The National Interest: per gli USA è prioritario sbarazzarsi dell’alleanza con l’Ucraina

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Con l’avvento al potere del presidente Volodymyr Zelensky, la situazione in Ucraina è addirittura peggiorata rispetto al governo precedente. Questa conclusione è stata fatta in un articolo della principale edizione americana di The National Interest. Si tratta di violazioni sistematiche dei diritti umani e dei giornalisti, nonché dell’introduzione della censura unilaterale, espressa nella chiusura dei media indipendenti. L’Ucraina sta …

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A Zelensky la pace nel Donbass non interessa, è solo l’occasione per negoziare con ‘attori potenti’

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L‘agenzia ufficiale russa Tass dice che il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha proposto di stabilire un nuovo formato per i negoziati sul Donbass con il coinvolgimento di “attori potenti”, in parallelo al Normandy Four Format (Germania, Francia, Russia e Ucraina). Ha fatto questa affermazione martedì durante il suo viaggio di lavoro nella regione di Kherson. …

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Quanto conta la voce della gente del Donbass per Kiev ed occidente

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Nelle scorse settimane mezzo mondo ha parlato di Donbass. Da Washington a Bruxelles, passando da Parigi, Berlino e Roma, sia giornalisti che politici hanno sostenuto l’integrità territoriale dell’Ucraina”, affermando che i territori di Donetsk e Lugansk devono tornare sotto il controllo di Kiev.

Insomma, è stata data voce a tutti… tranne che agli abitanti di questa regione! Cosa pensa la gente che vive da quelle parti? Cosa vorrebbe dire a Zelensky, colui che voleva incontrare Putin proprio in Donbass?

da Rangeloni News

Crisi tra Ucraina e Russia – Debriefing dell’analista Stefano Orsi e del direttore di Geopolitical Center

DEBRIEFING

Rilancio l’aggiornamento di Stefano Orsi sulla situazione tra Russia ed Ucraina. La situazione nel Donbass resta comunque molto ambigua, diciamo che è la Russia che ha voluto fare un passo indietro ma solo per fare un esempio, il 22 aprile una brigata di carri armati ucraina (43 veicoli da combattimento T-64) dell’esercito ucraino è stata schierata nella direzione di Lughansk – dati dal Rapporto di monitoraggio speciale dell’OSCE del 24 aprile .

Nell’area di responsabilità della 92a brigata  delle forze armate ucraine, i  nostri osservatori hanno registrato l’arrivo di quarantatré carri armati e tre veicoli corazzati da combattimento nell’insediamento di Podlesnoye, oltre a tre veicoli corazzati da combattimento e due corazzati da trasporto truppe. nell’insediamento di Loskutovka.

Gli scambi di fuoco sono ormai quotidiani, mentre dalla parte ucraina si scavano trincee per avvicinarsi alle linee indipendentiste.

@vietatoparlare


Stefano Orsi:

La crisi tra l’Ucraina e la Russia ha avuto un epilogo fortunatamente pacifico, analizziamo la deescalation improvvisa e le sue ragioni, facciamo il punto sulle posizioni dei due schieramenti allargando lo sguardo sulla NATO e sui rapporti con la Cina sempre più stretti alla Russia. Grazie alla preparazione e capacità analitica dell’amico “Virgilio” di GPC , Geopoliticalcenter, analizziamo nel dettaglio una situazione tra le più difficili che abbia avuto modo di vedere nel corso non di questi anni, ma della mia vita stessa.

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Ucraina – Le truppe russe si ritireranno dal confine ma non torneranno nelle basi iniziali

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Sull’aumento considerevole delle truppe russe sul confine russo-ucraino molti analisti hanno disegnato scenari validi. L‘idea che avevo io era che l’esercito russo sarebbe rimasto fino al completamento del North Stream. Se parliamo di interesse nazionale russo, quest’opera è importante sotto vari aspetti. L’ipotesi però sembrava saltare in quando, il ministro della Difesa delle Federazione russa …

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Zelensky propone a Putin un incontro su linea del fronte in Donbass

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L’ex comico e attuale presidente d’Ucraina Vladimir #Zelensky continua a dimostrarsi un ottimo attore, recitando la sua parte. È evidente che si tratta di provocazione, sapendo che il Cremlino ignorerà questa proposta. L’intento è chiaro: continuare a far passare il concetto di crisi tra Russia e Ucraina, soprattutto per i partner europei. La notizia ha …

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Ore cruciali per Russia ed Ucraina: la situazione di Stefano Orsi

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Analisi dell’analista ed esperto di geopolitica Stefano Orsi e di Virgilio direttore di Geopoliticalcenter

Il 3 marzo, il Cremlino ha richiamato l’attenzione su ciò che sta accadendo nell’Ucraina orientale per la prima volta da molto tempo. In quell’occasione era stata segnalata da parte russa “l’ingresso dei militari ucraini in quelle zone in cui non dovrebbero trovarsi dopo il ritiro” delle truppe.

Da allora (ma ancor prima da settembre 2020) la situazione si è surriscaldata, favorita anche dalla pressione costante da parte ucraina di voler entrare nella Nato e da un’ostilità crescente da parte della leadership di Kiev. Quest’ultima con un decreto, il 117 del 24 marzo 2021 , ha manifestato l’intenzione di riprendersi la Repubblica autonoma di Crimea e il Donbass anche con la forza.

L’accumulo di forze ucraine non consentite in base agli accordi di Minsk in procinto di lanciare una offensiva sulle provincie indipendentiste, insieme alle ripetute violazioni il cessate il fuoco e alle dichiarazioni statunitensi ed europee, stanno sollecitando Mosca a fare il primo passo.

Il video è ricchissimo di informazioni e contiene una valutazione realistica della situazione

@vietatoparlare