E’ un fake il video del militare russo che controlla nelle cabine elettorali

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Questo video, diventato virale su Internet, è stato oggetto di una brillante parodia da parte di Maurizio Crozza nel suo spettacolo serale, che purtroppo con l’utilizzo improprio della satira ha messo in discussione non singoli episodi , ma le elezioni russe nel loro complesso, in linea con la narrativa promossa da Bruxelles. Sebbene i paesi …

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Il video clip “Katy Don’t Go to the Supermarket” del 1985 predice la dittatura digitale in arrivo

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Canale Italia ha recentemente riproposto una canzone emblematica del 1985, “Katy Don’t Go to the Supermarket”, che risuona con sorprendente attualità nel contesto del 2024. La canzone, un tempo considerata una semplice opera di fantasia, oggi assume un significato più profondo, riflettendo le preoccupazioni contemporanee riguardo alla sorveglianza, al controllo sociale e alle trasformazioni nella società quotidiana.

Già nel 1985, la canzone anticipava temi che sono diventati centrali nel nostro tempo, come l’uso della tecnologia per monitorare e influenzare le abitudini di consumo. Il brano fa riferimento a tecniche come il riconoscimento facciale nei supermercati, utilizzate per tracciare la frequenza delle visite dei clienti e i loro acquisti, un concetto che oggi risuona con la realtà di una società sempre più digitalizzata.

Il video della canzone tocca anche l’argomento della digitalizzazione del denaro e della società, citando l’esempio dell’Islanda, dove i pagamenti avvengono principalmente tramite carte di credito e app, riducendo drasticamente l’uso del contante.

In studio, si discute anche dell’importanza dei simboli e del loro potere di comunicare messaggi o influenzare la società. Vengono citati testi come “Psicologia delle masse” di Gustave Le Bon e “Il campo dei santi” di Jean Raspail, che offrono una prospettiva più approfondita sugli sviluppi attuali nella società moderna.

“Katy Don’t Go to the Supermarket” non è solo una canzone, ma una potente metafora che presenta i temi di controllo sociale e perdita di libertà individuale in un’era caratterizzata da una crescente digitalizzazione e sorveglianza. Questa canzone riflette le preoccupazioni di un’élite che, attraverso tali strumenti, cerca di consolidare il proprio potere e lo status quo.

Censura a Visione TV: neanche lo stato ha così potere – Il punto di vista del giornalista e scrittore Paolo Borgognone

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Il canale YouTube di Francesco Toscano è stato sospeso per una settimana da una nota azienda privata americana, in un atto di censura che appare del tutto arbitrario e allineato con gli interessi politici prevalenti in un determinato momento storico, influenzati dalle lobby. In risposta a questo provvedimento oppressivo e ingiustificato, il video “Verso la …

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Ucciso a Istanbul il fondatore dei White Helmet, l’Ong che agisce ‘embedded’ ad al Qaeda

James Le Mesurier, uno dei fondatori di White Helmets, è stato trovato morto a Istanbul: era un ex ufficiale dell’intelligence britannica che ha lavorato nei PMC anglo-americani, che ha svolto un ruolo importante nei legami di questa organizzazione terroristica con ONG e agenzie di intelligence dei paesi occidentali che cercavano di rovesciare il governo di …

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La lotta governativa all’odio, ovvero l’arroganza dei regimi totalitari

Ciò che proprio non riesco a capire è come mai a decretare la lotta contro l’odio ed a difendere i buoni sentimenti e l’altruismo , sono proprio quelli che negano in tutti i modi una Verità unica a favore di ponti e dialogo. Questo è il segno infallibile che in realtà fanno leggi perché sono …

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Toghe e 007: perché condizionano l’agenda politica italiana

Fonte Libre Idee – scritto il 26.10.2019 Servizi segreti e magistratura: due player decisivi, ancora una volta, nel destino italiano? Solo grazie ai cosiddetti “servizi deviati” fu possibile trasformare in catastrofe nazionale gli anni di piombo, rendendo quasi invincibile il terrorismo rosso-nero. Più tardi, analoghe “manine” contribuirono ad agevolare l’eliminazione degli scomodissimi Falcone e Borsellino. …

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Francia: politici assenti e codardi di fronte alla piaga del fondamentalismo islamico

Dopo l’attacco alla prefettura di Parigi di qualche settimana fa, per il quale è quasi certa la matrice islamista, Sputnik ha intervistato l’ex giudice ed ex capo dei Servizi francese Alen Marsaud. In Francia si continua a fare i conti con il terrorismo jihadista e, dopo gli eclatanti casi di Charlie Hebdo e del Bataclan nel …

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