Il ritardo della costruzione del gasdotto Nord Stream 2 nuoce innanzitutto all’Europa

Il prezzo del carbone in Europa sale ai massimi dalla fine del 2010 I prezzi delle risorse sono saliti ai massimi degli ultimi dieci anni Testo: Sergei Tikhonov I prezzi del carbone in Europa sono saliti ai massimi dalla fine del 2010 a 130 dollari per tonnellata. Le ragioni dell’aumento del prezzo della risorsa, che in …

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SIRIA – Il mondo che si fregia della tolleranza e della “lotta all’odio” commina sanzioni brutali alla Siria

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Siria: la più grave catastrofe umanitaria del nostro tempo

Il primo giugno scadono le sanzioni previste dell’Unione europea contro il regime siriano. Tutto fa pensare, purtroppo, che la misura verrà riconfermata.

Le sanzioni Ue contro la Siria sono la fotocopia del cosiddetto  Caesar Act, il pacchetto di sanzioni firmato da Donald Trump nell’ultimo scorcio del suo mandato e destinato a restare in vigore (a meno di ripensamenti) fino al 2025. Secondo le intenzioni dell’Unione europea e dell’amministrazione americana, le sanzioni dovrebbero colpire «i membri del regime siriano, i loro sostenitori e imprenditori che lo finanziano e beneficiano dell’economia di guerra».

Il Caesar Act blocca ogni tipo di transazione economico-finanziaria-commerciale con Damasco, prevede un embargo sul petrolio, il congelamento dei beni della banca centrale siriana, restrizioni all’esportazione di attrezzature e tecnologie, blocco dei capitali privati nelle banche fuori dal Paese (solo nelle banche libanesi giacciono circa 42 miliardi di dollari). In pratica le sanzioni bloccano l’industria energetica e ogni tentativo di ricostruzione.

Vista nel concreto, la realtà siriana è completamente diversa. Sappiamo infatti che le sanzioni colpiscono alla fine, soprattutto, la povera gente. E solo una buona dose d’ipocrisia può portare a dire, come ha fatto l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, che Occidente resta al fianco del popolo siriano e continua nel suo impegno «a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per cercare una soluzione politica al conflitto a beneficio di tutti i siriani e porre fine alla repressione in corso».

In Siria, denunciava a febbraio l’arcivescovo greco-melchita di Aleppo, monsignor Jean-Clément Jeanbart «la gente non ha più cibo, elettricità, carburante e gas sufficienti per riscaldare le case. Non riesce a ottenere prestiti e andare avanti». Chi vuole il bene della Siria e del suo popolo, oggi, non può non chiedere ad alta voce che vengano revocate le misure coercitive che gravano sulla vita quotidiana dei siriani. «Se vogliono aiutarci – diceva monsignor Jeanbart – ci aiutino a rimanere dove siamo e a continuare a vivere nel Paese in cui siamo nati».

Il 21 gennaio scorso i vescovi cattolici e patriarchi ortodossi della Siria avevano indirizzato al neo-eletto presidente Joe Biden un appello  affinché rivedesse il regime delle sanzioni. Finora sembra che la richiesta sia caduta nel vuoto. E sempre da Aleppo arrivava, nei giorni di Pasqua, la testimonianza fra Ibrahim Alsabagh, frate minore siriano e parroco della comunità cattolica latina di Aleppo: «La sofferenza è il nostro pane quotidiano. Il costo della vita aumenta e il reddito delle famiglie diminuisce. Molte delle nostre donne sono cadute in depressione. Molti padri si sono suicidati per la disperazione».

A tutta questa sofferenza indicibile, si è aggiunta  la pandemia, che sta mietendo nel silenzio e nell’impotenza migliaia di vittime. Cosa serve ancora per ascoltare il grido del popolo siriano?

fonte: Ora Pro Siria

La Cina si oppone alle sanzioni degli USA contro la Russia e promette sostegno

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L‘agenzia cinese  Xinhua  riporta che le autorità cinesi intendono aumentare il sostegno alla Russia sullo sfondo delle più severe sanzioni occidentali contro Mosca. Lo ha detto lunedì il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin. “Siamo decisamente contrari all’uso di sanzioni unilaterali. (…) Cina e Russia mantengono una partnership globale tra loro. In materia …

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Come risposta alle sanzioni, la Russia espelle diplomatici USA ed adotta contromisure

Il capo della missione diplomatica in Russia, John Sullivan ha comunicato che l’ambasciata americana ‘sta studiando’ la risposta di Mosca alle sanzioni statunitensi. I diplomatici americani hanno esaminato la pubblicazione sul sito web del ministero degli Esteri russo e stanno consultando Washington. “Non abbiamo ancora ricevuto lettere diplomatiche che descrivano in dettaglio le azioni del …

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Biden, prima invita Putin alla distensione, poi commina sanzioni contro la Russia e dichiara stato di emergenza nazionale …

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden – subito dopo aver esortato Putin alla distensione ed averlo invitato ad incontrarsi – ha introdotto nuove pesanti sanzioni contro la Russia. L‘annuncio delle sanzioni è stato pubblicato oggi 15 aprile ed è già visionabile sul sito della Casa Bianca. Il provvedimento colpisce aziende, funzionari governativi, imprenditori e comprende …

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IRAQ – Le problematiche delle passate sanzioni all’Iraq permangono ancora oggi

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PERSINO LE MATITE ERANO STATE BANDITE: GLI EFFETTI DELLE SANZIONI SUL SISTEMA EDUCATIVO IRACHENO Iraq ‘ sistema educativo s è stato una volta salutato come il golden standard per l’istruzione in Medio Oriente, ma da allora è peggiorata sotto la devastazione di lunga durata del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ‘ (UNSC) sanzioni s degli anni 1990. Il governo …

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La RUSSIA risponderà alle sanzioni europee e statunitensi con contro sanzioni

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Ulteriori sanzioni contro la Russia sono state appena state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (vedi qui). L’elenco delle sanzioni indica che esse sono comminate contro: – Il Capo del comitato investigativo Alexander Bastrykin . Nel messaggio dell’UE, l’imposizione di sanzioni è spiegata dal fatto che Bastrykin, in qualità di capo del comitato investigativo, “è …

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