Un ragionamento si fa su basi franche: non ci sono tante verità ma una sola

Andrea Riccardi è intervenuto a conclusione della conferenza internazionale organizzata a Bari dalla diocesi e dalla Comunità di Sant’Egidio . Titolo: ‘Quale futuro per i cristiani in Medio Oriente’? Vatican Insider ha riportato il testo qui: http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/40790/ Nella premessa Riccardi dice: [su_quote style=”flat-light”] ”È la domanda che ci poniamo in un momento drammatico per le …

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Ginevra 2: l’Onu invita Teheran ma gli USA e i ribelli non sono daccordo e l’Onu ritira l’invito.

La scelta di convocare l’Iran, pur opportuna, è stata contestata dall’opposizione anti-Assad, cosicché gli Stati Uniti hanno fatto pressione sull’Onu per annullare l’invito. di Patrizio Ricci A Ginevra 2  i paesi invitati sono numerosi. Sono stati chiamati a mandare i propri delegati oltre 40 nazioni, da ogni latitudine. Ci sono persino Australia e Corea ma …

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Dove sono finiti i «rivoluzionari» siriani?

FireShot Screen Capture #248 - 'Dove sono finiti i «rivoluzionari» siriani_ I «Sotto i nostri occhi»' - www_voltairenet_org_article181542_htmlAlla vigilia della Conferenza di Ginevra 2, gli organizzatori americani non hanno più alcun burattino al quale far giocare il ruolo dei rivoluzionari siriani. L’improvvisa scomparsa dell’Esercito Siriano Libero dimostra a coloro che ci credevano che non era altro che una finzione. Non c’è mai stata una rivoluzione popolare in Siria, solo un’aggressione straniera a colpi di mercenari e miliardi di dollari.

di Thierry Meyssan Rete Voltaire

Gli organizzatori della conferenza di pace di Ginevra cercano urgentemente un rappresentante per l’opposizione armata siriana. In effetti, secondo gli occidentali, il conflitto oppone una dittatura abominevole al proprio popolo. Tuttavia, i gruppi armati che distruggono la Siria – dal Fronte islamico ad Al-Qa’ida – fanno ufficialmente ricorso a combattenti stranieri, sebbene il primo pretenda di essere composto principalmente da siriani. Invitarli significherebbe ammettere che non c’è mai stata una rivoluzione in Siria, bensì un’aggressione straniera.

Infatti, l’Esercito Siriano Libero, di cui ci si diceva qualche settimana fa che contasse su 40mila uomini, è scomparso. Dopo che il suo quartier generale è stato attaccato da altri mercenari e che i suoi arsenali sono stati saccheggiati, il suo leader storico, il generale Salim Idriss, è fuggito in Turchia e ha trovato rifugio in Qatar.

Dal momento della sua formazione, il 29 luglio 2011, l’ESL si era prefissato un solo obiettivo: il rovesciamento del presidente Bashar al-Assad. L’ESL non ha mai specificato se si battesse per un regime laico o un regime islamico. Non ha mai preso alcuna posizione politica in materia di Giustizia, Istruzione, Cultura, Economia, Lavoro, Ambiente, ecc. Non ha mai formulato il benché minimo progetto di programma politico.

Era formato, ci è stato detto, da soldati dell’Esercito arabo siriano che avevano disertato. Ci furono in effetti delle defezioni durante la seconda metà del 2011, ma il loro numero totale non ha mai superato il 4%, che risulta trascurabile sulla scala di un paese.

No: l’ESL non aveva bisogno di un programma politico perché aveva una bandiera, quella della colonizzazione francese. In vigore durante il mandato della Francia sulla Siria e mantenuto durante i primi anni di presunta indipendenza, simboleggiava l’accordo Sykes-Picot: la Siria era in gran parte amputata e divisa in Stati etnici e confessionali. Le sue tre stelle simboleggiano uno stato druso, uno Stato alauita e uno Stato cristiano. Tutti i siriani conoscono questa bandiera funesta, non foss’altro per la sua presenza nell’ufficio del collaboratore siriano dell’occupante francese in un famoso sceneggiato seriale alla televisione.

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Chi sono i cristiani che vivono in Siria?

I cristiani in Siria

Sintesi della presentazione da Mons. Giuseppe Nazzaro il 05 dicembre 2013 a L’Aia (Il Vescovo Nazzaro ha servito per più di 50 anni in Medio Oriente, ed in Siria, 1966-1968 e dal 2002 ad aprile 2013).

Chi sono i cristiani che vivono in Siria? Essi sono i discendenti diretti dei giudeo-cristiani che credevano in Gesù e sono fuggiti da Gerusalemme a Samaria e Siria dopo la morte di Santo Stefano. Pertanto, la Chiesa siriana esiste dal primo secolo d.C.

E ‘stato Damasco il luogo dove i discepoli di Gesù hanno ricevuto per la prima volta il nobile titolo di ‘cristiani’, è stato Damasco  il luogo dove Saulo di Tarso – che in seguito divenne Paolo – ha abbracciato la fede in Gesù, in Antiochia di Siria (oggi in Turchia) .

Prima di marzo 2011

Alla fine del 1960 quasi ogni religioso straniero che viveva in Siria era seguito da un agente della polizia segreta. Nel 1968 il governo requisì le scuole private e più di un migliaio di siriani cristiani andò in Libano.

Nel 1971 Hafez Al-Assad prese il potere. Lui non fece altro che seguire quello che  i suoi predecessori avevano fatto, all’inizio anche lui ha governato il paese in un modo difficile. Ma successivamente, ha cambiato tattica e ha iniziato ad allentare i controlli.

Quando Hafez morì, suo figlio Bashar è stato eletto come presidente. Poco dopo il suo insediamento come presidente, Bashar ha iniziato a ridurre il controllo del governo, la gente ha cominciato a respirare, la Siria ha iniziato l’apertura verso l’Occidente.

Il Welfare è entrato nel paese. Tutto ne ha beneficiato. Il turismo aumentava continuamente. I siriani potevano facilmente viaggiare all’estero. Le fabbriche stavano lavorando. Il commercio si sviluppava. Gli stranieri hanno cominciato ad investire in Siria. C’ era una diffusa libertà. Tutte le comunità etniche erano liberi di praticare la loro religione. Tutti coloro che compongono la popolazione siriana, sunniti, alawiti, cristiani, sciiti, drusi e altri vivevano insieme in pace, sono stati associati in attività, non vi era alcuna distinzione di relazioni sociali tra tutte quelle persone, non importa quale gruppo appartenessero.

Nel governo, ci sono stati almeno tre ministri cristiani, non c’era pregiudizio alcuno per la nomina di un cristiano come Direttore Generale di una Banca, i più alti ranghidell’esercito erano accessibili a tutti. Ogni comunità è libera di praticare pubblicamente il proprio credo. Ad esempio, come cristiani, non abbiamo mai avuto problemi nelle nostre chiese e siamo stati anche liberi di fare le nostre processioni per le vie della città. Durante le feste più importanti, Natale e Pasqua per noi cristiani, la festa del Bayram (fine del Ramadan, Eid al-Fitr) e la festa del Sacrificio (Eid al-Adha) per i musulmani, ci siamo scambiati i saluti liberamente. I musulmani utilizzavano la festa per venire a salutarci e noi a nostra volta usavamo andare a salutare i musulmani. Visite di cortesia tra famiglie musulmane e cristiane erano molto frequenti e senza pregiudizi. Ognuno si sentiva a casa, tra tutte le diverse tradizioni storiche.

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Si anch’io sono contro l’omofobia

da ‘contro l’omofobia’ fonte Factum Si anch’io sono contro l’omofobia, ma già da come è impostato questo post si rivela tutta l’ambiguità che c’è su questo tema a anche della mia presa di posizione. Sono contro l’”omofobia” come termine, come linguaggio imposto, come nemico da sconfiggere. Sono contro qualsiasi cosa divide il mondo in due, …

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Siria: Obama e i suoi accoliti sono dei bugiardi

fonte. il Manifesto autore Massimo Zucchetti L’aria ai denti data sulla questione siriana – dopo due anni di silenzio di fronte ad una guerra civile sanguinosissima – ha raggiunto livelli emetici, sia sulla carta stampata italiana – a cura dei sempredesti scriba ignoranti e nemmeno prezzolati, solo proprio ignoranti come capre e con encefalogramma piatto …

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