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Think Thank ucraino finanziato da USA e GB inserisce Trump nella lista dei nemici dell’Ucraina

Il sito americano di notizie “The National Pulse” ha pubblicato un interessante articolo ove afferma che Trump è stato inserito in una lista dei nemici dell’Ucraina, naturalmente all’insegna delle vecchi libertà di parola di cui potevamo godere fino qualche anno fa.

L’articolo di The National Pulse intitolato “Il gruppo ucraino finanziato dai contribuenti di Stati Uniti e Regno Unito pubblica l’elenco dei ‘nemici’ che include Trump, membri del Congresso e giornalisti conservatori” riporta che una pubblicazione ucraina chiamata “Data Journalism Agency” (TEXTY), supportata dai governi statunitense, britannico ed europeo, ha pubblicato un rapporto che etichetta centinaia di americani come nemici. Questo a causa del loro rifiuto di sostenere ulteriori guerre e maggiori finanziamenti per il governo ucraino.

Il rapporto, intitolato “Roller Coaster: From Trumpists to Communists,” identifica i principali politici, giornalisti e influencer dei social media statunitensi come strumenti di propaganda russa. Tra gli individui elencati figurano l’ex presidente Donald J. Trump, la rete Real America’s Voice, Laura Loomer, Jack Posobiec, Ben Shapiro, Ron DeSantis, Matt Gaetz, RFK Jr, Elon Musk, Vivek Ramaswamy, Tucker Carlson, JD Vance, Ron Paul, Alex Jones, Gavin Wax e molti altri.

L’articolo sottolinea che uno dei fondatori di TEXTY, Anatoly Bondarenko, è coinvolto nel progetto “TechCamp” del Dipartimento di Stato americano e che il gruppo ha legami con USAID, UKaid, Eurasia Foundation, Unione Europea e altre organizzazioni. Inoltre, TEXTY è un “partner esecutivo” del progetto TAPAS (Trasparenza e responsabilità nella pubblica amministrazione e nei servizi) dell’USAID.

Viene inoltre menzionato che gli ucraini hanno la partica invalsa alla compilazione di elenchi di cosiddetti nemici, citando la “lista delle uccisioni” del Centro Mirotvorets di Kiev, la quale ha inserito sulle proprie pagine alcune persone che sono poi stati presi di mira e uccisi, tra cui la giornalista Daria Dugina. E’ da considerare che poi sul sito in corrispondenza della loro scheda contenente le idee dissenzienti , dopo l’uccisione veniva scritto in calce “eliminato”.

L’articolo esprime preoccupazioni riguardo al fatto che i soldi dei contribuenti statunitensi potrebbero contribuire a finanziare tali sforzi per creare “liste dell’odio” e “liste di eliminazione” di cittadini americani.

Considerazioni

Ciò che più mi sorprende di questa notizia è che l’amministrazione democratica di Biden, essenzialmente formata da progressisti neocon, ha del tutto sostituito la Repubblica americana con uno stato sviluppato sul proprio concetto di ‘democrazia’ dei dem. Per questo, i progressisti di Biden si sono auto investiti del compito ‘morale’ di perseguire tutti coloro che possono in qualche modo ostacolare il loro progetto ideologico. È per questo che Trump e alcuni giornalisti si ritrovano in una lista che non si fa nessuno scrupolo a identificare queste persone come ‘nemiche dell’Ucraina’.

Tuttavia, a differenza di The National Pulse, non mi sorprende che Trump e gli altri siano inseriti in una lista di nemici, perché i nemici dell’Ucraina si identificano con quelli che Biden ha definito più volte ‘pericoli per la democrazia’, ovvero che minano la sua rielezione. Questa forma di democrazia, che la classe politica di cui fa parte Biden ritiene essere l’unica in grado di garantire al popolo americano l’evoluzione ideologica globalista proposta nel forum di Davos, è la stessa sviluppata dalla nomenklatura europea, strettamente alleata con i democratici. La rielezione di Trump sarebbe vista come una grave sciagura da questa élite politica.

Vedremo se si svilupperanno altre liste analoghe qui in Europa.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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