Il coraggioso Poroshenko: più va male per lui, più pericoloso diventa per gli altri

[ad_1] Riferendoci alla evidente violazione da parte del regime di Poroshenko del diritto internazionale, oltre alla violazione degli articoli della Costituzione e delle leggi ucraine che normano le relazioni tra Stato e Chiesa, in questi giorni gli esperti e i politici fanno spesso questa domanda (non sempre con tono retorico): davvero non teme le conseguenze? …

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USA, Europa & NATO, sostenendo il regime di Kiev, rischiano la guerra su larga scala

[ad_1] Con Stati Uniti, Unione Europea e NATO che sostengono tutte le rivendicazioni “dell’aggressione russa” – di fronte a prove contrarie – il vero pericolo è che il regime di Kiev sarà incoraggiato a compiere ulteriori provocazioni sconsiderate che porteranno ad una guerra totale su larga scala. Appare inconfutabile che le tre navi della Marina …

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Quindi, c’è stata qualche forma di ingerenza negli Stati Uniti?

La caccia alle streghe sfrenata che è stata avviata con noncuranza un paio di anni fa si è ora evoluta in un’arma di scelta per le fazioni politiche e finanziarie in competizione a Washington. Sì, stiamo parlando delle accuse sulle elezioni presidenziali in Russia che il MSMS ha discusso per mesi, in totale dispregio del …

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Dietro l’incidente dello stretto di Kerch si nascondono problemi più ampi

New Eastern Outlook sull’incidente nello stretto di Kersh. E’ da precisare che il trattato stipulato con la Russia prevedeva che le navi militari potessero passare con una speciale autorizzazione rilasciata 3gg prima del passaggio stesso. Inoltre, il passaggio nello stretto di Kerch era considerato russo anche prima dell’annessione della Crimea formalizzata tramite il referendum, avvenuta …

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Ucraina: la scissione della Chiesa Ucraina da quella Ortodossa di Mosca riguarda lo stato non la Chiesa, parola di Poroskenko

Poroshenko: l’autocefalia riguarda la sicurezza nazionale, non la Chiesa

La questione della concessione del Tomos di autocefalia alla Chiesa Ortodossa ucraina non riguarda tanto la Chiesa quanto lo Stato, l’indipendenza e la sicurezza nazionale dell’Ucraina. Lo ha annunciato il Presidente Petro Poroshenko in un discorso in occasione del 27° anniversario della dichiarazione d’indipendenza dell’Ucraina.

“L’Accordo di Associazione e il regime senza visti con l’Unione Europea, la creazione di un esercito in grado di combattere e la decisione di rifiutare il gas russo, rafforzare la posizione della lingua ucraina e tornare alla nostra storia, consolidando il percorso verso l’UE e la NATO nella Costituzione ucraina – tutto questo fa parte della nostra strategia statale. È accuratamente descritta dalle parole dello scrittore ucraino del secolo scorso Mikola Chvylovij: “Via da Mosca!” – “Europa adesso!”, ha detto Poroshenko.

Ha anche sottolineato che questo riguarda anche la questione dell’autocefalia della Chiesa Ortodossa ucraina e della ricezione del Tomos.

“Voglio spiegare che questa è più una questione della nostra sovranità, della nostra indipendenza, della nostra sicurezza nazionale, più che una questione della Chiesa. Negli ultimi giorni una foto eloquente è girata sui social network: un vescovo della Chiesa Ortodossa russa consacra un sistema missilistico nella Crimea occupata. Il Patriarca Cirillo ad ogni liturgia prega per le truppe russe – quelli che uccidono gli ucraini. La ROC è parte integrante del sistema politico della Federazione Russa. Il Cremlino non nasconde che la considera uno degli strumenti principali per influenzare l’Ucraina”, ha sottolineato il capo dello Stato.

Secondo lui, la Russia ha influenzato gli eventi in Ucraina attraverso la Chiesa.

La situazione nell’Ortodossia ucraina viene discussa dal Consiglio di Sicurezza della Russia sotto la guida di Putin. E allo stato ucraino viene chiesto di non interferire. Ma quando a Mosca si parla di Ucraina come territorio presumibilmente canonico, questa non è una violazione della nostra integrità territoriale? Sarebbe un crimine chiudere un occhio su questo. Cambiare la situazione non è un diritto del presidente ucraino – è un suo dovere”, ha osservato Poroshenko.

Secondo lui, è proprio per questo motivo che l’Ucraina ha avviato negoziati con il Patriarca Ecumenico.

“Districare il nodo è stato difficile, ma c’è un risultato. Sua Santità e il Sinodo hanno confermato l’illegalità dell’annessione della metropolia di Kiev da parte di Mosca, che avvenne nel XVII secolo. Loro, così come noi, non riconoscono alcuna rivendicazione della ROC in Ucraina. Avremo la nostra Chiesa, indipendente da chiunque, che sarà riconosciuta dall’Ortodossia mondiale. È stata presa una decisione che concede l’autocefalia alla Chiesa Ortodossa dell’Ucraina. Il Tomos, il decreto che conferma questo, è stato scritto. È stato nominato un sinodo che sceglierà il capo che andrà ad Istanbul e riceverà il Tomos dalle mani di Sua Santità Bartolomeo”, ha sottolineato il capo dello stato.

“Lo Stato garantisce un diritto costituzionale alla libertà di culto, anche a coloro che vorranno rimanere in comunione con la Chiesa russa. Ma la Chiesa Ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca qui non ficcherà più il naso, così come non marchierà più ciò che è canonico e ciò che è fuori dalla grazia di Dio”, ha riassunto Petro Poroshenko.

Dopo questa affermazione è chiaro che ora ogni credente o ecclesiastico della canonica Chiesa Ortodossa ucraina che critica la forzata tomizzazione e autocefalizzazione, così come la forzata “fusione nell’estasi con gli scismatici”, e si rifiuterà di far parte della locale Chiesa Ortodossa unita [che verrà creata dopo la concessione del Tomos – ndr] potrà essere accusato di minare la sicurezza nazionale.

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source link: Saker Italia
Articolo di varjag2007su pubblicato su Stalker Zone il 3 dicembre 2018
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

Deluso dal Maidan

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