apostolico emerito di Aleppo, presso l'Istituto Veritatis Splendor a Bologna, il 30 ottobre 2014 Mi sia concesso iniziare questa mia presentazione affermando che, prima del 15 marzo 2011 non erano tantissime le persone al mondo che conoscevano dove trovare …

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Chi sono i cristiani in Siria? – Conferenza di Monsignor Giuseppe Nazzaro, Vicario apostolico emerito di Aleppo, a l’AIA – dicembre 2013

mons Nazzarofonte  Ora Pro Siria

Conferenza di Monsignor Giuseppe Nazzaro, Vicario apostolico emerito di Aleppo, a l’AIA – dicembre 2013

Chi sono i cristiani in Siria?
Sono i diretti discendenti di quei giudeo-cristiani che scapparono dalla persecuzione contro i seguaci di Gesù che scoppiò a Gerusalemme dopo la morte di Stefano.
La Chiesa siriana risale, perciò, al primo secolo della nostra era. Saulo di Tarso, divenuto poi Paolo, a Damasco abbraccia la fede in Gesù. Ad Antiochia di Siria, oggi in Turchia, i discepoli di Gesù ricevettero il titolo di cristiani.

Situazione sociale e cambiamenti: 
Regime del terrore. Alla fine degli anni 60 quasi tutti i religiosi stranieri che vivevano in Siria avevano alle costole un poliziotto.
Nel 1967 ad Aleppo eravamo 400.000 cristiani su un milione di abitanti. Oggi siamo 4.000.000 di abitanti e solo 200 mila cristiani.
1968 : a causa della nazionalizzazione delle scuole, oltre un migliaio di siriani si spostano  in Libano.
1971: assume il potere Hafez Al-Assad – Inizialmente segue quanto hanno fatto i predecessori. Col tempo cambia tattica e inizia ad allentare i controlli. Alla sua morte è eletto Presidente il figlio attuale, mentre avrebbe dovuto essere Presidente il fratello maggiore Basel morto in un incidente d’auto.
Bachar inizia ad allentare le redini, il popolo comincia a respirare, la Siria ad aprirsi all’occidente. Il benessere entra nel paese: tutti ne usufruiscono; il turismo aumenta continuamente; la gente viaggia all’estero con facilità. Le fabbriche lavorano, il Commercio si sviluppa. Gli stranieri vengono ad investire in Siria. Tutte le comunità etniche sono libere di esercitare la propria religione.
Tutte le anime che compongono il popolo siriano : Sunniti, Alawiti, Cristiani, Sciiti ed altri, vivono in pace tra loro, sono associati nel commercio; nelle differenti relazioni sociali non vi è distinzione tra gli appartenenti ad un gruppo o l’altro. Nello stesso Governo vi sono almeno tre Ministri cristiani, non esiste pregiudizio alcuno per la nomina di un Direttore di Banca cristiano, nell’esercito i più alti gradi sono accessibili a tutti. Ogni comunità è libera di praticare pubblicamente il proprio credo, per esempio noi cristiani non solo non abbiamo mai avuto problemi nelle chiese ma si era liberi anche di fare le nostre processioni per le strade della città.
Per le festività maggiori, per noi Natale e Pasqua, per l’Islam la festa della fine del Ramadan e quella del Sacrificio, ci scambiavamo gli auguri liberamente, gli islamici venivano da noi e noi andavamo da loro. Le visite di cortesia tra famiglie musulmane e cristiane erano molto frequenti senza alcun pregiudizio. Tutti si sentivano a casa propria, tutti erano siriani, figli di una stessa patria anche se con tradizioni storiche diverse.
Dall’anno 1968 all’anno 2011, i cristiani in Aleppo si riducono a circa 200 mila unità. Possiamo dire che in quarantatre anni i cristiani perdono circa 100-150 mila unità. Oggi quanti sono?

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Torna la minaccia delle armi chimiche: intervista a mons. Giuseppe Nazaro, ex vicario apostolico di Aleppo

di Patrizio Ricci –  fonte: quotidiano on line “La Perfetta Letizia” Mons. Giuseppe Nazaro, francescano, già Vicario Episcopale per la zona del Cairo e dell’Alto Egitto e poi vicario apostolico di Aleppo, a ragione può essere considerato un profondo conoscitore della realtà siriana e mediorientale. Il suo punto di vista è inequivocabile: l’Occidente sta vivendo …

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