RUSSIA & UCRAINA/ Scalfi: gli idoli occupano il vuoto lasciato dalla fede

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Un giudizio sulla crisi in Ucraina da ricordare e da riproporre Come sappiamo la posizione di molti in Italia, anche nel mondo cattolico, è marcatamente condizionata dal patriarcato cattolico di Kiev. Queste posizioni esaltano la ”novità della rivoluzione di Maidan’ perchè sono anche segno di un rinnovamento spirituale”. Ebbene, il  24 giugno 2014 con un …

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Si mira all’Ucraina ma l’obiettivo è la Russia.

E’ in atto una intensa campagna politica e mediatica per la destabilizzazione politica della Russia. Lo scopo è di farla tornare come ai tempi di Boris Eltsin, del tutto subordinata all’imperialismo americano in termini politici, economici e militari. di Patrizio Ricci  (fonte La Perfetta Letizia News 24) Oggi chi ha più influenza e possiede i …

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L’abbattimento dell’aereo civile malese in Ucraina: tragico incidente o false flag?

Il Vice ministro della Difesa russo ha posto al governo ucraino alcune domande rimaste senza risposta. Quando, la sera del 18 luglio, le televisioni hanno incominciato a diffondere le notizie dell’abbattimento di un aereo civile nei cieli dell’Ucraina orientale tutti ci siamo posti la stessa domanda: cosa faceva un aereo civile in una zona di …

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Putin all’Occidente: “Non dobbiamo sacrificare i nostri interessi vitali solo per avere il permesso di stare seduti al tavolo, accanto a qualcuno”.

fonte: thelivingspirits titolo originale: Putin all’Occidente: basta, trasformare il mondo in una caserma globale! I 10 punti da portare a casa… dal discorso di Putin all’Occidente fatto agli ambasciatori russi in questi giorni Vladimir Putin ha detto che i poteri occidentali dovrebbero permettere ai paesi del mondo “di vivere a propria discrezione e non sotto …

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Abbattimento dell’aereo sui cieli dell’Ucraina: prevale la fretta di una soluzione di forza.

  Sullo sfondo, la scelta è se ripensare la strategie adottate per risolvere i conflitti o spingere ancor di più verso l’escalation e la crisi globale. di  Patrizio Ricci Il Boeing 777 della Malaysian Airlines con 298 persone a bordo, è stato abbattuto vicino a Donetsk, nella zona dei combattimenti tra le provincie autonomiste filo-russe …

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UCRAINA: Crescono le vittime civili dell’operazione anti-terrorismo nel Donbass

  by Oleksiy Bondarenko fonte Est Journal “Terrorista” è l’appellativo che sempre più prepotentemente sta entrando nel linguaggio politico e mediatico dell’Ucraina. Un termine che negli ultimi anni ha assunto contorni sempre più sfumati e indefiniti nell’immaginario comune e che ha giustificato spesso risposte sorprendentemente risolute da parte dei governi. L’operazione anti-terrorismo (OAT) lanciata da …

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La trascurata alleanza strategica tra Russia e Cina

10170842Dmitrij Minin Strategic Culture Foundation 29/05/2014

La visita del presidente russo Vladimir Putin a Shanghai, il 20-21 maggio, ha attirato l’attenzione di tutto il mondo ma per una serie di motivi, il suo significato non è stato ancora pienamente apprezzato. Sembra che l’occidente s’illuda sulla propria supremazia globale e preferisca non vedere l’alternativa emergente nella forma dell’alleanza russo-cinese.

A differenza delle pratiche passate però, Mosca e Pechino non vogliono avvisare gli avversari con forti, ma non sempre specificate, dichiarazioni, preferendo lavorare tranquillamente e metodicamente fornendo alle loro relazioni bilaterali un contenuto completo e pratico. La maggior parte delle notizie sulla visita di Putin è incentrata sul contratto sul gas, mentre gli aspetti militari, politici e strategici del vertice a Shanghai passano per lo più inosservati agli esperti. I critici riducono tutto alla fornitura di materie prime della Russia e alla “penetrazione” della Cina del mercato russo, ma il vero significato della visita è molto più profondo e può essere pienamente apprezzato solo dagli storici futuri.
Se leggiamo attentamente la “Dichiarazione congiunta della Federazione Russa e della Repubblica popolare cinese sulla una nuova fase dell’ampia partnership e delle relazioni strategiche” adottata dai capi di Stato, non è difficile vedere che il documento contiene numerosi elementi simili ad un accordo per la creazione di un’alleanza militare e politica, ma senza attuazione giuridica definitiva.

Dopo tutto, se la procedura di attuazione forse può essere svolta assai rapidamente, è molto più difficile mettersi d’accordo sui principi. Una sorta di accordo in standby è sempre pronto a partire, però. Russia e Cina hanno parlato del “nuovo tipo” di relazioni interstatali, sottolineando che “il risultato di un partenariato globale e della parità nella fiducia e cooperazione strategica ad un livello assai più elevato, sarà un fattore chiave nel garantire gli interessi vitali di entrambi i Paesi nel 21° secolo, con la creazione di un ordine mondiale giusto, armonioso e sicuro”. E questo dovrà ora essere preso in considerazione da tutti.

La dichiarazione congiunta delinea la filosofia generale dell’atteggiamento dei due Paesi verso i problemi globali attuali, indicando la natura fondamentalmente sana e biologica, piuttosto che opportunistica, della partnership. Dice, ad esempio, che “entrambi i Paesi continueranno a fornirsi un forte sostegno su questioni relative ad interessi fondamentali come sovranità, integrità territoriale e sicurezza.

Si oppongono a qualsiasi attentato e interventismo negli affari interni, e sostengono la stretta aderenza alle disposizioni fondamentali del diritto internazionale sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, al rispetto incondizionato dei diritti dei loro partner a scegliere autonomamente la propria via di sviluppo, e al diritto di preservare e difendere i propri valori culturali, storici, etici e morali”. Si tratta del tristemente noto modello liberale ad ogni costo universalmente imposto dall’occidente.

Entrambi i Paesi sottolineano la necessità “di respingere il linguaggio delle sanzioni unilaterali, od organizzazione, favoreggiamento, finanziamento o incoraggiamento di attività volte a modificare il sistema costituzionale di un altro Paese oa trascinarlo in un qualsiasi blocco multilaterale o unione.” In altre parole, il rifiuto categorico delle numerose ‘rivoluzioni colorate’ orchestrate nel mondo dall’occidente e dell’espansione dei blocchi militari e politici tradizionali tipo NATO.

Il “nuovo tipo” di rapporti scelti da Mosca e Pechino è anche conveniente, perché non fornsice agli Stati Uniti alcun motivo o giustificazione per espandere il blocco. Nel processo, tuttavia, Cina e Russia permettono l’espansione della propria ‘proto-unione’ attraverso l’inserimento di un’altra potenza mondiale, l’India. Considerano l’interazione delle tre potenze “un fattore importante per garantire sicurezza e stabilità sia nella regione che nel mondo. Russia e Cina continueranno gli sforzi per rafforzare il dialogo strategico trilaterale aumentando la fiducia reciproca, sviluppando posizioni comuni su importanti questioni regionali e globali, e promuovendo una reciprocamente vantaggiosa cooperazione pratica”.

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