SIRIA – 10 anni di bugie, il racconto di un medico che la guerra l’ha vissuta davvero

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Cronaca dei 10 anni di guerra contro la Siria. Di Nabil Antaki. di Maria Antonietta Carta per ORA PRO Siria: Lettera da Aleppo n. 41 (15 marzo 2021) Dieci anni fa, il 15 marzo 2011, ebbero inizio gli eventi in Siria. Molte proteste sfociarono rapidamente in un conflitto armato. I ribelli raccontarono di voler stabilire …

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La ferma volontà di creare la pace è una grande forza

[ad_1]Intervista a Daniele Ganser, storico e irenologo svizzero ZeitFragen – N ° 31, dicembre 2017 Intervista di Jean-Paul Vuilleumier (Traduzione dal francese per OraproSiria di Gb.P.) Alla fine del 2016, è stata pubblicata in tedesco la prima edizione del libro “Le guerre illegali della NATO. Una cronaca da Cuba alla Siria.” di Daniele Ganser, storico …

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Ex ambasciatore Raimbaud "La tragedia siriana: diritto internazionale o legge della Jungla?"

[ad_1] Segnaliamo questo scritto, rivolto al pubblico francese ma a nostro parere valido anche per la visione politica dei nostri governanti.   di : Michel Raimbaud*  – pubblicato su Ora Pro Siria   * Michel Raimbaud, ex ambasciatore di Francia in Mauritania, Sudan e Zimbabwe. Ex direttore dell’Ufficio francese di protezione dei rifugiati e degli apolidi …

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Viaggio in Siria (3): «Aiutateci a rimanere nella nostra terra»

[su_panel]La mia amica Fiorenza è stata in Siria e il resoconto del suo viaggio potrete trovarlo sul sito ORA PRO SIRIA  (viaggio in Siria: qui prima parte e qui seconda parte) Faccio mia la proposta di aiuto lanciata dalle suore trappiste pubblicata sul sito ORA PRO SIRIA (che ripropongo qui di seguito) . Vi segnalo …

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“Come il 7 ottobre 1571, anche ora la preghiera comune e solidale della Cristianità ci verrà in aiuto” : padre Daniel

Lettera di padre Daniel da Qara -Venerdì 9 Ottobre, 2015 C’è di più tra cielo e terra Di tanto in tanto sentiamo un grande boato, un’altra volta colpi di pistola o aerei in lontananza . Quello che prima provocava un incubo, ora non è più tanto minaccioso . Questa volta, noi sappiamo che si lavora …

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Patriarca Gregorios: Abbiamo disperato bisogno di una soluzione

Gregoriosfonte: le veilleur de Ninive
Ora Pro Siria

Il Venerdì 29 marzo 2013, ho fatto appello a Sua Santità il Papa di Roma Francesco.

Oggi, mi appello al mondo, specialmente ai Capi di Stato dei paesi arabi, dell’Europa occidentale e orientale, del Nord e Sud America, così come alle organizzazioni internazionali e ai titolari di Premi Nobel.
Questo è lo stesso grido che innalzo come  cittadino arabo siriano, come cristiano e come Patriarca cattolico residente in Damasco.

La Siria  vive un cammino di croce sanguinosa, dolorosa e prolungata, che si estende su tutte le strade del paese. Tutti i Siriani – cristiani e musulmani, il governo, l’opposizione, gruppi armati di qualsiasi provenienza … – tutti portano la stessa croce da più di due anni.
La sofferenza ha superato ogni limite. La crisi sta falciando migliaia e migliaia di soldati, di oppositori, di uomini civili, donne e bambini, sceicchi e sacerdoti, cristiani e musulmani.
 Tutta la Siria è diventata un campo di battaglia. E’ diventata anche un luogo di commercio, di scambio di beni solo per il denaro e gli interessi di alcuni. Tutto ciò che è la democrazia, i diritti umani, la libertà, la laicità e la cittadinanza si è perso di vista, e non importa a nessuno. Ovunque, è la manipolazione, menzogna e ipocrisia.  E’ una guerra senza volto, con  combattenti senza volto.
Nessun luogo è più sicuro in Siria. Si crede che vi sia la sicurezza da un lato e l’insicurezza dall’altro, ma in qualsiasi momento si può essere vittima di un’esplosione, di una granata, di un proiettile, oltre ai sequestri e alle prese di ostaggi a scopo di estorsione, gli assassini … Il caos minaccia tutti, ovunque e in ogni momento.
I pericoli sono in agguato per tutti i cittadini, soprattutto civili, a causa della destabilizzazione e del caos dei quartieri in molte aree (Homs e dintorni, Aleppo, la periferia di Damasco, la mia città natale Daraya, …); a causa della strumentalizzazione, specialmente dei cristiani, ma anche di diversi gruppi religiosi.
C’è anche il pericolo di essere presi come scudi: persone, case, chiese, moschee … E il pericolo di disordini religiosi artificiali, soprattutto tra cristiani, musulmani e drusi.
Questi pericoli minacciano tutti i cittadini, ma soprattutto i cristiani, che sono la cellula più debole, la più fragile.

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