In aiuto alla popolazione siriana Associazione Pro Terra Sancta

in aiuto alla popolazione siriana associazione pro terra sancta

L‘analista e redattore Stefano Orsi rilancia, sulla sua piattaforma, l’appello dell’Associazione Pro Terra Santa intervistando il giornalista e scrittore Andrea Avveduto, responsabile di Pro Terra Sancta in Siria, il quale rimarca l’assurdità delle sanzioni illegali:

https://www.proterrasancta.org/https://www.proterrasancta.org/it/cam Le offerte sono libere. Fare informazione, impegnarsi per capire i retroscena dietro gli eventi che accadono a causa delle trame umane, è sicuramente importante ma a nulla servirebbe se poi, di fronte alle vere tragedie umanitarie, non seguisse un analogo impegno per mettere al servizio delle popolazioni colpite il nostro lavoro e il nostro impegno. quando c’è la possibilità di farlo. 

Ho chiesto pertanto a Suor Yola Girges, suora trappista siriana, di aiutarmi a trovare un modo per far arrivare alla popolazione siriana attraverso la Siria, il mio ed il nostro aiuto concreto.

Mi è stata indicata l’associazione Pro Terra Sancta, attiva da anni sul posto tra Gerusalemme Libano e Siria, presente e collegata con i Francescani che aiutano la popolazione già dal 2011, anno in cui i soliti noti fecero scoppiare la sanguinosa guerra in Siria; già da allora questa associazione aiutava la popolazione fuggita dagli estremisti islamici. Ringrazio di cuore per la grande disponibilità ed impegno Andrea Avveduto, responsabile della comunicazione, e Tommaso Saltini, responsabile dell’associazione. Ora si trovano in prima linea per affrontare il dopo terremoto e aiutare una popolazione già duramente provata da anni di guerra. Non facciamo mancare loro il nostro sostegno. Oltre alla mia offerta, tutto il netto dell’incasso di questo video verrà devoluto all’associazione per aiutare per aiutare la popolazione siriana, e così anche i prossimi che verranno. Pertanto vi prego di condividerlo e promuoverlo sui vostri social e canali di diffusione, grazie. https://www.proterrasancta.org/it/

Stefano Orsi

Le bombe degli aerei israeliani arrivano in Siria prima degli aiuti occidentali

le bombe degli aerei israeliani arrivano in siria prima degli aiuti occidentali

Durante la notte di sabato l’esercito israeliano è tornato a attaccare la Siria (vedi qui). Damasco è stata nuovamente colpita da un attacco missilistico israeliano che ha avuto come obiettivo la capitale siriana Damasco. Le esplosioni sono state udite intorno alle 12:30 (21:30 GMT di sabato) e l’agenzia statale di stampa araba siriana (SANA) ha riferito che le difese aeree hanno affrontato “obiettivi ostili nel cielo intorno a Damasco”.

Secondo le stime preliminari, sono stati uccisi più di 15 civili e altri 15 sono rimasti feriti. Si tratta del primo attacco di Gerusalemme dopo il terribile terremoto, in cui sono morte 1.414 persone, secondo gli ultimi dati.

I media italiani non hanno coperto l’aggressione, mentre alcuni report si vedono su fonti internazionali, che però hanno fatto riferimento all’Osservatorio siriano per i diritti umani, che non è altro che una organizzazione che riporta il punto di vista degli aggressori della Siria ed è finanziato dal Foreign Office britannico.

Le fonti occidentali riferiscono che l’Aeronautica Militare israeliana aveva come obiettivo l’aeroporto di Damasco e la base militare, ma ha colpito invece un’area residenziale.

In realtà più probabile è che l’obiettivo sia stato proprio il palazzo colpito. L’ edificio distrutto di 10 piani che si trova nel popoloso distretto di Kafr Sousa, “ospita alti funzionari statali e del quartier generale dell’intelligence siriana. Quindi, se questa ipotesi fosse confermata, Tel Aviv non si sarebbe fatta scrupolo di colpire un edificio civile per assassinare funzionari della sicurezza nazionale siriana” (France 24), nonostante abbia sempre sostenuto di agire per la propria sicurezza e che gli attacchi avessero come obiettivo esclusivamente la presenza militare iraniana in Siria, un paese sovrano.

Ovviamente, questo attacco rappresenta una grave escalation, aggravata ancor più dalle circostanze in cui è avvenuta: non solo i siriani sono in ginocchio ( e gli aiuti arrivano molto scarsi), ma si bombarda anche la capitale facendo aumentare la paura diffusa ed il senso di smarrimento della popolazione (duramente provata da 11 anni di guerra, dalle sanzioni ed infine, dal tremendo terremoto).

l’Europa pro guerra è sorda alle popolazioni disastrate di Siria e Turchia

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David Hearst è co-fondatore e editore di Middle East Eye, sottolinea il grado di cinismo dei vertici europei, evidenziato ancora di più con gli scarsissimi aiuti a Siria e Turchia: Terremoto in Turchia e Siria: L’Europa, con miliardi stanziati per la guerra, mostra il suo vero volto senza cuore. La Gran Bretagna ha offerto 2,7 …

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SIRIA – La pasticciata sospensione americana delle sanzioni non funzionerà

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In una completa inversione di marcia, gli Stati Uniti hanno emesso una rinuncia temporanea alle sanzioni per consentire gli aiuti alla Siria Ne parla la pubblicazione The Cradle: Funzionari statunitensi e media occidentali hanno cercato di ritrarre le sanzioni come innocue, nonostante l’impatto che hanno avuto sull’assistenza umanitaria per la Siria. Dopo giorni di sforzi …

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APPELLO PRESSANTE DALLE TRAPPISTE SIRIANE

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Il sale delle sanzioni sulle ferite del terremoto. Adesso basta! Basta parole a vuoto, ADESSO è il momento di togliere le sanzioni alla Siria. Ci uniamo all’appello di P. Bahjat, di tanti altri, ripetiamo le parole che spesso anche noi abbiamo pronunciato e scritto  senza che nulla cambiasse: ORA SI DEVONO TOGLIERE LE SANZIONI ALLA SIRIA! …

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Anche nell’immane tragedia del sisma riecco le medesime menzogne d’autore sulla Siria

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Proprio in corrispondenza con l’immane catastrofe che ha appena colpito la Turchia e la Siria, il quotidiano il Messaggero non ha altro in mente che rispolverare la falsa retorica che i media mainstream hanno diffuso per lunghi anni, fuorviando la capacità degli italiani di comprendere ciò che realmente è accaduto in Siria. Il titolo dell’ennesimo …

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SIRIA/Terremoto, padre Bedros “ecco per te il tempo dell’umanità”

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In Turchia salgono a 7266 il numero delle vittime, mentre sono 20.426 i feriti e oltre 5.000 gli edifici distrutti. In Siria il numero delle vittime è salito a 1.602, mentre la distruzione degli edifici – già in gran parte danneggiati dalla guerra – è enorme, specialmente ad Aleppo. La Siria è particolarmente isolata a …

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