L’ex vicequestore Nunzia Schilirò licenziata, il suo commento in un video

Licenziata dalla polizia l’ex vicequestore Nunzia Schilirò, poco dopo aver appreso che non era rientrata nel quorum del 3% nella lista Italexit. A darne notizia è stata lei stessa.

Non conosco la sua vicenda fin dall’inizio, quello che so (e mi basta) è il suo impegno nello stigmatizzare la sospensione della Costituzione, nello stato emergenziale decretato a danno di tutti gli italiani che ha introdotto il Green Pass, nel totale spregio della Costituzione.

Qui seguito, alcuni stralci del contenuto del video nell’articolo di Valentina Bennati di comedonchisciotte.org:

È stata licenziata dalla Polizia l’ex vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, a dare notizia della notifica della destituzione, ricevuta nel pomeriggio di ieri, più o meno verso le 17:30, è stata lei stessa sul suo canale telegram oggi, 29 settembre: “È arrivato il fatidico giorno, da ieri tardo pomeriggio, probabilmente dopo che avevano rifatto i conteggi delle elezioni e si erano assicurati che avessimo perso, mi è arrivata la destituzione, quindi sono stata licenziata al quinto procedimento disciplinare, su sette”. Il provvedimento è appunto stato recapitato a tre giorni di distanza dalle recenti elezioni politiche alle quali la dottoressa Schilirò si è presentata come candidata al Senato di Italexit in Lazio, Sicilia, Campania, Veneto e Piemonte.

“Sono stata cacciata” – dichiara la Schilirò nel video che ha postato – “per essere salita sul palco delle manifestazioni del 25 settembre 2021; per avere espresso la mia contrarietà, che è immutata, al Green pass, e a qualunque obbligo vaccinale; per aver detto che sono contro la guerra; per aver detto che sono contro le sanzioni alla Russia che ci stanno distruggendo e sempre più ci distruggeranno. Insomma, per avere avuto il coraggio delle mie idee. In uno Stato libero questo non dovrebbe accadere, ma noi viviamo anche in un mondo in cui Jiulian Assange sta in galera per aver detto la verità, per averci fatto conoscere dei crimini di guerra, e in un paese in cui c’è stata una sentenza di condanna dei poliziotti del G8 di Genova e molti di questi, non dico tutti, ma da quello che io so molti di questi sicuramente sono in servizio perché li conosco e sono stati anche promossi. Quindi io sono considerata peggio di quelli del G8 di Genova. Tutto questo perché? Perché ho espresso le mie idee.”

Parole che fanno trasparire tanta amarezza, ma Nandra, come si fa chiamare dagli amici, non mette in discussione il suo percorso: “Rifarei tutto quello che ho fatto, sono orgogliosa di essermi comportata così e andrò avanti per il bene mio e per la difesa della Costituzione e delle libertà dei cittadini” e promette battaglia: “Vi ricordate di Bellomo, il giudice del Consiglio di Stato che fu accusato di stalking e di violenza privata perché  era quello che al corso di magistratura obbligava le studentesse a mettersi le minigonne e i tacchi a spillo? È stato assolto da tutte le accuse, però nel frattempo è stato destituito dalla Magistratura e la mia domanda è: secondo voi lui rientra nel servizio e io invece no? Io ho come il sentore che io arriverò fino alla Corte di Giustizia Europea così anche l’Europa sarà costretta a far cadere la sua maschera. Vedremo se la famosa Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea tutela davvero i cittadini europei. Finora l’Unione Europea che noi abbiamo visto, almeno in Italia, è un’Unione Europea che non mi sembra abbia a cuore il bene degli italiani, tutt’altro. Però c’è sempre il tempo di ricredersi, vedremo cosa sarà di me, del mio caso e di tutto quanto”.

**** fine citazione ****

La spiegazione di ‘OPEN‘ della sua sospensione – a partire dall’attività di protesta del 25 settembre 2021 (e a seguire) contro il controverso Green pass – che precede e innesca il procedimento disciplinare che porterà alla destituzione -, non sembra rivelare alcun atto tale per cui sembra giustificato un simile provvedimento. Probabilmente si è innescata una situazione altamente conflittuale e, a quando pare, Nunzia Schilirò proseguirà in tali sedi a far valere le sue ragioni. Da parte nostra non si può essere che grati di aver tenuto acceso il dibattito pubblico durante un pezzo della nostra storia che, non per caso, ci ha fatto precipitare in ulteriori crisi.

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