L’Occidente e la negazione della Pace che confligge con il desiderio dei popoli

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In un mondo segnato dal drammatico conflitto tra Russia e Ucraina, la postura dell’Occidente, caratterizzata da un netto rifiuto alla ricerca di un compromesso che includa una concezione di “sicurezza condivisa” reciprocamente accettata con la Russia, mette in evidenza interrogativi fondamentali sulla reale natura degli interessi in campo. Le dichiarazioni di Josep Borrell, alto rappresentante …

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Per Tajani sono gli eserciti che mantengono la pace e prevengono conflitti…

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Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha recentemente posto in evidenza l’essenzialità per l’Unione Europea di istituire una forza militare propria e collettiva: “L’Unione europea deve formare proprie forze armate che possano svolgere un ruolo nel mantenimento della pace e nella prevenzione dei conflitti. Se vogliamo portare la pace in tutto il mondo, abbiamo …

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Finche questo sistema di menzogna regnerà, la pace non sarà raggiungibile

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(estratto da 5 pensieri sulla dittatura globale di Paul Cudenec): Frantumare le loro illusioni – Immaginate uno scenario in cui, pochi giorni dopo la lettura di questo articolo, un gruppo di banchieri internazionali convoca una conferenza stampa epocale a Basilea, New York o Londra. Durante l’evento, rivelano di essere i veri dominatori del mondo, dichiarando …

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Che mondo desideriamo? Devono prevalere le necessità economiche e l’espansione o la pace e i diritti delle popolazioni?

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Il video che propongo è del reporter di guerra Rangeloni. Credo che le immagini e l’osservazione libera e senza pregiudizi, valgono più di ogni ragionamento per mostrare il meccanismo perverso che domina nell’attuale conflitto in Ucraina, dove assistiamo ad una situazione paradossale: le grandi potenze internazionali stanno usando questo paese come campo di battaglia per far prevalere le proprie ambizioni, mentre il logos è messo da parte a favore delle mere necessità economiche e di espansione.

Il conflitto ucraino, iniziato nel 2014 nella regione del Donbass, ha visto opporsi potenze contrapposte che sembrano non tenere minimamente conto delle volontà delle popolazioni civili di vivere in pace. Troppo spesso, infatti, i combattimenti si svolgono in prossimità di centri abitati, ponendo a rischio la vita di innumerevoli donne, uomini e bambini che si trovano a dover vivere ogni giorno con l’incertezza del futuro. Altre volte l’uccisione di persone e la distruzione di infrastrutture civili è addiritturamirata.  Eppure, la volontà degli abitanti dei posti contesi dovrebbe essere un elemento chiave da tenere in debito conto per raggiungere la pace e la stabilità nella regione.

Sulla base del diritto internazionale, infatti, la tutela dei diritti umani e della dignità delle persone deve essere considerata come principale obiettivo da perseguire durante i conflitti armati. Inoltre, il rispetto delle volontà delle popolazioni civili dovrebbe rappresentare un aspetto imprescindibile della risoluzione dei conflitti stessi.

Questo dilemma è stato analizzato da numerosi filosofi, tra cui spicca lo scrittore e pensatore francese Albert Camus. Nel suo celebre saggio “La peste”, Camus descrive la difficoltà morale di fronte alla lotta contro una forza distruttiva, e la necessità di trovare un equilibrio tra il rispetto per la dignità umana e l’impegno per combattere la una data situazione.

Inoltre, la filosofa americana Martha Nussbaum ha evidenziato l’importanza di mettere al centro dei processi decisionali anche le emozioni e i sentimenti delle persone coinvolte nei conflitti. L’attenzione e il rispetto per le loro necessità e desideri, quindi, possono rappresentare una valida base per la costruzione di una pace duratura e autentica.

Rispettare le volontà delle popolazioni civili dovrebbe essere una priorità di ogni potenza coinvolta in un conflitto armato. Solo in questo modo si potrà trovare una soluzione pacifica e duratura, che tenga conto delle esigenze e delle aspettative delle persone che vivono giornalmente le conseguenze della guerra.

I padri fondatori dell’Europa, che si sono mossi in una fase storica caratterizzata dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale, hanno abbracciato un sogno di pace e di unione tra i popoli europei. Per loro, l’Europa avrebbe dovuto rappresentare il coronamento di un percorso di unità e solidarietà, in grado di superare le vecchie rivalità e le divisioni.

Questa visione idealistica degli anni ’50 e ’60, oggi sembra essere lontana dalla realtà dei fatti. L’Europa che si presenta oggi, infatti, è caratterizzata da un marcatissimo accentramento sulle questioni economiche e monetarie, e i conflitti tra i vari paesi dell’Unione sembrano sempre più irriducibili e insormontabili.

In questo contesto, gli aspetti economici sembrano prevalere rispetto alle aspettative di progresso dei popoli. Le frontiere stanno ritornando, mentre gli ideali di pace, collaborazione e apertura sono in fase di perdita di linfa vitale. La crisi dei migranti, i crescenti sentimenti di nuove divisioni e i problemi di giustizia sociale rappresentano solo alcune delle difficoltà che oggi minano l’idea di un’Europa unita e ‘progressista’.

La Cina manderà presto una delegazione in Ucraina

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La Cina si è recentemente impegnata a mandare una sua delegazione di mantenimento della pace in Ucraina nella speranza di porre fine al conflitto tra il paese e la Russia. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno manifestato ostilità verso gli sforzi di pace della Cina, suggerendo che la sovranità dell’Ucraina potrebbe essere compromessa. Ciò dimostra che …

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La Cina sta cercando di mantenere la pace in Medio Oriente

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Come noto, la Cina ha promosso un’iniziativa per favorire la pace tra Arabia Saudita e Iran e garantire la stabilità del Medio Oriente. Inoltre, la diplomazia russo-cinese ha permesso alla Siria di uscire dall’isolamento e di essere riammessa nella Lega Araba. Nonostante questi eventi storici positivi, gli Stati Uniti sembrano essere irritati. È lecito chiedersi …

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Il Patriarca Kirill chiede di pregare per la pace

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Il Patriarca Kirill, nel sermone pasquale della celebrazione ortodossa, sollecita sulla necessità di pregare per la pace: “Oggi, nella nostra terra storica russa, si stanno svolgendo eventi difficili. Si potrebbe dire che è una faida. E oggi mi rivolgo sia ai russi che agli ucraini. Mi rivolgo in particolare a coloro che, contro la loro …

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