Sulle pattuglie turco-russe a nord est della Siria

Ieri è stata eseguita la quarta pattuglia congiunta della polizia militare russa e delle guardie di frontiera turche. Nel complesso il pattugliamento finora svolto ha completato con successo il monitoraggio di una nuova area al confine tra Siria e Turchia. Il loro compito principale è quello di accertarsi del ritiro delle forze curde e quindi …

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Ucciso a Istanbul il fondatore dei White Helmet, l’Ong che agisce ‘embedded’ ad al Qaeda

James Le Mesurier, uno dei fondatori di White Helmets, è stato trovato morto a Istanbul: era un ex ufficiale dell’intelligence britannica che ha lavorato nei PMC anglo-americani, che ha svolto un ruolo importante nei legami di questa organizzazione terroristica con ONG e agenzie di intelligence dei paesi occidentali che cercavano di rovesciare il governo di …

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Forze turche effettuano la pulizia etnica delle minoranze nel nord-est della Siria

La situazione adesso sembra che si stia stabilizzando con l’inizio delle pattuglie russo-turche . Tuttavia permangono le milizie jihadiste che sono embedded alle forze regolari turche ma che agiscono alla vecchia maniera. Il giornale Cattolico ‘Crux’ descive la situazione dei cristiani nella zona stabilita come ‘zona sicurezza turca’ al 28 di ottobre. Però il problema …

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Siria: una nuova forza prende il posto dell’ISIS

Le 20 famiglie cristiane armene indicate  nell’articolo che propongo qui di seguito, si riferiscono solo alla città di Tell Abyad situata nella parte nord -est della  Siria (interessata dell’invasione turca). Tuttavia sono  oltre 700 famiglie cristiane recentemente fuggite dalle città di Afrin, Ras al-Ain e Tell Abyad, nel nord della Siria, in fuga dagli attacchi …

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Breve aggiornamento sulla Siria – 03.11.2019

1. Nonostante le continue battaglie locali tra SAA, SNA e SDF, la linea di demarcazione delineata nei colloqui tra Putin ed Erdogan sta gradualmente prendendo forma. Data l’inadeguatezza dei tirapiedi “verdi” di Erdogan, il processo non sta francamente procedendo senza intoppi – dopo il cessate il fuoco, i miliziani filo-turchi sono riusciti a mettere insieme …

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La polizia militare russa libera soldati e ufficiali siriani nel nord della Siria 

Come vedete il trasferimento è illustrato dal  video di apertura di Rusvesna che mostra una pattuglia di polizia militare russa – che dopo una mediazione del comando militare russo – ha attenuto la liberazione di 18 militari siriani e ufficiali, catturati duranti i combattimenti con le milizie filoturche.

Ai militari siriani – che Rusvesna riferisce essere stati catturati da diversi giorni – è stata evitata così una dura prigionia e forse di peggio, visto che erano in custodia di bande jihadiste responsabili di trattamenti inumani e uccisioni di prigionieri.

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Il trasferimento è avvenuto al checkpoint di confine nell’area della città di Derbasia.

Rusvesna riferisce inoltre che “la polizia militare russa e l’esercito turco hanno tenuto una riunione in un posto di blocco alle frontiere nella regione della Derbasia per il pattugliamento congiunto della striscia di confine” e che “l”incontro è stato chiuso alla stampa”.

L’esercito siriano è incredibile, i suoi  ragazzi di leva sono andati contro una gran quantità di forze ostili al loro paese e mai sono disegnati dalla stampa internazionale secondo il merito che loro spetterebbe. Ed ora sono lì a difendere la propria terra ed i curdi, gli stessi che gli sparavano contro se provavano ad oltrepassare le rive dell’Eufrate.

In questi giorni di combattimenti contro le forze filo-turche  appoggiate dall’esercito regolare turco, si sono opposti come meglio potevano armati di mezzi leggeri contro le divisioni corazzate turche e forze sovrabbondanti. Tutto allo scopo di limitare l’area che le milizie jihadiste  filo-turche si stanno accaparrando. Durante queste operazioni l’esercito siriano ha subito perdite e  da qui i prigionieri rilasciati oggi dopo una lunga mediazione russa.

Molti si sono chiesti – con l’esercito siriano (SAA) presente con scarse forze e mal armato (per i tanti fronti nel paese e per le forze ridotte dopo 8 anni di guerra) – perché i russi non sono intervenuti per appoggiare SAA. Questa è una buona risposta: le forze armate russe non possono affrontare una battaglia diretta contra la Turchia che vanificherebbe tutti gli sforzi diplomatici fatti e le conquiste ottenute con un  sapiente mix di diplomazia e interventi militari.
Questo episodio dimostra che ci si muove e dolorosamente a volte la soluzione migliore non è intervenire direttamente, quando sicuramente si vorrebbe. Neanche gli USA lo hanno fatto ma non dimentichiamo chi è restato.

Comunque ora godiamoci questo momento. Tra le tante brutte notizie di questi giorni una che rende contenti:  vedere quei ragazzi tornare con i propri commilitoni e con persone amiche conforta. Speriamo che in questo senso e con uno spirito diverso  sia possibile nei prossimi giorni cessare la voce delle armi e cominciare a costruire in prospettiva della pace.

patrizio ricci by @vietatoparlare

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Toghe e 007: perché condizionano l’agenda politica italiana

Fonte Libre Idee – scritto il 26.10.2019 Servizi segreti e magistratura: due player decisivi, ancora una volta, nel destino italiano? Solo grazie ai cosiddetti “servizi deviati” fu possibile trasformare in catastrofe nazionale gli anni di piombo, rendendo quasi invincibile il terrorismo rosso-nero. Più tardi, analoghe “manine” contribuirono ad agevolare l’eliminazione degli scomodissimi Falcone e Borsellino. …

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