Tucker Carlson: Perchè ho intervistato Vladimir Putin

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Tucker Carlson introduce alla sua intervista con il presidente russo Vladimir Putin. Spiega che l’intervista è stata realizzata a Mosca, e sottolinea i rischi e le ragioni dietro la decisione di condurla.

Egli evidenzia che, due anni dopo l’inizio della guerra che sta ridisegnando il mondo, molti americani non sono ben informati sugli eventi in Russia e in Ucraina, nonostante le conseguenze globali significative del conflitto, inclusi i cambiamenti nelle alleanze militari e commerciali globali, l’impatto sulle economie mondiali e la fine dell’ordine economico post-seconda guerra mondiale.

Carlson critica i media americani per non aver fornito una copertura equilibrata del conflitto, accusandoli di omettere informazioni cruciali e di promuovere propaganda governativa. Sostiene che, mentre i media hanno dato ampio spazio a interviste con il presidente ucraino Zelensky, nessun giornalista occidentale ha intervistato Putin per ascoltare la sua prospettiva. L’intervista con Putin, secondo Carlson, è un tentativo di informare gli americani su tutti gli aspetti della guerra a cui sono indirettamente coinvolti.

Il noto giornalista afferma che l’intervista è stata finanziata autonomamente, senza il sostegno di governi o entità esterne, e sarà disponibile gratuitamente sul suo sito web, http://tuckercarlson.com. Inoltre, menziona che Elon Musk ha promesso di non sopprimere o bloccare l’intervista sulla sua piattaforma, X (precedentemente conosciuta come Twitter), nonostante le aspettative che altri governi occidentali possano tentare di censurarla.

In conclusione, Carlson invita gli spettatori a guardare l’intervista con una mente aperta, sottolineando l’importanza della libertà di parola e del diritto degli americani di essere informati su questioni di rilevanza globale, permettendo loro di formarsi una propria opinione in modo libero e informato.

Toghe e 007: perché condizionano l’agenda politica italiana

Fonte Libre Idee – scritto il 26.10.2019 Servizi segreti e magistratura: due player decisivi, ancora una volta, nel destino italiano? Solo grazie ai cosiddetti “servizi deviati” fu possibile trasformare in catastrofe nazionale gli anni di piombo, rendendo quasi invincibile il terrorismo rosso-nero. Più tardi, analoghe “manine” contribuirono ad agevolare l’eliminazione degli scomodissimi Falcone e Borsellino. …

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Steinmeier mania

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Vescovo cattolico a Damasco: “Se non fosse stato per la Russia ci avrebbero massacrato”

Intervista esclusiva a Jano Battah, vescovo cattolico a Damasco. La traduzione è di Pandora TV (Monica Ricatti).

Invece, quella che segue, è la trascrizione della traduzione effettuata da un amico caricata direttamente su Youtube (purtroppo non ancora visibile a tutti dati i tempi biblici di verifica di Youtube..)

Vescovo Siriaco Cattolico: Se non fosse per l’esercito siriano e la Russia, saremmo stati massacrati.

Vescovo:Anzitutto ci tengo a ringraziarvi. Infatti, la vostra visita tocca il nostro cuore, specialmente adesso che stiamo vivendo questa difficile crisi.
Signore come te che dedicano il proprio tempo per chiedere delle nostre condizioni. I canali diplomatici ci sono stati chiusi in faccia.
Loro non vogliono ascoltare le voci del popolo siriano.
Il mondo intero parla in nome del popolo siriano, ma nessuno vuole ascoltare il popolo siriano. Quindi, noi siamo la voce della giustizia in mezzo a questo caos
Ecco perché ci tengo a ringraziarla. perché lei ci sta ascoltando
Noi, che abbiamo sofferto tanto. Non ho visto soffrire solo in Siria, ho anche visto la gente siriana costretta a lasciare il Libano.
La mia valutazione della situazione è che si tratta di una guerra globale contro la Siria. Guerra di aggressione, guerra di distruzione
Il concetto di rivoluzione ha bisogno di una scienza e di una filosofia. Sfortunatamente noi combattiamo la filosofia nel nostro Paese
Mi nomini un solo filosofo arabo dei tempi recenti.
Io so di parecchi filosofi tedeschi o europei, ma non ricordo un solo filosofo arabo. Certamente ci sono scrittori arabi, ma non sono filosofi
Noi stiamo soffrendo seriamente a motivo della mentalità araba.
Io non sono contro il concetto di rivoluzione o di cambiamento.
Noi siamo accusati di essere “pro-regime”. No! Noi siamo con il nostro Stato legittimo e il nostro esercito nazionale.
Come sacerdoti, noi siamo con la nostra gente
Loro conoscono noi e noi conosciamo i loro bisogni
Noi non abbandoniamo il nostro popolo e non fuggiamo durante la crisi.
Parlare è facile, ma quando qualcuno ti assale, noi abbiamo il diritto di difenderci.
La Siria è stata aggredita da grandi nazioni
Chi vuole esportare da noi la democrazia? Non voglio parlare dell’Arabia Saudita!
Io ho vissuto in Italia e in Europa per 15 anni
Il popolo italiano era contro la guerra all’Iraq. Quindi, perché l’esercito Italiano ha invaso Baghdad?
Si è trattato di un impegno volontario? Guardi quanti soldati italiani sono morti in Iraq!
Non esiste un Paese realmente democratico. Forse la Svizzera…
La democrazia quindi non è qualcosa di assoluto
Inoltre, nessuno ha il diritto di imporre un cambiamento del sistema politico di un altro stato!
Io ho studiato legge, questo è diritto internazionale.
Tu non hai il diritto di dirmi chi voglio o non voglio come mio Presidente!
Io scelgo il mio Presidente.
Noi non interveniamo nei vostri affari politici. Voi non avete il diritto di intervenire nei nostri affari interni.
Io ho vissuto in Europa e non vi ho visto democrazia.

Giornalista: Lei ha vissuto in Europa, ma adesso ai Cristiani del Medio Oriente è stata offerta ospitalità
di restare in Europa, dove possono vivere in paesi democratici e godere della libertà di parola
libertà di pratica religiosa
Come Vescovo Cattolico Siriaco, qual è la sua posizione al riguardo?

Vescovo: Prima di tutto, noi siamo minoranza in Medio Oriente
Credo anche che i Cristiani siano minoranza in tutto il mondo
Per esempio, anche in Francia i Cristiani sono una minoranza. La percentuale di atei è alta
Così, essi non stanno emigrando verso Paesi cristiani
ma verso Paesi dove dopo pochi mesi essi non saranno che un numero
Mi sento triste riguardo ai popoli europei più ancora di quanto non lo sia per la mia gente che emigra in Europa
Io non cambierei il mio Paese con il mondo intero. Io ero a capo di un istituto a Roma.
Ma ho presentato le mie dimissioni per servire il mio Paese
Gli Europei sono un popolo di consumatori, lavorano e si stancano molto
Lo stesso si può dire degli Stati Uniti e me ne dispiaccio

Vescovo: è gente molto gentile, ma lavorano un sacco!
Sono solo consumatori.. La nostra gente è più felice
prima della guerra le scuole siriane, le università, la sanità erano gratuite.
C’era lavoro e la Siria era uno dei Paesi più sicuri al mondo
Ma dopo la cosiddetta “primavera araba” queste istituzioni statali sono state distrutte
Abbiamo iniziato l’accattonaggio e siamo stati dispersi in tutto il mondo
Io sono contro l’emigrazione della mia gente, perché non saranno felici lì
Non sto dicendo che gli Europei non hanno valori e vite confortevoli
ma la rivoluzione francese ha marginalizzato Dio

Giornalista: riguardo al ruolo delle Chiese,
come comunicano con il governo siriano relativamente ai colloqui di pace con i miliziani?

Vescovo: il ruolo della Chiesa è efficace
L’uomo che ha favorito la riconciliazione nazionale a Homs è Padre Michel Naaman
Nessuno osava accompagnare i miliziani ad eccezione di padre Michel Naaman
L’uomo dietro Al-waar e alla vecchia riconciliazione di Homs è padre Michel Naaman
Sono orgoglioso di questi Sacerdoti perché non sono fuggiti ma sono rimasti con la popolazione
Tanto di cappello a questi preti!
Lo sa quant’è il salario di questi preti? 60 $ al mese.
non bastano nemmeno a fare un pieno di benzina alla vostra auto. Ma essi continuano ad aiutare la gente.
e loro non fuggono, nonostante ne siano tentati
I Siriani non fuggono dalla Siria, i cristiani che hanno lasciato la Siria hanno avuto alcuni problemi:
Una madre che voleva vedere sua figlia all’estero.. alcuni non hanno sopportato di stare sotto i bombardamenti..
Ma noi non siamo scappati, a dispetto dei bombardamenti continui; siamo stati martirizzati ma non siamo corsi via.
I Siriani cristiani non sono scappati, malgrado le bombe.
Il VERO problema è la politica sbagliata degli USA e la debolezza della posizione europea:
L’Europa (UE) è debole e non prende decisioni indipendenti,
se l’Europa conta sui suoi valori e la sua forza.
Se non fosse stato per la Russia, saremmo stati massacrati. La mia famiglia è stata sottoposta al macello.
Dio ha mandato la Russia a salvarci.
Non c’è un’alternativa ad Assad. Se tu devi scegliere tra la Jungla e Assad, tu scegli Assad.
Perché nella Jungla potresti dover affrontare un elefante, o incontrare un dinosauro.
Che tipo di cultura stanno cercando di esportare in Siria?
La cultura dell’ISIS e dei tagliagole.
Avete visto come decapitano le persone solo perché sono differenti da loro?!
Che tipo di religione è questa? Questo non ha nulla a che vedere con l’Islam.
ISIS è un partito politico con degli obiettivi che è stato mandato dall’esterno
Noi viviamo in pace in Siria: non c’è una guerra civile qui.
Ci amiamo e viviamo insieme. Noi non sappiamo nemmeno se qualcuno è un cristiano o musulmano.

Giornalista: Ma i media occidentali riportano quello che accade qui come una “guerra civile”.

Vescovo: NO! Noi abbiamo accolto e aiutato le famiglie dei miliziani
le famigie dei miliziani vivono in Damasco.
Finora, il governo siriano paga gli stipendi in zone sotto il controllo dei militanti
Quindi non è una guerra civile.
L’esercito siriano non uccide la sua gente, l’esercito protegge il suo popolo.
Come una ragazza siriana.. ha paura quando incontra un soldato siriano?
Ma, non hai paura quando incontri un miliziano mascherato?

Giornalista: Certamente!

Giornalista: vorrebbe parlare del futuro della Siria?

Vescovo: Io sono ottimista e fiducioso che la Siria prevarrà sopra i suoi nemici
perché noi abbiamo siamo i giusti che difendono se stessi
Voglio dire questo a beneficio della storia: se il popolo siriano fosse contro il presidente Assad..
non potremmo sopravvivere un mese
Il popolo siriano supporta il presidente Assad: è per questo che egli è ancora vivo
Lui non è un Alawita ma al 100% siriano
Lui serve tutti i Siriani, non solo gli Alawiti (come qualcuno dichiara)

Giornalista: I Media occidentali sostengono che la Siria dovrebbe essere divisa su base etnica e confessionale.

Vescovo: I Siriani non saranno divisi. Damasco ha respinto la divisione del Libano e sarà respinta anche la divisione della Siria.

Giornalista: Sua Eccellenza, vuole inviare un messaggio ai governi e ai media occidentali?
chi pretende di aiutare il popolo Siriano mediante certe organizzazioni come i “caschi bianchi”
e invita la gente in Occidente a donare soldi a questa organizzazione

Vescovo: Io so una cosa per certa: se vogliono aiutarci, lasciamo che ci aiutino a rimanere in Siria e in Medio Oriente
I musulmani hanno bisogno che i Cristiani restino e noi scegliamo di restare
Nessuno ci può costringere ad abbandonare le nostre radici in questa terra
La lasceremo quando decideremo di lasciarla e abbiamo scelto di restare
A mio parere, questi donatori dovrebbero venire in Siria e vedere chi sta davvero aiutando il popolo siriano
Nessuno ci sta aiutando, eccetto Dio.

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