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Guerra in Iraq – Tereq Aziz: l’illusione di costruire sull’odio.

Di cosa è accusato Tereq Aziz? Come membro del Consiglio Rivoluzionario ( ma vi ha preso parte in 26 anni solo 2 volte – fonte il messagero.it ) è  accusato di essere stato complice degli eccidi di sciti e curdi ma la condanna a morte  è “per persecuzione ai partiti islamici”.

Condannato in un primo tempo a 15 anni di carcere dagli USA, tra due giorni doveva essere scarcerato per buona condotta dopo averne scontato la metà.

Ma esaminiamo il tutto nel suo insieme:

1° fatto:

Il governo americano e quello britannico hanno iniziato la guerra in Iraq occupando questo paese senza chiedere l’autorizzazione della comunità internazionale, come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ed hanno addotto false motivazioni, …e si sapeva fossero false.

2° fatto:
151.000 i civili iracheni uccisi nei tre anni successivi all’invasione guidata dagli Usa (fonte Organizzazione Mondiale della Sanità ) per effetti collaterali

3° fatto
Per quanto riguarda le uccisioni di curdi (ma non è come molti pensano : non è per questo che è giunta la condanna a morte!) , ci sono notizie contrastanti per cui sarebbe consigliato usare molta prudenza:  secondo quanto contenuto in un rapporto del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, il «Washington Post» del 3 maggio 1990 ha affermato che il massacro di Halabja avvenne come esito dei cannoneggiamenti reciproci con armi chimiche tra gli eserciti iracheno ed iraniano allo scopo di prendere possesso della località. Almeno ad Halabja non è certa la responsabilità irachena sull’eccidio di civili curdi:

“Postulando che il cloruro di cianogeno è stato il più infame utilizzo in guerra di agenti chimici per l’uccisione di curdi a Halabja, se consideriamo che l’Iraq non ha una storia di utilizzo di questi due elementi [cloruro di cianogeno e cianuro di idrogeno mentre l’Iran ce l’ha, si può concludere che è l’Iran il responsabile di questo attacco”.

(altra fonte http://www.fas.org/man/dod-101/ops/war/docs/3203/).

Non facciamo quindi,  per gli uomini , la “guerra dei numeri”, altrimenti dovremo parlare del fosforo bianco a Falluja, delle uccisioni, esecuzioni sommarie, torture e altre serie violazioni dei diritti umani anche da parte dei “buoni” che per un certo periodo hanno appoggiato l’Iraq nella guerra contro l’Iran del 1980-1988 (e sapevano con chi avevano a che fare).

Ora io non sono un “esperto, ma una cosa è certa: pure un bambino capisce  che di confusione ce n’è tanta!!

… Ora quantomeno è necessario dopo un periodo di guerra sanguinosissima,  che inizi e sia favorito un clima di riconciliazione.

Non vogliamo che sia così, ed allora  perchè non chiamiamo ogni cosa con il proprio nome? Odio e solo odio senza ragioni, i processi dovevano essere svolti da corti internazionali. Vediamo ora se con migliaia di morti occidentali possiamo dire la nostra a favore della vita di questo vecchio…

E per quando riguarda il nuovo governo in Iraq, pur non disconoscendo che si muove su difficoltà immense, non si macchi anch’esso, in questo momento cruciale per il Paese  di ulteriori delitti di cui la gente non ha bisogno e preservi la prima tra tutte le libertà: quella religiosa.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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