Trump se ne era confidato solo con con pochi intimi. Ma una talpa ha dato la notizia riservata al Washington Post . Non si tratta però questa volta di pirati informatici russi che minerebbero elezioni o di una questione di sicurezza nazionale. Ma è come se lo fosse: Donald Trump ha fatto un atto di cortesia ed ha telefonato al presidente Putin, dicendogli “congratulazioni per la tua rielezione”.
Il gesto – a quanto pare – non è stato tollerato dagli stormi di falchi di cui si è circondano il presidente. L’episodio ha scatenato le proteste dei repubblicani e il senatore Chuck Grasley ha tuonato, “Putin è un criminale”.
Si apprende che i suoi stretti consiglieri gli avevano presentato un documento scritto in cui gli si sconsigliava tassativamente di fare la telefonata fatidica di congratulazioni.
[su_quote style=”flat-light”]Non congratularsi con Putin per le elezioni” era scritto a caratteri cubitali sul foglio che i consiglieri per la sicurezza nazionale hanno consegnato a Trump in preparazione della telefonata di martedì con il presidente russo. (Repubblica)[/su_quote]
[su_panel shadow=”0px 2px 10px #868686″ text_align=”left”]Facciamocene una ragione: gli Stati Uniti possono lanciare missili su paesi in ginocchio come la Siria, oppure continuare ad armare i jihadisti e l’ISIS, fin qui tutto regolare. Ma se il ‘comandante in capo dell’armata più potente del mondo, si azzarda a felicitarsi per la rielezione di un capo di stato – e soprattutto se questo capo di Stato si chiama Putin – allora sì che la cosa sarà intollerabile per la dirigenza USA.[/su_panel]
Naturalmente Repubblica ‘segue l’onda’ di chi lo ha ‘messo alla sbarra’ e fa da controcoro: “Ma perché Trump ha agito così?”, chiede Arturo Zampaglione, l’articolista.
E così prosegue:
[su_quote style=”flat-light”]Forse per dimostrare la sua autonomia decisionale rispetto ai collaboratori, come fa molto spesso in questi giorni, ad esempio attaccando il giudice speciale del Russiagate, Robert Mueller, a dispetto dei consigli degli avvocati? Oppure si è congratulato con Putin semplicemente perché non aveva letto l’appunto riservato? O magari perché punta a un ravvicinamento con il Cremlino, nonostante le responsabilità del presidente russo in varie vicende, dalle interferenze nelle elezioni americane all’attentato con armi chimiche in Gran Bretagna? E’ stato lo stesso Trump a dare la risposta “ufficiale”, che non ha certo convinto i suoi oppositori. “Andare d’accordo con la Russia (e con altri) è una cosa buona, non cattiva”, ha twittato il presidente.[/su_quote]
Francamente non vedo in una di queste domande una sensata, una quasi la giustificazione di questi giochetti insani, perché è chiaro che Trump ha dato l’unica risposta sensata. Permettetemi un insight: altra nota stonata è portare a giustificazione il tentato omicidio chimico in Gran Bretagna come responsabilità russa, quando in realtà non esiste la minima prova che le cose siano andate in quel modo. Ma naturalmente il tentativo di ‘sedimentare’ le falsità affinché diventino notizie vere, è ormai la prassi.
E’ proprio vero ciò che diceva Chesterton: “La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle”.
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