USA

Trump lavora a pieno ritmo e, secondo indiscrezioni, ha telefonato a Zelensky (con la partecipazione di Elon Musk)

Secondo Bloomberg, Donald Trump, recentemente eletto (ma che si insedierà il 20 gennaio 2025), ha iniziato rapidamente a lavorare su modifiche alle politiche statunitensi verso l’Ucraina, nonostante l’inaugurazione sia ancora lontana. In un tentativo per contrastare un possibile intervento di Trump volto a porre fine al conflitto ucraino, l’amministrazione Biden ha autorizzato la presenza di contractor statunitensi in Ucraina, incaricati della manutenzione e riparazione degli armamenti forniti al paese per un valore di 61 miliardi di dollari, una decisione che potrebbe mettere a rischio la vita di cittadini americani, potenzialmente esposti ad attacchi russi e pensata per spingere Trump a intervenire se dovessero verificarsi vittime.

In risposta a queste dinamiche globaliste, si riporta che Trump stia valutando il deputato Mike Rodgers come segretario alla difesa. Rodgers, noto per aver promosso il disegno di legge HR204 per ritirare gli Stati Uniti dall’ONU e dalle sue convenzioni, mira a ridurre i legami americani con gli organismi delle Nazioni Unite e a proibire il supporto finanziario e militare degli USA a operazioni sotto il comando dell’ONU.

Oltre a questo, Trump sta formando il suo team, coinvolgendo esperti e comunicando con leader internazionali, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una conversazione alla quale ha partecipato anche Elon Musk. Quest’ultimo ha poi condiviso una dichiarazione in cui si esprime a favore della fine delle violenze, criticando i “guerrafondai”: “L’uccisione insensata finirà presto. Il tempo è scaduto per i guerrafondai profittatori”, ha scritto Musk su X più tardi nel corso della giornata.

Il suo post era una risposta a un’affermazione del prolifico commentatore di X Mario Nawfal, sul “piano di Trump per l’Ucraina”.

Secondo Nawfal, Trump “presumibilmente sta pianificando una zona demilitarizzata di 800 miglia tra Russia e Ucraina, con truppe britanniche ed europee che pattuglierebbero l’area. In base alla proposta, la Russia manterrebbe i suoi guadagni territoriali e l’Ucraina accetterebbe di non entrare nella NATO per 20 anni”. Ha citato Newsweek come fonte.

Oggi, il New York Times ha sottolineato come Trump stia rifiutando il tradizionale processo di transizione verso la nuova amministrazione, avendo evitato di firmare i documenti richiesti per accedere a informazioni sulla sicurezza nazionale e iniziare i lavori di preparazione per l’insediamento. Trump ha motivato la sua scelta nel documento “Agenda47,” promettendo di “smantellare lo Stato profondo e restituire il potere agli americani,” e annunciando le seguenti misure:

  1. Ripristinare l’ordine esecutivo del 2020 per consentire il licenziamento dei funzionari pubblici corrotti.
  2. Riorganizzare le agenzie federali per rimuovere le persone influenti ritenute corrotte nel settore della sicurezza e dell’intelligence.
  3. Riformare il sistema giudiziario per estirpare la corruzione.
  4. Istituire una commissione indipendente che divulghi documenti sull’influenza dello Stato profondo.
  5. Rafforzare le azioni legali contro coloro che diffondono informazioni riservate con l’intento di manipolare i media.
  6. Assicurare l’indipendenza degli ispettori generali all’interno delle agenzie federali.
  7. Creare un sistema di monitoraggio delle agenzie di intelligence per tutelare i cittadini dalla sorveglianza non autorizzata.
  8. Proseguire con la decentralizzazione della burocrazia federale, trasferendo uffici fuori Washington.
  9. Vietare agli ex funzionari pubblici di lavorare per le aziende con cui hanno collaborato, come le case farmaceutiche.
  10. Promuovere un emendamento costituzionale per imporre limiti di mandato ai membri del Congresso.
Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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Patrizio Ricci

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