Tentativo di colpo di stato in Bolivia: cosa sta succedendo?

Il generale ribelle Zúñiga ha annunciato la formazione di un governo temporaneo in Bolivia, dichiarando la fine dell’era del regime socialista e del governo del partito Movimento verso il Socialismo. Ha accusato le autorità attuali di seguire un percorso autoritario e di estrema sinistra, promettendo di ripristinare le istituzioni democratiche.

Zúñiga ha anche dichiarato che l’esercito libererà tutti i prigionieri politici, inclusi politici di destra e l’ex presidente ad interim Jeanine Áñez. Inoltre, ha promesso l’amnistia per tutto il personale militare coinvolto nel tentativo di colpo di stato del 2019.

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Nel frattempo, il presidente boliviano Luis Arce ha reagito alle richieste del generale ribelle nominando un nuovo comando militare,  i nuovi comandanti hanno giurato in una cerimonia trasmessa dalla televisione nazionale.

Tuttavia le notizie sono onfuse. Riuscire a capire cosa sta succedendo non è semplice.
Ad una prima serie di notizie nelle quali Luis Arce sarebbe stato deposto ne sono seguite altre secondo le quali operai e agricoltori starebbero scendendo in piazza in sostegno del governo, secondo le quali il governo avrebbe nominato nuovi capi militari e i soldati dell’ex generale Zuniza avrebbero lasciato il palazzo e che lo stesso golpista sarebbe in fuga fuori La Paz.
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Ovvero, alcune fonti affermano che il colpo di stato potrebbe essere stato annullato a causa della mancanza di sostegno interno alle forze armate boliviane.

I paesi della regione hanno manifestato sostegno all’attuale presidente della Bolivia. Il presidente uruguaiano Luis Lacalle ha condannato il tentativo di colpo di stato, esprimendo solidarietà al governo di Arce. Anche il ministro degli Esteri messicano Alicia Bárcena ha espresso supporto a Arce, mentre il governo colombiano ha denunciato le azioni dei militari, affermando che minacciano l’ordine costituzionale del paese. L’Unione Europea ha condannato l’operato del generale Zúñiga.

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Questi eventi sono rilevanti per la Federazione Russa: il presidente boliviano Arce ha partecipato al Forum economico internazionale di San Pietroburgo a giugno, discutendo l’importanza di rafforzare le relazioni bilaterali con la Russia. La Bolivia è uno dei principali detentori mondiali di riserve di litio, essenziale per la produzione di batterie, con una domanda in continua crescita. Rosatom, l’azienda statale russa, ha vinto un bando nel 2023 per lo sviluppo di giacimenti di litio, prevedendo un investimento di 600 milioni di dollari e l’avvio della prima fase del complesso industriale nel 2025.

In questo contesto, canali filo-Cremlino e analisti suggeriscono che dietro il tentativo di colpo di stato vi siano le autorità americane, intenzionate a indebolire la Russia. Nel dicembre 2023, la società russa Uranium One Group ha stipulato un accordo con la boliviana YLB per produrre carbonato di litio nella provincia di Potosi. Nello stesso tempo, i boliviani rifiutarono diverse compagnie tedesche.

Direi che ci sono gli estremi per un tentativo di far riorbitare in maniera proficua il paese nell’alveo del paese a stelle e strisce.

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