Si mira all’Ucraina ma l’obiettivo è la Russia.

E’ in atto una intensa campagna politica e mediatica per la destabilizzazione politica della Russia. Lo scopo è di farla tornare come ai tempi di Boris Eltsin, del tutto subordinata all’imperialismo americano in termini politici, economici e militari. di Patrizio Ricci  (fonte La Perfetta Letizia News 24) Oggi chi ha più influenza e possiede i …

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L’abbattimento dell’aereo civile malese in Ucraina: tragico incidente o false flag?

Il Vice ministro della Difesa russo ha posto al governo ucraino alcune domande rimaste senza risposta. Quando, la sera del 18 luglio, le televisioni hanno incominciato a diffondere le notizie dell’abbattimento di un aereo civile nei cieli dell’Ucraina orientale tutti ci siamo posti la stessa domanda: cosa faceva un aereo civile in una zona di …

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Putin all’Occidente: “Non dobbiamo sacrificare i nostri interessi vitali solo per avere il permesso di stare seduti al tavolo, accanto a qualcuno”.

fonte: thelivingspirits titolo originale: Putin all’Occidente: basta, trasformare il mondo in una caserma globale! I 10 punti da portare a casa… dal discorso di Putin all’Occidente fatto agli ambasciatori russi in questi giorni Vladimir Putin ha detto che i poteri occidentali dovrebbero permettere ai paesi del mondo “di vivere a propria discrezione e non sotto …

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Abbattimento dell’aereo sui cieli dell’Ucraina: prevale la fretta di una soluzione di forza.

  Sullo sfondo, la scelta è se ripensare la strategie adottate per risolvere i conflitti o spingere ancor di più verso l’escalation e la crisi globale. di  Patrizio Ricci Il Boeing 777 della Malaysian Airlines con 298 persone a bordo, è stato abbattuto vicino a Donetsk, nella zona dei combattimenti tra le provincie autonomiste filo-russe …

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UCRAINA: Crescono le vittime civili dell’operazione anti-terrorismo nel Donbass

  by Oleksiy Bondarenko fonte Est Journal “Terrorista” è l’appellativo che sempre più prepotentemente sta entrando nel linguaggio politico e mediatico dell’Ucraina. Un termine che negli ultimi anni ha assunto contorni sempre più sfumati e indefiniti nell’immaginario comune e che ha giustificato spesso risposte sorprendentemente risolute da parte dei governi. L’operazione anti-terrorismo (OAT) lanciata da …

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La trascurata alleanza strategica tra Russia e Cina

10170842Dmitrij Minin Strategic Culture Foundation 29/05/2014

La visita del presidente russo Vladimir Putin a Shanghai, il 20-21 maggio, ha attirato l’attenzione di tutto il mondo ma per una serie di motivi, il suo significato non è stato ancora pienamente apprezzato. Sembra che l’occidente s’illuda sulla propria supremazia globale e preferisca non vedere l’alternativa emergente nella forma dell’alleanza russo-cinese.

A differenza delle pratiche passate però, Mosca e Pechino non vogliono avvisare gli avversari con forti, ma non sempre specificate, dichiarazioni, preferendo lavorare tranquillamente e metodicamente fornendo alle loro relazioni bilaterali un contenuto completo e pratico. La maggior parte delle notizie sulla visita di Putin è incentrata sul contratto sul gas, mentre gli aspetti militari, politici e strategici del vertice a Shanghai passano per lo più inosservati agli esperti. I critici riducono tutto alla fornitura di materie prime della Russia e alla “penetrazione” della Cina del mercato russo, ma il vero significato della visita è molto più profondo e può essere pienamente apprezzato solo dagli storici futuri.
Se leggiamo attentamente la “Dichiarazione congiunta della Federazione Russa e della Repubblica popolare cinese sulla una nuova fase dell’ampia partnership e delle relazioni strategiche” adottata dai capi di Stato, non è difficile vedere che il documento contiene numerosi elementi simili ad un accordo per la creazione di un’alleanza militare e politica, ma senza attuazione giuridica definitiva.

Dopo tutto, se la procedura di attuazione forse può essere svolta assai rapidamente, è molto più difficile mettersi d’accordo sui principi. Una sorta di accordo in standby è sempre pronto a partire, però. Russia e Cina hanno parlato del “nuovo tipo” di relazioni interstatali, sottolineando che “il risultato di un partenariato globale e della parità nella fiducia e cooperazione strategica ad un livello assai più elevato, sarà un fattore chiave nel garantire gli interessi vitali di entrambi i Paesi nel 21° secolo, con la creazione di un ordine mondiale giusto, armonioso e sicuro”. E questo dovrà ora essere preso in considerazione da tutti.

La dichiarazione congiunta delinea la filosofia generale dell’atteggiamento dei due Paesi verso i problemi globali attuali, indicando la natura fondamentalmente sana e biologica, piuttosto che opportunistica, della partnership. Dice, ad esempio, che “entrambi i Paesi continueranno a fornirsi un forte sostegno su questioni relative ad interessi fondamentali come sovranità, integrità territoriale e sicurezza.

Si oppongono a qualsiasi attentato e interventismo negli affari interni, e sostengono la stretta aderenza alle disposizioni fondamentali del diritto internazionale sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, al rispetto incondizionato dei diritti dei loro partner a scegliere autonomamente la propria via di sviluppo, e al diritto di preservare e difendere i propri valori culturali, storici, etici e morali”. Si tratta del tristemente noto modello liberale ad ogni costo universalmente imposto dall’occidente.

Entrambi i Paesi sottolineano la necessità “di respingere il linguaggio delle sanzioni unilaterali, od organizzazione, favoreggiamento, finanziamento o incoraggiamento di attività volte a modificare il sistema costituzionale di un altro Paese oa trascinarlo in un qualsiasi blocco multilaterale o unione.” In altre parole, il rifiuto categorico delle numerose ‘rivoluzioni colorate’ orchestrate nel mondo dall’occidente e dell’espansione dei blocchi militari e politici tradizionali tipo NATO.

Il “nuovo tipo” di rapporti scelti da Mosca e Pechino è anche conveniente, perché non fornsice agli Stati Uniti alcun motivo o giustificazione per espandere il blocco. Nel processo, tuttavia, Cina e Russia permettono l’espansione della propria ‘proto-unione’ attraverso l’inserimento di un’altra potenza mondiale, l’India. Considerano l’interazione delle tre potenze “un fattore importante per garantire sicurezza e stabilità sia nella regione che nel mondo. Russia e Cina continueranno gli sforzi per rafforzare il dialogo strategico trilaterale aumentando la fiducia reciproca, sviluppando posizioni comuni su importanti questioni regionali e globali, e promuovendo una reciprocamente vantaggiosa cooperazione pratica”.

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Russia all’Occidente: rispettare il diritto dei popoli a decidere il proprio destino

Reputo interessante riportare una parte dell’intervento del ministro degli esteri Lavrov alla “Conferenza sui problemi della sicurezza internazionale” di Mosca. Sarebbe da proporre sopratutto a chi dice che l’Europa ha una vocazione fondamentalmente pacifica… Non possiamo non rilevare che dopo la caduta del muro di Berlino l’Europa non ha sfruttato l’occasione per mettere  in atto …

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